Complessivamente ne sono abbastanza contenta. Mi sembra che abbia accompagnato con sufficiente fedeltà il mio stare nel mondo di questi tre anni; il che poi, la fedeltà a me stessa intendo, è quello che più mi preme. Naturalmente questo comporta che dentro vi sia del ben fatto e del malfatto, che vi sia questo e quello e magari il loro contrario, ma è così che sono fatta e il blog non poteva essere granché diverso da me.
Malgrado il mio blog sia solo una creatura ridicolmente piccola nel mondo vastissimo del web ha comunque rivestito per me una grande importanza e un senso che spiegavo in un vecchissimo post che mi permetto di riportare ora.
Scrivevo dunque:
"Bambina non prodigio, ho imparato a scrivere a sei anni, come tutti ai miei tempi. Da subito questa operazione mi è parsa fantastica. La cosa più bella che mi fosse capitata dalla nascita in poi. Alle elementari la mia bulimìa di scrivere trovava sfogo nello svolgere due volte, in forma diversa, ogni tema che la maestra ci assegnava. O nel tenere un quaderno casalingo su cui segnavo piccoli, ingenui pensieri. Il quaderno è andato perduto. Molti temi, bi-svolti, li ho ancora, conservati da una madre così conservatrice che mi ha passato la follia selvaggia di conservare anche il cordone ombelicale di mia figlia. (Questo non ditelo a nessuno).
Comunque, una volta cominciato a scrivere, non ho più smesso. Sono passata, classicamente, al diario personale. Accompagnato, dagli otto anni in poi, da piccoli racconti. E poi poesie e poi commedie e tragedie addirittura e abbozzi di romanzi e via così...
Tutta la mia intera vita. Naturalmente, anche al più ottuso degli osservatori, appare evidente che tutto questo bisogno di scrivere è legato, a doppio filo, con un analogo bisogno di comunicare.
Per ragioni che qui non interessano, la scrittura però è sempre restata segreta. La storia delle pochissime persone (due) e circostanze in cui ho lasciato leggere le mie parole a qualcuno, non riempirebbe una pagina. O, al contrario, riempirebbe un volume di emozioni e riflessioni. Questa segretezza ha comportato per me un bel po’ di sofferenza. Oggi rimpiango il gesto, con cui ho distrutto tutto quello che avevo scritto fino allora. L'ho compiuto all'età di quarantotto anni, in un momento in cui sentivo il bisogno di cancellare me ed ogni traccia del mio passaggio su questa terra. Non sono andati perduti dei capolavori letterari, s'intende, ma le testimonianze del mio amore incondizionato e segreto per la scrittura e un bel pezzo della mia vita. Ma lasciamo perdere le perdite.
Comunque, una volta cominciato a scrivere, non ho più smesso. Sono passata, classicamente, al diario personale. Accompagnato, dagli otto anni in poi, da piccoli racconti. E poi poesie e poi commedie e tragedie addirittura e abbozzi di romanzi e via così...
Tutta la mia intera vita. Naturalmente, anche al più ottuso degli osservatori, appare evidente che tutto questo bisogno di scrivere è legato, a doppio filo, con un analogo bisogno di comunicare.
Per ragioni che qui non interessano, la scrittura però è sempre restata segreta. La storia delle pochissime persone (due) e circostanze in cui ho lasciato leggere le mie parole a qualcuno, non riempirebbe una pagina. O, al contrario, riempirebbe un volume di emozioni e riflessioni. Questa segretezza ha comportato per me un bel po’ di sofferenza. Oggi rimpiango il gesto, con cui ho distrutto tutto quello che avevo scritto fino allora. L'ho compiuto all'età di quarantotto anni, in un momento in cui sentivo il bisogno di cancellare me ed ogni traccia del mio passaggio su questa terra. Non sono andati perduti dei capolavori letterari, s'intende, ma le testimonianze del mio amore incondizionato e segreto per la scrittura e un bel pezzo della mia vita. Ma lasciamo perdere le perdite.
Un giorno poi, ho avuto sessantatré anni. E ho preso atto che un cambiamento era necessario. Ho deciso che, poiché ero così fortunata da vivere in un’epoca che mi metteva a disposizione questo mezzo straordinario per far leggere le mie parole senza dovermi esporre personalmente, ne avrei approfittato.
Ecco, il mio blog è nato così. Risponde al mio bisogno di capovolgere un’abitudine di vita, l'occultamento per mancanza di autostima di una parte di me, che disapprovo profondamente. Che non mi vede concorde, che mi fa dannare, che mi manda ai matti, che odio, detesto, disprezzo e spregio, che....
Basta, dovrebbe essere sufficiente a far capire quanto abbia pesato sulla mia vita questa segretezza su una pratica che è sempre stata al centro della mia esistenza.
