Quando al tavolo di bridge la conversazione si spostò inopinatamente sul golf, la figlia di mezzo citò la casa di campagna in cui il Comandante passava sei mesi l’anno, dedicandosi a quello sport. Apprese senza alcun interesse che la padrona di casa contava a sua volta amicizie in quella località.
Invitata la settimana successiva a giocare come compagna di una signora appena presentatale, la figlia di mezzo gentilmente accettò, pur pentendosene presto a causa del maldestro stile di gioco della nuova partner.
Malgrado una insolita effervescenza nelle altre ospiti, la figlia di mezzo lasciò l'appartamento senza sospettare di aver giocato in coppia con l’ultima amante del Comandante -nonché sua temporanea convivente nella suddetta casa di campagna- appositamente intervenuta alla serata.
In occasione di un successivo invito, fu sconsigliata, dalla sua partner abituale di gioco, dal partecipare a quegli incontri di cui era la inconsapevole, vera attrazione. Così la figlia di mezzo ebbe conferma insieme della solidarietà e della velenosa crudeltà che le donne possono scambiarsi.
Poiché però quel gioco nel gioco aveva ormai guastato il suo piacere di bridgista, la figlia di mezzo smise da subito di giocare a bridge. Allontanarsi da quelle frequentazioni le sembrò più importante di qualunque Grande Slam.
lunedì 3 novembre 2008
figlia di mezzo/diciassette/il Grande slam
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Una volta una mia amica psicologa mi disse questa frase:"Ricorda, un uomo ti ferisce, ma una donna ti finisce".
RispondiEliminaMi pare un ulteriore dimostrazione della natura compassionevole delle donne, mentre noi maschietti lasciamo le nostre vittime ferite e dolenti. Secondo questa teoria l'altra metà del cielo si preoccupa invece di finirle definitivamente le sue vittime così da non infliggergli ulteriori ed inutili sofferenze ;-)
RispondiEliminabip :-)
La figlia di mezzo è stata troppo buona.
RispondiEliminaIo, prima figlia, avrei dimostrato che quella legge della fisica che sostiene che in natura ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, può essere addirittura suparata perchè la mia reazione sicuramente non sarebbe stata da poco...
La figlia di mezzo ha fatto bene a lasciare il gioco del bridge:è così snob e demodé. Meglio un bel tre sette da bettola :-)
RispondiEliminatu ti perplimi ed io mi stranizzo così siamo pari che ne pensi marina?
RispondiEliminaciao uifpw08, "stranizzo" è proprio carino. Penso che siamo pari, ma ripasserò perché sono testarda
RispondiEliminaanzi adesso mi ti leggo tutto, tiè :-)
marina
Marina, scusami non nego che sono rimasto un attimo basito alle parole inviatemi, ma poi una risata mi ha fatto ritrovare una persona "speciale", ho combimato un caos di idee che spero aver spiegato.. richiedo umilmente scusa ma sono davvero felice di averti incontrata forte testarda ed "eccezionale"... anzi ho il piacere di aggiungerti tra i link favoriti anche con il tuo consenso.. Ciao Marina...continua a stranizzarmi....che mi piace...
RispondiEliminaevviva uifpw08, tutto chiarito
RispondiEliminaora ti linko. Certo che come sigla non è proprio facile ma mi impegnerò...;-)
ciao, marina
@uifsw08: posso usare essec come ho trovato sul profilo?
RispondiEliminaciao, marina
essec ne sara molto lieto....
RispondiEliminaprovare per credere..
sarebbe stato carino giocare un'ultima volta in coppia con la signora, lasciando scivolare la conversazione sui commenti paterni assai poco lusinghieri ch'egli era aduso riservare alle sue amanti di turno...
RispondiEliminamolto belli questi post sulla "figlia di mezzo" . la riflessione su noi stessi nella nostra famiglia, è la fonte di ogni possibile equilibrio e comprensione del vivere
RispondiEliminaJonuzza
http://no.blog.kataweb.it/