domenica 23 novembre 2008

assaggio di Bukowski

Morte di un idiota

parlava ai topi e ai passeri
e a 16 anni era bianco di capelli.
suo padre lo picchiava tutti i giorni e sua madre
accendeva candele nella chiesa.
sua nonna venne mentre il ragazzo dormiva
a pregare il demonio che lo lasciasse
libero
mentre sua madre ascoltava e piangeva
sulla Bibbia.

sembrava non badare alle ragazze
sembrava non badare ai giochi dei ragazzi
non c'era molto cui sembrasse badare
non sembrava interessato, tutto qui.

aveva una bocca grandissima, brutta, denti
che sporgevano
e gli occhi piccini ed opachi.
le spalle erano spioventi e la schiena curva
come quella di un vecchio.

abitava nel nostro quartiere.
parlavamo di lui, nei momenti di noia, e poi
passavamo a cose più interessanti.
raramente usciva di casa. ci sarebbe piaciuto
torturarlo
ma suo padre
che era un uomo enorme e terribile
lo torturava
per noi.

un giorno il ragazzo morì. a 17 anni era ancora
un ragazzo. una morte in un piccolo quartiere si nota
subito, e poi la si dimentica 3 o 4 giorni
dopo.

ma la morte di questo ragazzo sembrava non volerci
abbandonare. si continuò a parlarne
con le nostre voci di uomini-ragazzi
alle 6 del pomeriggio, poco prima di buio
poco prima di cena.

e ogni volta che attraverso quel quartiere
oggi, dopo decenni
penso sempre alla sua morte
mentre ho dimenticato tutte le altre morti
e tutto il resto che accadde
allora.


da Burning in Water, Drowning in Flame
(1972-73)
traduzione di Vincenzo Mantovani

8 commenti:

  1. Bisognerebbe esporla nelle vetrine natalizie di cui parlavi ieri.

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  2. Scusami Marina,se posso chiederti una cortesia, cambieresti per piacere tra "curiosando per blog" il link da "essec" (Salvatore Clemente web master e fraterno amico fotografo tutto fare, uno dei migliori reporter in Sicilia) a "cartata di resche": io non sono bravo come lui.
    Grazie Marina.

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  3. "...ma suo padre
    che era un uomo enorme e terribile
    lo torturava
    per noi..."


    Che frase terribile...

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  4. quanto amo quest uomo!!! davvero un pazzo adorabııle...

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  5. confesso che da ragazzina odiavo Bukowski! Crescendo ho imparato ad apprezzare qualcosa... questo ricordo ad esempio è molto bello e molto terribile! Un saluto :-) A'

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  6. Torno a leggerti dopo giorni di assenza forzata, mi sei mancata... Giulia

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  7. ah scusa... denız sono ıo...mı dımentıco sempre dı uscıre dall accounnt dı mıa sorella...

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  8. Cara Marina,

    non so se questo sia il post giusto, ma volevo ringraziarti anche "a casa tua" per le belle parole che hai dedicato ad Annamaria sul mio blog. Certamente risponderò al tuo commento anche sul mio blog, ma volevo essere certo che tu sapessi del mio "grazie", anche se il post sul quale hai commentato dovesse essere sepolto, a breve, da altri avvenimenti, da altre tragedie, da altre commedie, da altri posts...

    Ti voglio bene.
    Antonio

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