XXI
Se potessi addentare la terra intera
e scoprirle un sapore,
sarei più felice un momento...
Ma io non sempre voglio essere felice.
Ogni tanto bisogna essere infelici
per poter essere naturali...
Non tutto è giorni di sole,
e la pioggia, quando manca da molto, la si invoca.
Per questo prendo la felicità e l'infelicità
naturalmente, come chi non trova strano
che esistano montagne e pianure,
che esistano rocce ed erba...
Quello che conta è essere naturale e calmo
nella felicità e nell'infelicità,
sentire come chi guarda,
pensare come chi cammina,
e quando si sta per morire ricordarsi che il giorno muore,
e che il tramonto è bello e bella è la notte che resta...
Così è e così sia...
da: Il guardiano di greggi di Pessoa
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L'importante è saper cogliere i momenti felici e mantenere viva la speranza in quelli infelici...
RispondiEliminache belle queste parole ...un post fa, avevo una profonda tristezza, e l'ho accolta così com'è venuta...l'ho lasciata scorrere come l'acqua tiepida...e torbida..finchè non è tornata limpida e fresca!
RispondiEliminaCosì è e così sia...
Grazie :)))
RispondiEliminaè tra i miei poeti preferiti.
Buona serata