È accaduto tutto in un giorno.
Tutti gli oleandri sono fioriti e scuotono i loro fiori rosei, bianchi e rosso vino sui marciapiedi. I gelsomini dei terrazzi hanno preso a profumare, spingendo il dolce del loro respiro fino sulle strade.
Folate salse di vento hanno scosso i rami dei platani sulla Merulana. Gli esercizi al sax del ragazzo della Muratori entrano dalla finestra aperta e la soprano del piano terra ha scelto di studiare “Caro mio ben”. Tutti gli altri suoni si sono gonfiati, veleggiano e mi entrano in casa. Le vite dei palazzi qui intorno non sono più chiuse nel loro silenzio privato, ma si guardano attraverso le finestre aperte.
Si va in strada con un sospiro, metà affaticato metà incantato.
Qualcuno passa al marciapiede in ombra, qualcun altro rallenta, affamato, nel passare al sole.
Le braccia e la fronte si imperlano di sudore e le gambe pretendono gonne larghe.
Gli uomini hanno arrotolato le maniche delle camicie e mostrano i polsi fermi. Le donne annodano i capelli in code danzanti e scoprono le nuche tenere.
La grande esedra di Traiano si macchia di papaveri.
Anche i ricordi si accordano alla nuova stagione. Appaiono al pensiero campi già mietuti o improvvisi fondali sotto un’acqua che trema.
Si è pronti alla gratitudine. Alla rinascita, persino.
La giovinezza non sembra più lontana. Questo tremare dell’essere ne fa fede.
Estate.
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Qui a Torino piove, il Po ha raggiunto il livello di guardia, è stata mobilitata la protezione civile. E ho un accenno di lombalgia.
RispondiEliminaAutunno.
Che meraviglia: hai celebrato l'estate in maniera magistrale. Stamani, qui,sta per piovere, ma questo assaggio di "stagione" come la chiamano i Napoletani, conferendole lo scettro dell'antonomasia, mi ha rinvigorita. Il caldo, il sole, i fiori, il verde rendono tutto più facile e sostenibile ai miei occhi. Mi risulta impossibile non essere felice quando basta infilarsi un vestitino leggero ed uscire sotto la calura. Anche i pensieri assumono quell'incedere lento e suadente che il caldo impone.
RispondiEliminaBuona estate, amica mia!
"già qui"
RispondiEliminaè questa la forza del ciclo della natura.
lassù, nell'orto/giardino di cui hai visto qualche scorcio l'esposizone solare e la longitudine sposta tutto in avanti di 15 ed anche 21 giorni.
ma gli annunci di fiore ci sono tutti.
ma la cosa ancora più bella, degna di attenzione felice, sono le gemme dormienti invernali.
annunci di primavera in paziente attesa.
mi piace riflettere che il nucleo letterario dell'eterno ritorno si basi sulla ciclicità del rito vegetale.
questa connessione al mondo della natura mi serve a sentirmi parte di un flusso del vivente.
quando ne ho coscienza sfioro la felicità
Che bella visione, che bella realtà signora. Solo tu potevi mettere nell'estate i polsi fermi degli uomini e le nuche tenere delle donne. Devo dirti che, dissentendo su molte delle cose che scrivi, mi affascini intellettualmente e mi metti in discussione. Una nuca tenera può fare il paio con una donna altera.
RispondiEliminaChe bella descrizione!
RispondiEliminaQui fa freddo... Posto che vai, tempo che trovi... Un caro saluto, Giulia
RispondiEliminamagari estate!!! quanto mi manca e quanto ti invidio marina, io sto iniziando a costruire l'arca....
RispondiEliminaAnche qui i profumi dei fiori sono esplosi da un giorno all'altro. Ed una picciona ha fatto il nido sul balcone di casa mia. Non immaginavo che Milano riservasse certe sorprese.
RispondiEliminaImpossibile resistere al suo richiamo.
RispondiElimina"Le donne annodano i capelli in code danzanti e scoprono le nuche tenere... Si è pronti alla gratitudine. Alla rinascita, persino..."
RispondiEliminaCavolo ti darei lo Strega e il Bancarella solo per questo!!!
PS se ti va un gelato o aperitivo in un incontro informale fra blogger la prossima settimana batti un colpo: duccioped@yahoo.it
Bonsoir Marina,
RispondiEliminaJ'ai commencé à lire ton blog avec beaucoup de plaisir ; il est riche de tes pensées et des tes émotions.
Cari pensieri francesi
Alain
Bellissimo post ma la parola "Fede" anche se ho capito in che accezione l'hai usata potevi evitarla LOL!!!!!
RispondiElimina@amalteo: il ciclo della natura è rassicurante e capisco perfettamente la tua felicità nel sentirti immerso in esso. marina, colpita da questa somiglianza nel "sentire".
RispondiElimina@ anna: ti vedo nel tuo vestitino leggero! buona estate anche a te, amica mia e perdonami le assenze!|
@ enzo: mi spiace mettere in discussione con se stessi gli altri: io lo sono sempre con me ed è faticoso!
@finazio, ti adoro per aver scritto UNA PICCIONA ha fatto il nido! ma quel lavativo del marito le ha portato qualche filo d'erba?
@duccio, tu sei il più grande critico letterario di tutti i tempi! ;-)
sono un po' forastica, ma ci penso sull'aperitivo e ti faccio sapere, grazie
Benvenuto Alain e grazie per l'attenzione. Apriamo questi incontri bilaterali ;-) marina
Anch'io mi sono sentita rinascere nei giorni a cui si riferisce questo post. Vedi che vuol dire essere perennemente indietro? Ora sembra di nuovo autunno!
RispondiEliminaNon riesco a stare al passo ... ne' con i tempi... ne' con i blog :-(