sabato 23 gennaio 2010

Wislawa e il vecchio Professore



Il vecchio professore
di Wislawa Szymborska

Gli ho chiesto di quei tempi,
quando ancora eravamo così giovani,
ingenui, impetuosi, sciocchi, sprovveduti.


È rimasto qualcosa, tranne la giovinezza
-mi ha risposto.


Gli ho chiesto se sa ancora di sicuro
cosa è bene e male per il genere umano.


È la più mortifera di tutte le illusioni
-mi ha risposto.


Gli ho chiesto del futuro,
se ancora lo vede luminoso.


Ho letto troppi libri di storia
-mi ha risposto.


Gli ho chiesto della foto,
quella in cornice sulla scrivania.


Erano, sono stati. Fratello, cugino, cognata,
moglie, figlioletta sulle sue ginocchia,
gatto in braccio alla figlioletta,
e il ciliegio in fiore, e sopra quel ciliegio
un uccello non identificato in volo
-mi ha risposto.


Gli ho chiesto se gli capita di essere felice.


Lavoro
-mi ha risposto.


Gli ho chiesto degli amici, se ne ha ancora.


Alcuni miei ex assistenti,
la signora Ludmilla, che governa la casa,
qualcuno molto intimo, ma all'estero,
due signore della biblioteca, entrambe sorridenti,
il piccolo Jas che abita di fronte e Marco Aurelio
-mi ha risposto.


Gli ho chiesto della salute e del suo morale.


Mi vietano caffè, vodka e sigarette,
di portare oggetti e ricordi pesanti.
Devo far finta di non aver sentito
-mi ha risposto.


Gli ho chiesto del giardino e della sua panchina.


Quando la sera è tersa, osservo il cielo.
Non finisco mai di stupirmi,
tanti punti di vista ci sono lassù
-mi ha risposto.

10 commenti:

  1. Stanotte è stata una notte molto fredda,gelida, ma solenne e incantata. Io la sentivo densa vicino a me e ascoltavo il respiro della Natura o di chissà chi che ritmava i minuti che gocciolavano piano.
    Questa poesia e la sua ultima strofa mi raccontano ancora di questa mia notte. Non finisco mai di stupirmi per certi accadimenti.
    Baluginando

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  2. non finire mai di stupirsi implica tanti altri esercizi mentali e di rapporto,voglio proprio ricordarmelo.
    ciao simona

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  3. @Lodolite: anche per me quell'accento sul non finire di stupirsi è un vero messaggio. Implica come dici tu, vari esercizi mentali, ma può anche essere un momento di "grazia" come quello notturno di Baluginando. @baluginando: se riprendi a scrivere mi avvisi? voglio esercitarmi nella critica :-)
    abbracci, marina

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  4. Eccola, la creatura umana. Straordinaria, tenera, immensa. Come non commuoversi davanti al vecchio professore? Come non amarlo d'impeto, con la nostra giovinezza trascorsa e il nostro ricordo di un altro professore! Come non sentire nostre le domande rivoltegli e appropriarci affamati delle sue risposte.
    Eccola, la creatura umana. Lo stato di grazia di Baluginando e il guizzo permanente di Marina. Il regalo di una notte gelida e l'abbandonare bruscamente l'aspirapolvere in mezzo alla stanza per scrivere queste righe. Mi pervade la tenerezza e il rimembrare dei giorni del liceo. Sento le dissonanze dei giorni che viviamo e la buia incapacità del non metterci in sintonia, ma questo professore... e la notte di Baluginando, e lo scrivere di Marina, e l'aspirapolvere abbandonato, accendono il desiderio di ripensare a noi, creature umane fragili, vulnerabili, ferite, e però potenti.Immense.
    Betta

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    1. quante caxxate melense e venate di ipocrisia nelle tue parole, Betta

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  5. Mi tiene in vita lo stupore...

    P.S.
    Ti ho commentata'' Sull'onda''

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  6. Marina

    che bel post ...molto triste...

    Un grande abbraccio

    Ornella

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  7. ciao Betta, è vero è proprio qui la creatura umana. E ci si intenerisce per il vecchio professore. A me si scioglie proprio il cuore quando tra gli amici mette Marco Aurelio. Per ultimo, con pudore. E quando dice: devo far finta di non aver sentito" non dice quando o cosa. Ma si sente il peso e la rassegnazione pacata di far finta.
    Forse di non sentire l'aspirapolvere?
    tu dici che siamo potenti. In questi giorni viro piuttosto all'impotente, ma s^ c'è potenza anche nella fragilità o meglio, nella consapevolezza della fragilità
    grazie Betta
    abbracci, marina

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  8. ciao Ornella, grande combattente e grande cittadina.
    ti abbraccio, marina

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  9. Mamma mia...questo post mi mette tanta tristezza:il vecchio professore è lì, sa che la sua vita è a gli sgoccioli, eppure ha ancora tanto da imparare e non finisce mai di stupirsi...sa molto il professore, eppure vuole conoscere ancora; è disilluso il professore...ha letto troppi libri di storia e ha capito che l'uomo non impara dai suoi sbagli....
    Un bacio

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