Di seguito al saluto a Césaire, mi è venuto un momento di malinconia.
Mi sono chiesta: i poeti -queste figure che, anche quando sono grandi, vivono nell’oscurità che la nostra epoca riserva alle persone ininfluenti- i poeti, sanno che c’è chi li ama? Sanno che ci si stringe il cuore quando ne perdiamo uno? Sanno che andiamo a riprendere le loro poesie, per tema che spariscano anche loro?
Io rimpiango di non aver mai potuto dire il mio amore ai poeti che ho amato.
I poeti sono lontani da noi. È giusto, stanno con la poesia e la poesia non ama la confusione. Ma forse avrebbero bisogno che noi dicessimo loro il nostro amore, come noi avremmo bisogno di confessarlo. È peccato non confessare l’amore. Qualunque tipo di amore. Ogni volta che lo teniamo per noi derubiamo qualcuno. L’amato, anche se poeta. E noi stessi.
Forse bisognerebbe interrompere ogni nostra attività. Vivere di qualcosa sgraffignato qui e là e dedicarsi solo a confessare i nostri amori.
Non per sempre. Per un periodo della nostra vita. Un anno sabbatico magari, o una specie di servizio civile. O militare. Perché l’amore è una terribile arma deflagrante e chi va in giro a dichiarare il proprio amore è molto, molto pericoloso. Meravigliosamente pericoloso.
Sì, da giovani, prima di entrare nella vita adulta, tutti dovremmo passare almeno un anno ad imparare come dichiarare amore. A tutti e a chiunque. Imparare attraverso la pratica della dichiarazione d’amore.
Esercizio prezioso, che, certo, ci sarà utile più avanti.
Non l’ho fatto il mio apprendistato.
Ma forse potrei cominciare adesso a dichiarare il mio amore.
Oggi a Aimé (bizzarria il suo nome! forse è stato questo a suggerirmi i miei pensieri).
Con un piccolo bigliettino.
“Caro Aimé, ti leggevo e sentivo caldo e freddo, paura e pace. Volevo penetrare la tua lingua, che allora non conoscevo. Ma amavo tutti i tuoi suoni e le tue parole divenivano comprensibili.
Ti ho amato. E ti amo. Grazie, marina”
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ciao marina, davvero un bel post! ti dichiaro il mio amore per questo post!! ok? non scherzo! tempo fa pensavo che se anche il telegiornale dedicasse un piccolo spazio ai gesti di amore dell'umanità e non solo alle sue crudeli bestialità, forse il nostro naturale istinto scimmiesco ad imitare le gesta di chiunque abbia un minimo di popolarità, potrebbe in questo caso avere un risultato positivo: comportati umanamente e con amore e attenzione e sensibilità agli altri e avrai la tua ora di celebrità!
RispondiEliminaPensa! tutti i ragazzi a riprendere con il telefonino chi aiuta ad attraversare la strada un bambino, un vecchio...a riprendere la dolcezza di uno sguardo di una ragazza!
L'amore per la vita! invece che la rabbia e la distruzione!
quanto hai poeti, certo quelli che più amo non sono più vivi, il mio amore resta questo celebrarli con citazioni e conservare nella memoria un loro verso..a dimostrazione che ciò che hanno scritto non fu vano!
janas
Grazie Janas! La tua idea è bellissima. Mi chiedo se se ne possa fare qualche cosa di concreto. Che so, suggerirla a qualche trasmissione tipo Geo & Geo. Uno spazio di un minuto al giorno forse lo rimediano. Ci voglio pensare.
RispondiEliminaAnche io dichiaro il mio amore a te. :-)
ciao, marina
Più che convinta che l'amore vada dichiarato. Io ho imparato tanto tempo fa e d'allora non mi trattengo più. Se provo un affetto, una simpatia, stima, insomma qualcosa di bello lo dico e sono felice. Malattia anomala la mia poichè in genere vedo accadere esattamente il contrario: molta facilità nel dire cose brutte e spiacevoli. Ohibò...forse devo resettare e rimpostare.
RispondiEliminac'è un valore aggiunto nel tempo che resta, nel tempo dilatato che resta: la possibilità della gratitudine.
RispondiEliminagratitudine: sentimento di riconoscimento verso le persone da cui si è ricevuto un bene
la poesia è uno "sguardo altro" sulla vita
e i loro occhi sono talmente tanti che quando si incrocia quello che ci corrisponde, ecco che si presentifica l'attimo fuggente
Io credo che i poeti lo sappiano...
RispondiEliminaanche io lo credo ...franca!
RispondiEliminaehm mi sono accorta di averti scritto "hai poeti" con l'h..ahahahahah! .forse qualcuno di loro si sta rivoltando nella tomba!! credo che non possa essere accettata come licenza poetica vero?
mi farò confortare da voi, Janas e Franca.
RispondiEliminaPasserò sopra alla licenza poetica, jans ahahah
marina
Un vero inno all'amore come solo tu potevi fare.
RispondiEliminaSplendidamente toccante la poesia di Aimé.
Cristiana
l'anno sabbatico dedicato all'amore (alla scoperta qndi dei nostri confini) è un'idea bellissima,e credo che sarebbe + produttiva x tutti.
RispondiEliminala dichiarazione d'amore,è preziosa,anche xchè l'amore taciuto e conservato a lungo,troppo tempo,perde la sua efficacia,diventando rancido,e abrutisce chi lo porta con sè!
un abbraccio
Dichiarare l'amore, l'affetto, dirsi cose belle... Essere meno timidi nel dichiarare i propri sentimenti... d'accordo, d'accordissimo. Quando si comincia? Giulia
RispondiEliminaBella la tua prosa, bella questa memoria di Aimè (ma non era il nome della giovane fidanzata del Conte di Montecristo?).
RispondiEliminaE delizioso, intrigante blog, pure. Tornerò con più calma a leggerti meglio! :)
Brianzolitudine
Ti ho nominata in un CAB.
RispondiEliminaLiberissima,ma dammi atto...
Cristiana
ciao Cristiana non so cosa sia un CAB ma vengo a vedere.
RispondiEliminaSalve Brianz: grazie per la visita. Forse la fidanzata del Conte di Montecristo si chiamava Aimée, al femminile, ma io non l'ho letto.
marina