Il blog è stato un primo passo. Il secondo passo è stato uscire dall’ombra relativa, mettendo una mia foto. Diciamo che la decisione di non metterla, all’inizio, era un’altra forma di segretezza. Abbandonata anche questa. Mi sento più leggera. Davvero.
In parallelo, altri passi ho compiuto. Piccoli, forse ridicoli. Non per me.
Io mi so. E sono molto, molto contenta di me."
Ecco, il mio blog è nato così. Risponde al mio bisogno di capovolgere un’abitudine di vita, l'occultamento per mancanza di autostima di una parte di me, che disapprovo profondamente. Che non mi vede concorde, che mi fa dannare, che mi manda ai matti, che odio, detesto, disprezzo e spregio, che....
Basta, dovrebbe essere sufficiente a far capire quanto abbia pesato sulla mia vita questa segretezza su una pratica che è sempre stata al centro della mia esistenza.
Il blog è stato un primo passo. Il secondo passo è stato uscire dall’ombra relativa, mettendo una mia foto. Diciamo che la decisione di non metterla, all’inizio, era un’altra forma di segretezza. Abbandonata anche questa. Mi sento più leggera. Davvero.
In parallelo, altri passi ho compiuto. Piccoli, forse ridicoli. Non per me.
Io mi so. E sono molto, molto contenta di me."
Scrivevo così e sento di poter confermaree ancora quanto scritto allora.
Il blog ha esplicato la sua funzione fino a darmi il coraggio di affidare al web il mio libro. (Piccola parentesi, dietro le indicazioni di Guglielmo, che ringrazio di cuore, mi sono accorta dei diversi errori che lo costellano. Provvederò a eliminarli in una nuova edizione e intanto me ne scuso). Naturalmente nel corso di questi tre anni il senso che il blog ha per me si è arricchito e, pur conservando il suo nucleo forte, ha subito delle trasformazioni. Suppongo che ne subirà altre. Bene, io starò a vedere e spero che molti di voi lettori, che ringrazio e torno a ringraziare fuori da ogni blandizie e da ogni retorica, staranno a vedere con me.
Voilà, fatto! Fine dell'autofesteggiamento.
Marina Velca- 2008
Motivi validissimi per tenere in vita un blog.
RispondiEliminaIo spero di imitarti, anche se non sono all'altezza di paragonarmi a te.
Complimenti e auguri per i tre anni di blogger.
RispondiEliminaA volte penso alla grandezza di questa nuova rivoluzione gutenberghiana che ci ha dato la possibilità di scrivere, leggere ed essere letti, compartire idee, sogni, realtà, una volta impensabile.
Ogni essere umano può oggi divulgare, nel bene e nel male, le proprie conoscenze... e i blog aiutano.
Rino, leggendo Marina.
Auguri al tuo blog ed a te che hai sempre la voglia di scrivere e di scrivere cose sagge, importanti, culturalmente molto interessanti
RispondiEliminaLa scrittura è per me il più grande dono che noi umani abbiamo avuto ma purtroppo non tutti ne fanno buon uso o non la usano proprio più
Grazie quindi anche a te che, come noi vecchi blogger, continui a credere nella buona ed utile funzione di tenere vivo un blog!
un abbraccio erica
Auguri, ti leggo sempre, io non sono così brava a scrivere le mie sensazioni.
RispondiEliminaAuguri ancora e grazie.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAuguri, Marina,e complimenti per il coraggio che dimostri nel raccontarti!
RispondiEliminaNon puoi immaginare quante riflessioni (belle e brutte) mi stimoli questo tuo post.
Anch'io ringrazio ogni giorno la fortuna di vivere nell'era di Internet, che tra le altre, offre la possibilità di entrare in contatto con persone belle come te!
Buona domenica!
grazie a: monticiano, erica blogger, gaspare armato, lucida follia e fly, così leggera che non l'ho mai avvertita :-))
RispondiEliminamarina
Marina,
RispondiEliminail tuo blog è uno dei più intelligenti che circolano in rete e ricordo il periodo nel quale avevi diradato i post, mi mancava qualcosa di importante su cui pensare.
Spero di trovare ancora per molti anni le tue riflessioni per aprire bene la giornata.
Un abbraccio e grazie
sileno
O Marina, bella mia
RispondiEliminaor m’induci una poesia!
Benedetta che tu sia
anche se non sei Maria!
La tua vita che ti dia
agio, amore e fantasia,
vorrei aggiunger leggiadria
ma non siam su questa via…
Molto adesso son restia
ad esprimere allegria,
io per te ho nostalgia
ma il mio dire è traversia!
Senza far filosofia,
e nemmeno teologia,
t’offro questa allegoria,
come invito in trattoria.
Chi vuol essere lieto sia!
Sì, lo so, non è la mia,
ma se scrivo pizzeria,
farmacia, peripezia,
s’ingarbuglia la poesia
e allor firmo: smack, Lucia.
grazie Sileno, anche tu sei prezioso per me!
