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Per tornare al mio nome e al suo destino, che ora definirò, in un guizzo di fantasia linguistica, mortificante e lacrimevole, ho in proposito una domanda angosciante da liberare.
È mai possibile che mai, nessun musicista mai, in tutto il globo mai, si sia sentito ispirato da una Marina? Che nessun musicista abbia avuto un primo amore di nome Marina, o una compagna di vita, regolare e sacramentata o anche irregolare e clandestina, un’amante, un semplice amorino, un flirt, una passioncella, una dolce amicizia, una simpatia sentimentale, una memorabile scopata, una sveltina, tiè! Insomma una Marina qualunque nella sua vita capace e meritevole di ispirare una canzone degna di questo nome? È mai possibile? Statisticamente no, non lo è. Ne deduco che una malìa al contrario circonda il nome di Marina, un maleficio astrale, chissà. Porto, evidentemente, il più esecrato ed esecrabile nome dell’orbe terraqueo.
Un nome che si spalma su di noi marine rendendoci indegne di attenzione artistica.
Ma al destino non mi arrendo. Né a quello cinico e baro, né a quello lacrimevole e mortificante.
C’è stato infatti un momento in cui ho addirittura pensato di commisssionare una canzone ad un cantautore. Lo avevo anche identificato. Si chiamava Sergio, era il cantante di uno sconosciutissimo gruppo che allietava le serate dei “villeggianti” nel paese delle mie vacanze. Il nome del gruppo non lo ricordo più, ricordo però che lui era nato a Strangolagalli e che mi regalò una rosa rossa ed un libro di fiabe. Quanti anni avrò avuto? Perché mi regalava fiabe e rose rosse? Boh, misteri dell’altro secolo. Comunque io ero una pre-adolescente con la fissa di una canzone a mio nome e disposta a-quasi-tutto per ottenerla. Non ricordo se Sergio di Strangolagalli si rifiutò di scrivere una canzone per me o se in manca di ispirazione ci dovette rinunciare. Comunque non se ne fece niente. In un altro periodo della mia vita decisi invece che la Canzone per Marina me la sarei scritta da me. Ma evidentemente le Marine non si autoispirano neanche, perché la canzone non vide mai la luce.
Attenzione non pensate di cavarvela citandomi “La storia di Marinella” di Fabrizio De Andrè, come prova dell’esistenza di una bella canzone dedicata al mio nome. Non accetterò succedanei o surrogati. Una Marinella non è una Marina! Ve l’ho già spiegato. In più la povera sfigata festeggia la primavera scivolando nel fiume al termine del suo primo appuntamento d’amore! E poi, con tutto il rispetto e addirittura l’amore per De André, una favola l’amore lo disincarna e io voglio invece una vera canzone d’amore. Dietro si deve sentire il desiderio se no non vale.
A questo punto quindi inserirò, non una digressione, ma un appello. Non so se gli appelli vengano dalla critica considerati digressioni o interpolazioni o cos’altro, ma qui inserirò il mio appello e la critica, militante o meno, volente o nolente, se lo beccherà. Come pure l’eventuale lettore.
Pubblico appello ai musicisti della nazione.
Qualcuno scriva una canzone per marina.
Volete fare un gesto di bontà? Dedicatemi una canzone. Non a me, come persona, ma a me come rappresentante ufficiale di tutte le Marina della terra. Quanto a me, proprio me come persona, mi farete felice. Di più: colmerete un vuoto affettivo che mi prostra dalla prima adolescenza. Ve lo chiedo con gentilezza, ecco: scrivete una canzone per me. Solo allora il mio cuore troverà pace, quando sulle spiagge, intorno alle fiamme dei falò estivi, i giovani si commuoveranno cantando una canzone il cui titolo suonerà semplicemente “Dedicata a Marina”. Voglio una melodia davvero speciale, niente che sia meno che musicalmente esatto, ispirato e intenso.
