Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Spero solo che la memoria conservi l'esperienza, la storia non si ripeta e l'uomo possa progredire nella strada della vera civiltà.
RispondiEliminaRino, nel ricordo dei suoi avi.
Ciao Rino, a me preoccupa il giorno in cui non saranno più vivi i testimoni di quell'orrore. Ieri sera ho visto Shlomo Venezia in televisione e mi sono detta :"meno male, vedo che sta bene, che è lucido, vigoroso..". Un ricordo anche da parte mia
RispondiEliminamarina
La memoria è labile e spesso, al bisogno, rimossa; Anch'io temo lo scorrere del tempo e la cancellazione collettiva degli orrori, che, ahimè, continuano infatti, nonostante tutto, a ripetersi. Forse ho messo troppe virgole ma ogni parola, credo, meritava un inciso. Per non abbassare l'attenzione, appunto.
RispondiEliminaMarina, ho talmente apprezzato la sobrietà del tuo post da permettermi di citarlo come corretto esempio di commemorazione...
RispondiEliminaUn abbraccio
V
Lo penso tutti i giorni di non dimenticarmi mai di nulla,che siano giornate allegre o tristi e agli eventi che ci sono stati nel mondo e spero tanto che gli uomini potenti sappiano imparare dalla storia affinchè non si ripeta più quello che è successo.
RispondiEliminaAvrebbero dovuto leggerla al parlamento italiano... Giulia
RispondiEliminaAvere memoria storica per non dimenticare e soprattutto per essere pronti a riconoscere i germi latenti di nuovi rigurgitanti fermenti di rinascit di questa follia.
RispondiEliminaE per ricordarsi che nel mondo i genocidi continuano ad esserci.
Ho i brividi.
RispondiElimina...io ho paura...perchè la storia parla...parla che la storia si ripete...negli anni... nei secoli...nei millenni...ma si ripete.... , .....
RispondiEliminaQUI vorrei rimandarti ad una lettura di alcune parti dei sommersi e i salvati (a proposito, in questo libro c'è un perfetto ragionamento storico e culturale sulla "zona grigia", da te evocata in altro contesto attorno ai blog)) primo levi fatta da carlo rivolta.
RispondiEliminal'ho catturata con un piccolo registratore:
http://amalteo.splinder.com/post/15673341
Grazie amalteo di questa attenzione al mio blog; passo a leggere quanto catturato dal tuo registratore marina
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