Tutti i giorni
La guerra non viene più dichiarata,
ma proseguita. L’inaudito
è divenuto quotidiano. L’eroe
resta lontano dai combattimenti. Il debole
è trasferito nelle zone del fuoco.
La divisa di oggi è la pazienza,
medaglia, la misera stella
della speranza, appuntata sul cuore.
Viene conferita
quando non accade più nulla,
quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,
quando il nemico è divenuto invisibile
e l’ombra d’eterno riarmo
ricopre il cielo.
Viene conferita
per la diserzione dalle bandiere,
per il valore di fronte all’amico,
per il tradimento di segreti obbrobbriosi
e l’inosservanza
di tutti gli ordini.
Ingeborg Bachman
Poesie
Guanda Editore 1987
E' soprattutto quel valore di fronte all'amico che mi colpisce. Spesso ho pensato che il grande eroismo è fatto per metà di rassegnazione al peggio e per l'altra metà di casualità.
La sollecitudine verso un amico richiede costanza e applicazione. Merita davvero una medaglia. Quante ne dovrei distribuire!
E poi l'inosservanza degli ordini. La sola parola inosservanza ha per me un sapore buono di libertà e indipendenza.
Insomma, il totale capovolgimento di ogni logica di guerra negli ultimi sei versi, attuata con questa inversione dell'uso del linguaggio militare, rende questa piccola poesia (ma di una grande poetessa!) meritevole di essere raccomandata.
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