Al margine della strada maestra -oggi della autostrada -
esiste sempre un sentiero chiaro,
dove tutti vorremmo inoltrarci. Ci è concesso
soltanto gettarvi in fretta uno sguardo,
e per un attimo avvertiamo
una fitta di dolore o di gioia pura.
E' questo
il nostro destino meccanico di condannati
ad andare.
Fabrizia Ramondino
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...condannati ad andare...che bella definizione, carica di verità.
RispondiEliminaciao simona
Io ho sempre immaginato un autostrada, una uscita e lì di fianco una stradina che si inoltra tortuosa e anche a volte stretta tra le colline e i monti. Non ho mai avuto dubbi che sia la mia scelta, che percorrerla sia infinitamente più bello, con il tempo che ci vuole, con le tappe che sono possibili, con panorami sempre nuovi e sempre diversi.
RispondiEliminaCerchiamo di stare attenti a vedere le uscite che si incontrano sull'autostrada, per non perderle per nostra negligenza.
Giorgio
Dal sentiero chiaro vedo l'autostrada che corre dritta alla sua méta a volte invidio la sua semplicità (raggiungere due punti nel modo più breve) a volte mi infastidisce questa pretesa e continuo per la mia strada bianca, incerta, tortuosa e piena di buche...
RispondiEliminaPerchè condannati... Davvero tutto è così irrevrsebile? Destino meccanico... per alcuni versi sì, ma sempre? cara amica, non voglio credere che sia sempre così. Sono un'illusa? Forse
RispondiEliminaUn abbraccio
@Guglielmo e Giorgio: la penso come voi: le autostrade sono dritte e agevoli ma perentorie. Preferisco il sentiero tortuoso. Tutto sta a non lasciarselo scappare perché si va troppo veloci. :-)
RispondiElimina@ Giulia: credo che la fatica di vivere facesse sentire Fabrizia Ramondino costretta nell'andare.
Comunque qualche illusione bisogna assolutamente tenersela!
a me, quando guidavo, l'autostrada mi annoiava, ho sempre preferito fare le strade secondarie: più corte, più vive.. oggi "guido" solo in quel sentiero chiaro ;)
RispondiEliminabello il tuo blog, ciao, laura
Mi piace il tuo blog!
RispondiEliminaLa poesia è rivelatrice!
Anch'io prima di addormentarmi penso che di giornate come questa è fatta la vita.
Viva le inezie essenziali.
Io le appunto così:
www.fulvo.blogspot.com
dulco
@Laura: grazie di aver ricambiato la visita. Ho visto che il tuo sentiero chiaro lo percorri con un bel piglio! marina
RispondiElimina@Fulvo benvenuto e grazie. Vado a impicciarmi del tuo blog :-)
in quel sentiero non puoi fare altrimenti ;) (mi sono riletta ora, a me mi non si dice, ma io l'ho scritto! inutile nascondermi dietro la scusa di una sintesi vocale, m'è proprio arrivata così :) ciao a presto laura
RispondiElimina@Laura: io mi regolo così: cerco di scrivere bene nei post e nei commenti me ne infischio, come viene viene. sulla sintesi vocale devo cercare di capirci qualche cosa, sono di una grande ignoranza
RispondiEliminaciao marina
noi ciechi abbiamo tutto parlante, dal telefono al pc, chi parla è una sintesi vocale che converte in audio quanto tu vedi in testo, la stessa che ascolti in molte stazioni ferroviarie o come messaggio d'attesa al telefono, niente di trascendentale, solo che a noi ciechi basta una voce per navigare, scrivere, leggere.. solo che se nasci vedente come me si perde l'ortografia, perché mi sono accorta che io (che ero bravissima in italiano e nel parlare) facevo tanti errori ed orrori in quanto era vista che mi permetteva questo, con una voce ho dovuto ricominciare tutto da capo.. ma è lunga
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