RispondiEliminae al Vate Lucia, che dire: che ogni grazie teco sia :-))))
marina
Marinè, ti dico solo questo: la tua presenza nel mondo dei blog lo rende come non sarebbe mai stato senza la tua voce. Per me è così.
RispondiEliminaAuguri, bella, il mio compirà tre anni ad agosto...che dici, lo mando all'asilo?
Un bel traguardo ! Quella Zia di cui ho parlato sul mio blog aveva fatto anche lei così: eliminare ogni fotografia che la ritraeva da giovane e non... Chissà confidava nell'oblio del tempo e diffidava del potere delle immagini (e delle parole che potevano stare dietro a quelle immagini)...
RispondiEliminaCiao e tre tirate di orecchie...-:)))
passo sempre volentieri da te incuriosita e spronata dalla certa presenza della tua intelligenza che è lucida,analitica, emotiva (quella che preferisco) ideologica (quella che meno mi preme).
RispondiEliminaLa tua voce Marina è sfaccettata e poliedrica, tu canti in un coro vero? ecco sei polifonica ed è una gran bella dote perchè la realtà ha un tasso così vasto di problematicità e di lambiccosa complessità che occorre davvero una dotazione di pensiero e di emozione che sappia declinare e sappia accollarsi pesi e misure di differente portata e tu sei ricca di tutte queste capacità, l'intensità è il tuo pane quotidiano, ne hai bisogno come del rigore e della corenza con il tuo stile di persona pensante e senziente, non è facile di questi tempi incontrare portatori sani di qualità d'ordine etico dell'esistenza (superficialità, faciloneria, oppure narcisismi maligni e giochi di potere manipolante.. sono la merce corrente)perciò
marina è bello e consolante che tu ci sia!
per te in dedica questo mio haiku:
la coccia tosta
voglia di custodire
passioni antiche
auguri al tuo blog che come uno specchio ti riflette!
anche un abbraccio!
laura
Mi chiedo se quelli che "si sanno" sappiano ignorare davvero,senza nemmeno immaginare,ciò che non devono sapere...Da un pò passo discretamente dalle tue parti e raccolgo sempre qualcosa pur non lasciando traccia.Eppure la tua scrittura è diventata parte delle mie giornate.Capita anche che le cambi o che mi cambi.O forse no ma potrebbe.E di questi piccoli furti di riflessioni ed emozioni si riempie il mio "salvapensieri"...grazie.
RispondiEliminaAuguri. :) Auguri soprattutto con la speranza che la tua avventura di blogger continui nel tempo.
RispondiEliminaCondividere pensieri, emozioni, analisi e anche sane frivolezze con altre persone è salutare. E utile. ;)
è come quando ci si sofferma, meravigliati e grati, in un angolo amato del giardino o della terra...auguri al tuo blog e a te marina
RispondiEliminaGrazie! ho raccolto un bel po' di complimenti, elogi, affetto, lusinghe, omaggi. Scopo del post raggiunto ;-)
RispondiEliminaHo fatto il pieno e sto gongolando tra me e me...
Un grazie particolare all'Anonimo/a che passa senza lasciare tracce. Sto riflettendo sulla tua domanda iniziale. Per ora sono in dubbio...
grazie a papavero per l'haiku. me lo voglio appuntare in petto! sono proprio io!
@Tereza: il tuo blog lo manderei direttamente all'Università! senza piaggeria alcuna
grazie per gli auguri ad Arnica, Romina, Guglielmo
e auguri a tutti noi! marina
E brava, Marina!! Sono proprio contenta che tu sia arrivata a tre anni di blog nonostante qualche tentazione di mollare che hai avuto e a cui hai resistito (spero anche per merito nostro :-) ).
RispondiEliminaMi ricordavo di questo post pero' l'ho riletto volentieri come sto leggendo molto volentieri il tuo libro.
Mi raccomando continua!
Un abbraccio,
Artemisia
PS forse qualche altro esigentino te lo ha gia' suggerito: se fai modifiche al libro, consiglio il giustificato a destra. Sai, ci sono anche questi fissati con l'estetica (abbi pazienza!)
auguri a te e al tuo blog, sto per attaccare il tuo libro (a leggere ovviamente)
RispondiEliminaCerto quel giorno ti sei alzata con l'anima più luminosa del solito e sei venuta ad illuminare tutti noi che ti seguiamo e ti vogliamo bene.
RispondiEliminaCristiana
grazie a Cristiana, zefirina e Artemisia. A lei cosparso il capo di cenere confesso che sono negata per la sistemazione grafica di testi mi farò aiutare da mariateresa e cercherò di sistemare tutto. Ho trovato certi errori ripugnanti, mi ucciderei se non dovessi correggere!
RispondiEliminaauguri ^^
RispondiEliminaWM
When will you post again ? Been looking forward to this !
RispondiElimina