Certi giorni.
Ci si sente pesanti e lenti. Quasi infreddoliti anche nel caldo. E questa pesantezza, questa stanchezza e anche questo freddo vanno attraversati. Non si può fingere che non ci siano. Impossibile fare "come se".
Meglio accettare quell'inerte otium che invece Seneca ci invita a scuoterci di dosso. E ci ammonisce "vita torpedit!".
"La vita rimarrebbe paralizzata!"
Non riesco a dare davvero torto a Seneca, anche se ne conosco la severità e provo sempre la tentazione di rinfacciargliela.
È vero, la vita rischia di rimanere paralizzata. Ma è sempre Seneca a dire che il saggio non si ribella agli eventi. Si studia di affrontarli.
Studiamo dunque.
mercoledì 12 settembre 2007
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Effettivamente a volte Seneca è un po' troppo severo.
RispondiEliminaPersonalmente trovo che un po' di "inerte otium" fa bene, benissimo. Inerte nel fisico non vuol dire inerte anche nella mente. Soprattutto!