mercoledì 21 gennaio 2009

Astolfo il kirghiso

Il grado di affidabilità delle certezze è inversamente proporzionale alla loro grandezza. Detto altrimenti più una certezza investe grandi aree della vita, più è instabile, vacillante, inaffidabile...incerta.
Solo le piccole certezze sono certe.
Una di queste si chiama Astolfo.
Già il suo nome, da solo, è una certezza. Astolfo è il fedele compagno d'armi di Orlando, il cavaliere che non tradisce. Esiste anche l'Astolfo re longobardo che compare nell'Adelchi di Manzoni, un tizio infido e bellicoso, ma se voi vedeste l'Astolfo che ho in mente io, capireste subito che discende dal cavaliere dell'Orlando furioso.
Astolfo ha lunghi capelli, già neri, ora grigi, di un bel grigio ferro, e ingarbugliati quanto basta. Talvolta li serra in una coda di cavallo, quando fa freddo li tiene sciolti a scaldargli il collo e sulla testa si piazza un berrettino kirghiso in panno color caffellatte. Il pastore kirghiso di Leopardi girava con le sue greggi, invece Astolfo gira con i suoi cani. Una dinastia di cani. Prima la madre, poi i figli e le figlie, ecc...
Astolfo io lo incontro nel quartiere e ci fermiamo a parlare in brevi soste mentre i suoi cani sbadigliano di noia. Alcune volte ci facciamo solo un segno di saluto da un marciapiede all'altro. Ma il saluto è sempre un sorriso.
La mia certezza è il sorriso di Astolfo.
Astolfo ha fatto e fa ogni possibile mestiere creativo, cose strane e poco decifrabili per me, che hanno a che fare con la fotografia, la cinematografia, l'edizione artistica ed altre faccende complicate. Proprio ieri mi ha detto che sul suo biglietto da visita ha scritto solo il suo nome, Astolfo e, sotto, Esperto. Tanto per chiarirvi il tipo. In quanto creatore (non creativo, please!) Astolfo non ha orari e quindi gira per il quartiere quando ne ha voglia. E' così che ci incontriamo. Ci incontriamo da qualche decennio. Astolfo ha come tutti una vita. Cioè, immagino, problemi, preoccupazioni, difficoltà. Ma ha il sorriso e la battuta risolutiva sempre pronti. Da solo può salvarti una giornata. 
Astolfo è disincanto ed ironia. Cinismo morbido. Va in giro vestito come gli capita, perché porta sempre con sé il più impeccabile degli abiti: la sua intelligenza. Parlare con lui è un piacere. Astolfo scavalca signorilmente tutte le formule di circostanza, tutte le regole dell'approccio sociale. Neanche il mio formalissimo coniuge è mai riuscito a scalfire la sua verve confidenziale. Astolfo o lo adori o lo subisci. Io lo adoro. Ci sono mattine in cui uscendo di casa mi dico: speriamo almeno d'incontrare Astolfo. Perché, se incontri Astolfo, hai la piccola, insostituibile, medicamentosa certezza di sorridere: degli altri, della vita, di te.
Ieri ho incontrato Astolfo e volevo ringraziarlo così..

6 commenti:

  1. Genialità, carattere, carisma.
    Una persona sulla quale si potrebbe scrivere un libro.
    "Il genio della porta accanto"

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  2. Saputo da te che gira dalle nostre parti mi meraviglio che non l'abbia mai incontrato eppure passeggio e molto.
    Farò molta più attenzione da ora in poi, cercherò di parlare con lui e gli chiederò: Astolfo ti va di fare quattro chiacchiere con me?
    Marina, grazie per l'indicazione.

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  3. Il biglietto da visita " Astolfo- esperto" mi ha convinto: è un genio! e non dubito che un tipo così riesca a farti sorridere. Una fortuna conoscerlo.

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  4. Il dono di Astolfo è anche il tuo dono: la capacità di gustarsi ogni piccola cosa, e trovare modo di sorridere anche di cose semplici. Pensi che ci siano molte persone che, per sorridere, si accontentino di incontrare un passante (per quanto disincantato e ironico)?Il biglietto da visita è genialissimo! :-)Un abbraccio, A'

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  5. Un certezza incerta...però!

    Dalla tua descrizione, Astolfo mi sembra un tipo decisamente interessante...

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  6. Che bella figura... Vorrei incontrarlo anch'io uno così. Salutalo da parte mia, Giulia

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