Ci ha lasciati un poeta, Aimé Césaire, che ha dato un nome alla coscienza piena ed orgogliosa di essere negro: negritudine.
La sua poesia partecipa in modo fremente alle sofferenze dei derelitti, ma coglie anche la bellezza sontuosa delle Antille, la sua terra.
Da "Cahier d' un retour au pays natal"
Partir.
Comme il y a des hommes-hyènes
et des hommes-
panthères,
je serais un homme-juif
un homme-cafre
un homme-hindou-de-Calcutta
un homme-de-Harlem-qui-ne-vote-pas
l'homme-famine, l'homme-insulte, l'homme-torture
on pouvait à n'importe quel moment le saisir
le rouer
de coups,
le tuer - parfaitement le tuer -
sans avoir
de compte à rendre à personne
sans avoir d'excuses à présenter à personne
un homme-juif
un homme-pogrom
un chiot
un mendigot
mais est-ce qu'on tue le Remords,
beau comme la
face de stupeur d'une dame anglaise
qui trouverait
dans sa soupière un crâne de Hottentot?
Come esistono uomini-iena e uomini-pantera
io sarei un uomo-giudeo
un uomo-cafro
un uomo-hindu-di-Calcutta
un uomo-di-Harlem-che-non-vota.
L'uomo-miseria, l'uomo-insulto, l'uomo-tortura.
Lo si poteva in qualunque momento afferrare
picchiare a sangue
uccidere, perfettamente uccidere
senza aver da render conto a nessuno
senza aver scuse da presentare a chicchessia.
un uomo-giudeo
un uomo-pogrom
un chiot
un accattone
ma si uccide forse il Rimorso,
bello come la faccia stupita di una dama inglese
che trovasse nella sua zuppiera un cranio di Ottentotto?
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