Mangiavo pane e politica.
Sono riusciti a farmi passare l'appetito.
Sulla scissione di Vendola e compagni da Rifondazione tornerò poi. Nell'immediato dal cuore mi è uscito questo.
Prima di addormentarmi penso che di giornate come questa è fatta la vita. Punti che alla fine, se abbiamo avuto fortuna, sono congiunti da una linea. Ma penso anche che possono disgregarsi in un accumulo insensato di tempo passato, e che solo un costante, fermo sforzo dà senso alle piccole unità di tempo in cui viviamo... Christa Wolf
Bello il panino......
RispondiElimina:-(
Anch'io spinto verso l'anoressia.
RispondiEliminaNo , non riesco a viverla come un'inappetenza e per quanto riguarda la "scissione" di Vendola è una sconfitta di tutta la sinistra, almeno di quella che voleva fare un passo in avanti e non nascondersi dietro le vecchie bandierine.
RispondiEliminaIn psicopatologia
RispondiEliminaSCISSIONE = SCHIZOFRENIA E PARANOIA.
Giorgio.
Dovresti sentirti galvanizzata, si sono scissi perché il loro obiettivo è: "L'unità della sinistra", poi fra qualche mese, tutti all'isola dei famosi, sai le "nomination" che libidine!
RispondiEliminaResto senza parole.
Sileno
Poiché la sinistra ama la "purezza", le scissioni sono inevitabili...qualunque compromesso intacca l'utopica purezza del militante...non se ne esce...anche perché siamo noi, io per prima, che sparo contro coloro che, dicendosi a sinistra, sviluppano compromessi, compromettendosi...
RispondiEliminaUna bella contraddizione, non credete?
In un partito se una linea politica esce sconfitta, anche se di misura, da un congresso, tutti ne dovrebbero prendere atto e lavorare affinchè la propria posizione diventi maggioritaria.
RispondiEliminaA venezia noi ci siamo comportaticosì; a Chianciano è andata diversamente.
Comunque, è una posizione davvero strana cominciare con una scissione da parte di chi dice di voler lavorarare per unificare la sinistra...
@franca: mi hai tolto il post di bocca :-)
RispondiEliminaForse però manca un vero dialogo, un vero e profondo confronto... Io ho militato dentro formazioni politiche e si andava a colpi di mozioni, ognuno fermo nella sua posizione. Così non si va da nessuna parte se non c'è ascolto. L'unità la si fa con i compromessi, nella politica non se ne può fare a meno, io penso. Invece mi sembra che ci siano ancora molti personalismi anche nella sinistra alternativa...
RispondiEliminaSi può dire: ho ragione io, ma poi? poi dopo cosa rimane a furia di avere ragione e gli altri torto: esattamente quello che succede adesso. Siamo senza sinistra e di questo ne dobbiamo prendere atto. Stabilita di chi è la colpa non si fa più nessun passo nè avanti nè indietro.
Scusa lo sfogo
Giulia
Sono d'accordo con Giulia. Con l'utopica purezza del militante non si va da nessuna parte.
RispondiEliminaProvo un'infinita tristezza.
RispondiEliminaA chi mi dovrò rivolgere per parlare con"la sinistra" e di "sinistra"? Credo che potrò farlo soltanto interloquendo con i blogger.
VERO, "monticiano" !
RispondiEliminaSe voglio ritrovarmi tra persone che 'sentono' come me,devo scorrazzare tra i blog di Marina Anna Giulia Franca ecc.
Ora verrò anche sul tuo.
Cristiana