"Il morto l'ho scoperto io. Siamo venuti qui domenica mattina alle sei e mezzo con la nostra Citroën. Veniamo a passare tutte le domeniche qui, e dopo pranzo lavoriamo tutti per costruirci una casetta per l'estate. Il terreno è demaniale. D'estate c'è aria buona. Quando siamo arrivati ho notato qualcosa davanti alla nostra casa. Ho pensato che fosse immondizia e ho detto a mio figlio Giancarlo:" Ma tu vedi 'sti fiji de 'na mignotta che ce vengono a buttà davanti a ccasa la monnezza." Mi sono avvicinata per vedere come si poteva ripulire la zona e ho scoperto che si trattava del corpo di un uomo. Aveva la testa fracassata. I capelli impastati di sangue. Stava a faccia in giù, con le mani sotto. Era vestito male. Aveva una canottiera verde a maniche corte, un blue jeans macchiato di grasso di macchina, stivaletti marrone alti fino alla caviglia, una cintura marrone. Ho chiesto a mio marito di fare marcia indietro e di avvisare subito la polizia. Alle 6 e 40 eravamo tutti al commissariato."
Pier Paolo Pasolini è morto nella notte tra sabato 1° e domenica 2 novembre del 1975.
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Silenzio, solo silenzio davanti a Pasolini. Non ci sono parole adeguate.
RispondiEliminaPaolini è stato il compagno di tutta la mia adolescenza.
RispondiEliminaE di lui da sempre mi accompagno alcune righe di "Picasso" (da Le ceneri di Gramsci):
...La via d’uscita verso l’eterno non è in quest’amore
voluto e prematuro. Nel restare
dentro l’inferno con marmorea
volontà di capirlo, è da cercare
la salvezza. Una società
designata a perdersi è fatale
che si perda: una persona mai.
lo amo con tutto il cuore e sono convinta che, come pochi altri, lui aveva capito moltissime cose decisamente in anticipo: i giovani, la societa, il sesso, la vıolenza e infinite altre cose
RispondiEliminaai fatto benissmio a ricordarlo...
Si dovrebbe parlare e scrivere di più su Pasolini, forse lo hanno/abbiamo sottostimato.
RispondiEliminaRino.