sabato 6 maggio 2023
Verso gli ottanta/13
Ho deciso di pubblicare in forma eBook sia L'Ascoltatrice che Dep&Dap. Civetteria senile.
Il libro dedicato all'Imperatore Adriano invece se ne resta in archivio.
Brucerò il più personale, il mio libro segreto.
Devo rimediare o una vecchia pila o una vecchia cofana.
venerdì 5 maggio 2023
giovedì 4 maggio 2023
Verso gli ottanta/11
Non ho perduto la curiosità. Una parola nuova, la citazione di un libro mai letto, i componenti di una lega metallica, un'espressione inglese, un "come si fa" di qualsiasi genere, il nome di una strada...Tutto mi interessa, tutto cerco, tutto voglio sapere.
Di questo sono contenta.
mercoledì 3 maggio 2023
Verso gli ottanta/10
Oggi mi sento stanca, stanca, stanca. Ogni cellula del mio corpo si sente stanca. Stanchezza da usura.
martedì 2 maggio 2023
Verso gli ottanta/9
Non telefono spesso a mia figlia. Non certo perché non abbia voglia di sentirla. Ma mi sono fatta l'idea che per chiamarla io debba avere qualcosa di specifico da dirle. Ma le mie giornate non sono prodighe di cose da raccontare. Così non la chiamo. La verità è che mi piacerebbe chiamarla così, a tempo perso, per chiacchiere futili o pigre divagazioni senza troppo senso, per farsi compagnia in una leggerezza senza struttura. È lei a telefonarmi, vuole sapere se sto bene, vuole sapere che sto bene. Mia figlia è sempre in ansia per me, devo stare attenta a quello che dico perché subito scatta un allarme in lei e io non voglio, proprio non sopporto che si allarmi per me.
Le regole che seguo nelle comunicazioni con mia figlia le ho inventate io. Delle regole così restrittive non se le sognerebbe nemmeno.
Ma sono questa, io. Nella mia intera vita ho rispettato regole così restrittive da essere come camicie di forza, regole che nessuno si era mai sognato di darmi. Sola eccezione, mia madre. Lei sì, che di regole ne sapeva qualcosa.
lunedì 1 maggio 2023
Verso gli ottanta/8
Nessuno intorno a me sembra davvero capire in che misura io sia vecchia.
Spesso mi fanno credito di un residuo di giovanile snellezza di vita. Non capiscono, non immaginano, non riconoscono i miei bisogni. Mi credono meno vecchia di quanto io sia.Questo comporta l'ovvia mancanza di offerta di aiuto.
Altrettanto spesso sottovalutano il mio residuo di giovanile snellezza di vita. Mi credono più vecchia di quanto io sia. E mi offrono, magari insistendo, un aiuto di cui non ho bisogno.
Mi tenta l'idea di un baratto. Datemi l'aiuto A e tenetevi il B, vorrei dire.
Poi non ne faccio niente. Benché cominci, ma a fatica, a imparare a chiedere, ancora non ho acquisito la disinvoltura necessaria per proporre un simile baratto.
La verità è che la vecchiaia è un prisma. Tutte quelle sfaccettature affaticano me, figurarsi gli altri!
domenica 30 aprile 2023
Verso gli ottanta/7
Soffro la solitudine. Ed è la prima volta nella vita. O meglio, di solitudine soffriamo tutti, in momenti e modi diversi. Tutti e io tra i tutti. In questi giorni però soffro di un tipo nuovo di solitudine. Lo chiamerei solitudine esplicativa.
Almeno una volta al giorno mi guardo intorno cercando qualcuno cui poter dire il balenio di pensiero che mi ha attraversato la mente. Qualcuno che mi aiuti a chiarirlo a me stessa.Qualcuno che mi spieghi il significato di quello che penso. Un interprete. Ecco, è di un interprete che ho bisogno. Un interprete che conosca una lingua -un'altra, qualsiasi altra lingua- per tradurre la mia a me stessa.
sabato 29 aprile 2023
Verso gli ottanta/6
La cosa più brutta del morire, no, del pensiero di morire, é sapere che non potremo più aiutare in nessun modo le persone che amiamo. Questo fa talmente male che viene voglia di credere in un al di là da dove vigilare su di loro, sulla loro sicurezza, sulla loro felicità. E come sarebbe bello poter fermare gli autobus con un dito perché i nostri cari possano traversare la strada in sicurezza!
Sarebbe bello essere un angelo, un angelo tutto per loro.
venerdì 28 aprile 2023
Verso gli ottanta/5
Credo di aver sempre avuto paura. Ho avuto anche tanto coraggio. In realtà sono stata una donna coraggiosa che viaggiava con una terribile, logorante paura di non essere amata.
giovedì 27 aprile 2023
Verso gli ottanta/4
Quella primavera mi comprai un cappello. Un piccolo tocco di paglia blu che piacque persino a mia madre. Lo indossavo su un tailleur bianco e blu e all'occhiello portavo una gardenia in piquet di cotone. I fiori in stoffa si acquistavano in via Nizza a Roma ed erano vere opere d'arte, talmente perfetti che entrando quasi si sentiva un profumo fiorito.
Ricordo quella primavera perché ero innamorata dell'amore. Ne ero così innamorata! Non avrei potuto amare così nessun ragazzo.
Col tempo ho capito che non esiste ragazzo o uomo tanto amabile quanto l'amore.
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