Ancora Pessoa da: "Il guardiano di greggi".
IX
Sono un guardiano di greggi.
Il gregge è i miei pensieri
e i miei pensieri sono tutti sensazioni.
Penso con gli occhi e con gli orecchi
e con le mani e i piedi
e con il naso e la bocca.
Pensare un fiore è vederlo e annusarlo
e mangiare un frutto è saperne il senso.
Per questo quando in un giorno di calura
mi sento triste di goderlo tanto,
e mi sdraio sull'erba,
e chiudo gli occhi accaldati,
sento tutto il mio corpo coricato nella realtà,
so la verità e sono felice.
X
“Salve, guardiano di greggi,
che stai lungo la strada,
cosa ti dice il vento che passa? “.
“Che è vento, e che passa
e che è già passato prima,
e che passerà dopo.
E a te cosa dice?”
“Molto più di questo.
Mi parla di molte altre cose.
Di memorie e di ricordi
e di cose che non ci sono mai state”.
“Non hai mai sentito passare il vento.
Il vento parla solo del vento.
Ciò che hai sentito da lui è menzogna,
e la menzogna è in te.”
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Giusto appunto,oggi da me ci sono 22 gradi e stavo pensando di andare in campagna,mettermi un filo d'erba in bocca e sdraiato sull'erba a guardare il cielo.
RispondiEliminaCiao Marina
Roberto
Sarebbe una bella idea, la prossima domenica...Giulia
RispondiEliminaRoberto, fai una foto al filo d'erba e postacela!
RispondiEliminae magari domenica prossima la può fare giulia
ciaomarina