Con questo appello ritengo di avere a sufficienza allungato il brodo del mio racconto, sono a pagina tredici e praticamente ho ancora tutto il mio materiale intatto. Avrete notato spero l’uso del termine ‘materiale’. Con materiale uno scrittore intende quelle tre, quattro cose che ha da dire. Ora io non sono così certa di avere quattro cose da dire e forse neanche tre, ma che siano quattro, tre, due, una, via! le ho ancora tutte nella mia testa, ancora non ve ne ho messi a parte. Questo vuol dire che, supponendovi almeno un po’ curiosi, resisterete ancora a leggermi, se non altro per poter poi dire: ma tu guarda questa, quanto l’ha fatta lunga per dire ‘sta cagata colossale! Intendiamoci io preferirei che i vostri commenti fossero di natura diversa, ma sono disposta ad accettare anche un commento così spiccio e fuori dai denti piuttosto che essere abbandonata a pagina tredici. Continua...
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Io ho Battisti che mugolava "voglio Aaaaaaaaannaaaaaaaaaa".....
RispondiEliminaInvidiosa, vero? :-)
Marinaaaaaaaaaaaaaaa...
RispondiEliminaio non scrivo testi, non sono un cantautore...ma se vuoi, compongo una musica strumentale e la intitolo "Marina song"... mi metto subito all'opera ;-)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMa secondo te tutti i nomi di donna sono legati ad una canzone...
RispondiEliminaP.S. Anche Francesca non vale per Franca!
Certo che fa effetto vedere il proprio nome nel titolo di un post!!!
RispondiEliminaIn effetti citare De Andrè è una vaga consolazione. Cercherò se è vero che non esistono canzoni dedicate a 'Marina', ma visto la tua esperienza direi che c'hai proprio ragione.
Comunque consolati, io non ho neanche l'onomastico.
Pace e benedizione
Julo d.
DONNIGIO, invoco su di te tutte le benedizioni del mondo, di ogni più piccola divinità, come pure quelle semplici del cuore umano! Se davvero farai questo per me spolvererò i marciapiedi romani dove poserai il tuo passo calmo, da qui all'eternità!
RispondiEliminabaci, abbracci e ancora baci marina
Allarme rosso, per errore ho cliccato sul cestinetto e ho ucciso un commento. Perdonatemi!
RispondiEliminamarina
Ma come!!!!! Si che c'è una canzone dedicata ad una Marina!!!! E' quella famosissima di Rocco Granata!
RispondiEliminaMi sono innamorato di Marina
una ragazza mora ma carina
ma lei non vuol saperne del mio amore
cosa faro' per conquistarle il cuor.
Un giorno l'ho incontrata sola sola,
il cuore mi batteva mille all'ora.
Quando le dissi che la volevo amare
mi diede un bacio e l'amor sboccio'...
Marina, Marina, Marina
Ti voglio al piu' presto sposar
Marina, Marina, Marina
Ti voglio al piu' presto sposar
O mia bella mora
no non mi lasciare
non mi devi rovinare
oh, no, no, no, no, no
Oltre a Marina c'è anche una canzone per Franca ( badate bene: proprio Franca, non Francesca!)
RispondiEliminaE' di un certo Enrico Sognato e recita questo testo:
Franca come si donna
quando agiti la tua gonna
quando scopri che sei tu
quella al centro di mille storie
quella che muove la discoteca
Come sei seria quando dici
che siamo tutti come i brufoli
in una faccia senza volto
che fa di tutto per coprirci
Io voglio vivere con te
io voglio stare insieme a te!
Tutti ti amano a modo loro
io voglio vivere con te.
...certo non è un gran testo...:D
Gagarin TI STRANGOLO! Non perché non hai letto il mio post precedente, in cui dichiaro tutto il mio abominio per rocco granata e la sua canzone, ma perché me l'hai RIPROPOSTA!!!
RispondiEliminami sei troppo simpatica e ti perdono, a meno che non fosse una provocazione :-)))
marina
Urka!!!! Beccata!!!!!Ciò la giustifica però prof!Sono stata malata e sono rimasta indietro!!! ( arrossisco fino ai bulbi piliferi! :DDDD)
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