sabato 22 settembre 2007

che palle!

Su “Nature” i risultati di una ricerca condotta da sedici scienziati provano che “cellule staminali del tutto identiche a quelle embrionali si trovano nel testicolo e possono essere prelevate con una biopsia.”


Questa storia delle cellule staminali nelle palle è fantastica!
Di slancio ho detto a mio marito: ma è stupendo, finalmente anche voi servirete a qualche cosa!
Di fronte alla sua faccia ho dovuto aggiungere qualche spiegazione.
“Intendevo solo dire che noi contribuiamo alla ricerca già da tempo, con varie parti del nostro corpo: e la placenta e l’ombelico e i nostri ovuli e i feti usciti dal nostro grembo.”
Ma ho rovinato tutto aggiungendo: “insomma era ora che le vostre stupidissime palle svolgessero una qualche funzione sociale.”
Ironico ha commentato: “beh, senza le nostre palle la placenta non ce l’avreste.”
Ecco, questo davvero mi fa incazzare. Non il suo commento, figuriamoci, l’ho liquidata con un’alzata di spalle, la quisquilia.
È proprio il fatto che ancora non abbiamo imparato a riprodurci da sole che mi scoccia.
Ma mia figlia giura che ce la faremo e allora il mondo sarà perfetto.
Immagino che creda in una riconversione della eterosessualità verso una generalizzata omosessualità. In fondo tutto è possibile. Non eravamo scimmie? e prima ancora amebe nel brodo primordiale? Ed ora non siamo, noi donne intendo, la luce radiosa dell’universo?
Diventeremo le nostre innamorate. E le nostre amanti.
Può darsi che la sessualità dipenda dal modello di procreazione e non viceversa: il giorno in cui il maschio non servirà più per la riproduzione perderà anche ogni appeal.
Sì, mi convince.
Li sento i vostri mugugni, care signore, come sento le risatine beffarde dei cari signori. Comunque, tranquillizzatevi: non prevedo tempi stretti.
E in ogni caso, ogni tanto, qualcuno deve pure avanzare qualche teoria veramente rivoluzionaria e non le solite pappine riscaldate.
Pubblicherò su “Nature” anche io.


5 commenti:

  1. Devo rivedere la mia posizione: non è vero che gli uomini non servono a nulla (a parte la donazione anonima, s'intende), ho appena scoperto che ci servono per ballare il tango! Non c'è nulla di male ad ammetterlo: qui l'uomo serve, eccome. E' evidente però che da qui a sostenere la necessità di tutto il genere maschile in blocco ce ne corre.

    Sicché io penserei ad una riserva di maschi argentini, numericamente adeguata al fabbisogno mondiale di tangueri, da selezionare ed allevare ad hoc e senza inutili maltrattamenti. E tutti gli altri, fuori dai coglioni.

    Se scopro altre funzioni, ve lo comunico.

    Ma dubito.

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  2. Concordo con la madre e con la figlia. Al tango però non avevo pensato in effetti...

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  3. Perdonate l'intrusione di un "inutile" maschietto, non so ballare il tango e non sono argentino, ma non vi pare di generalizzare un filino troppo???

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  4. ciao Polle, per ogni donna che considera un inutile fardello il genere maschile c'è un uomo considerato, da un'altra donna, l'unica felice eccezione. Il che fa sì che i conti siano in pari.
    Hai ragione, generalizziamo "un filino" troppo, quel "filino" sei tu. Va bene così? ;-))

    ciaomarina

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  5. Così mi fai andare il viso in pandanne con i capelli... Grazie per avermi "salvato" dalla bolgia degli "inutili"!!! ;-)
    ciao,
    polle

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