domenica 13 gennaio 2008

librai "fanfarones"



A proposito delle mie lacune.
Mi è stato fatto osservare che, per una che si considera illuminista, ho il torto grave di non aver letto Denis Diderot.
E’ vero, pur avendolo studiato in tempi lontani, non ho mai letto direttamente una sua opera. Non sarà lodevole, ma anche per le letture si fa quello che si può. Comunque ho deciso di colmare almeno in parte questa lacuna e sono andata a comprarmi qualche libro del grande illuminista.
Ho provato nella mia solita libreria, poi in altre due, molto grandi, poi in una terza di media grandezza, poi in una libreria scolastica.
Poi mi sono intestardita e ho cercato Diderot nel grande viale dove si allineano ben cinque librerie universitarie. Niente.
Tutto quello che si trova è un romanzo e un testo sul teatro. Opere filosofiche niente.
Ho cominciato insieme a preoccuparmi per le basi della mia fede illuminista e a comprendere qualcosa di più di questo mio paese.
Tutto questo accanirsi pro questo e contro quello, a difesa di questo e all’attacco di quello, in una società dove questo e quello potrebbero tranquillamente convivere,forse si stempererebbe un po’ se quel benedetto uomo-e con lui gli altri illuministi- fosse un po’ più pubblicato dagli editori, un po’ più commercializzato dai librai e un po’ più divulgato dai professori di filosofia. Nonché più letto da gente come me.
Naturalmente la mia lacuna non resterà tale.
La libreria francese di Roma, mio tormento e delizia, ha sicuramente le opere filosofiche di Denis Diderot. Sono certa di trovarle lì.
Quanto ai gestori, sono odiosi: arroganti, presuntuosi, cortesemente villani, fanfarones, come già Giulio Cesare chiamava i Galli, ma insomma, devo ammetterlo, sono preparati, spesso più di molti dei nostri librai. Domani andrò a verificare.
Tanto, delle due l’una. O troverò le opere filosofiche di Diderot e sarò contenta o non le troverò e potrò segnare un punto a sfavore della libreria francese.
Sarò contenta lo stesso.

14 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Quando a scuola incappai nello studio di Diderot, esclamai "Toh, questo Signore la pensava esattamente come me!"
    :-)
    " Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare agli altri. La libertà è un dono del cielo, ed ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione. L'unica autorità posta dalla natura è la patria potestà; ma la patria potestà ha dei limiti e nello stato di natura cesserebbe non appena i figli fossero in grado di governarsi"
    Non ho mai letto una sua opera,ma, cercando su internet le parole esatte per il testo che ti ho riportato, scopro che mi piacerebbe leggere nell'ordine:l'epitolario intrattenuto con la sua ultima amante Sophie,oppure il romanzo libertino "Les bijoux indiscrets",o "Lettre sur les aveugles à l'usage de ceux qui voient",che gli valse tre mesi di carcere. Se li trovi da qualche parte, dammi un cenno.

    P.S. Se continuiamo così, rischi di farmi diventare un'intellettuale...brutta razza!!!
    :-))

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  3. Forse potresti trovare le opere di Diderot edite dalla Utet. Ha curato anni fa una messe di classici della filosofia...

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  4. il problema non sono solo le opere filosoficha, anch'io, per trovsre le poesie del mio amato ronsard, ho dovuto rivolgermi alla librairie française di milano. tra l'altro i prezzi sono decisament convenienti , compresa la spedizione!

    si tratta proprio di una non cultura, se vai nelle librerie universitarie trovi pochissimo: solo e sempre le stesse opere lette e rilette e questo non solo per il francese, ma anche per le altre lingue. è anche colpa dei professori che, avendo letto pochissimo, consigliano in lettura solo il poco -nulla che hanno letto! ciò vale anche per italiano (latino non lo nomino nemmeno: fatico ad indurre i miei allievi a leggere il metamorphoseon e solo a fatica a guardare il satyrico girato da fellinoi , libro non lo prendono nemmeno in considerazione!)

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  5. dimenticavo: mandami pure tutte le foto che vuoi, di tutti i tuoi gatti passati, presenti e futuri. ricorda di mettere il nome di ognuno. se saranno abbastanza (15 -20)posso anche farti un album personale, se ti fa piacere! apresto
    paola

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  6. Prima di tutto grazie a Paola dei gatti! Manderò Penelope, MImmi, Nella, Gattina, Buck e Orso. E forse anche i 4 gatti di emmeti, se lei mi autorizza a fotografarli. Per i problemi con i tuoi alunni non leggenti posso solo dirti coraggio prof!

    Grazie poi a tutti voi che mi avete mandato dei passi di Diderot. Che hanno accresciuto la mia determinazione a trovare le sue opere filosofiche.
    Grazie anche all'indicazione di Marckuck, ma nelle librerie non esistono neanche quelli della Utet.

    Domani pomeriggio ci sarà l'incontro Italia Francia alla libreria francese di Roma! Devo arrotare la mia erre!
    ciao a tutti

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  7. Conosco molto poco Diderot, poche ricordi in un non precisato momento della mia vita scolastica. In più sono in una fase di crisi da lettura... Ma ci sono anche librerie solo farncesi in Italia?

    Ciao
    Carlotta

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  8. Ciao Carlotta, a Roma, a quanto ne so, c'è la Libreria francese, un paio di lingua inglese/americana, due di lingua spagnola, la libreria tedesca, quella internazionale di Feltrinelli e ne ho scoperta una di lingua araba. Crisi di lettura? Secondo me sdraiata su una spiaggia caraibica, leggeresti... ;-)
    ti abbraccio marina

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  9. Anch'io mi considero illuminista e non ho mai letto niente di Diderot.
    Non mi dire che ho ANCHE QUESTO di torto? Ach!
    Avendo fatto il tecnico e non avendo mai fatto filosofia, voterei per la divulgazione, se possibile.

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  10. resto in attesa delle foto, ricordati di mandarne abbastanza per un album e le didascalie!
    grazie

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  11. Diderot è il più limpido degli illuministi, il più umano,
    il migliore di tutti, non si può non amarlo.. ;)

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  12. ciao 71789: forse quel 1789 che compare nel tuo nickname è allusivo a qualche cosa? comunque poi di Diderot ho trovato Il saggio su Seneca, che me lo ha reso molto caro perché lo difende a spada tratta da tutte le accuse che gli hanno vomitate addosso nei secoli! Ho letto anche il romanzo Jaques il fatalista e il suo padrone. Ma ora che me lo hai ricordato per Natale chiederò come regalo qualche sua opera, così la rogna di trovarle passerà a mio marito!
    grazie, marina

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  13. sì, luglio 1789 :)
    ma magari cambio e mi metto la data di inizio della Comune di Parigi, che ne dici? ;)

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  14. @71789 D'accordo con te, Cittadina: la Comune è un'ottima data!

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