domenica 18 maggio 2008
solo una poesia
Amore semplicissimo che crede alle parole,
poiché non posso fare quello che voglio fare
non ti posso abbracciare né baciare
il mio piacere è nelle mie parole
e quando posso ti parlo d'amore.
Così seduta davanti a un bicchiere
in un posto pieno di persone
se la tua fronte si increspa veloce
io parlo ad alta voce nell'ardore
tu non mi dici fa meno rumore
che ognuno pensi pure quel che vuole
io mi avvicino sciolta di languore
e tu negli occhi hai un tenero velame
io non ti tocco, no, neanche ti sfioro
ma nel tuo corpo mi sembra di nuotare,
e il divano di quel bar salotto
quando ci alziamo sembra un letto sfatto.
Patrizia Cavalli: Pigre divinità e pigra sorte
Einaudi - 2006
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Dio! che bella.
RispondiEliminaIo questa me la copio e la faccio mia. E' semplicemente meravigliosa.
RispondiEliminaPerchè altri riescono a scrivere quello che noi sentiamo,con le nostre stesse parole e noi quelle parole non riusciamo a trovarle?