DAL BLOG MISSKAPPA.BLOGSPOT.COM DI ANNA
MARTEDÌ 31 MARZO 2009
Terremoto
Sono tre mesi che a L'Aquila la terra trema. Quasi trecento scosse. Ieri alle 15,38 c'è stata quella fortissima. Panico in tutta la città. A seguire, altre quattro abbastanza intense. E stamani alle 8 un'altra ancora. Io ho dormito in auto. Sono terrorizzata.
A presto. Spero.
A presto. Spero.
Così scriveva Anna il 31 marzo del 2009, solo cinque giorni prima del terremoto che ha colpito il territorio de L'Aquila.
Chiamava "fortissima" la scossa del 30 notte. Delle scosse che non la facevano dormire, delle notti passate in macchina per lo spavento ci aveva parlato più volte nel corso degli ultimi mesi. Intanto la stampa, in minuscoli trafiletti, ci riferiva che non c'era da preoccuparsi. Nei nostri commenti al suo post noi le dicevamo di essere vicini al suo terrore ma di farsi coraggio perché non sarebbe accaduto nulla di veramente grave. Scrivevamo anche di non saperne niente dalla stampa e per questo forse ci sentivamo tranquilli. Ma Anna non si sentiva affatto tranquilla, dormiva in macchina con delle coperte, la sua casa aveva riportato delle lesioni ma fu dichiarata ancora agibile.La protezione civile rassicurò la popolazione che, continuamente colpita dalle frequenti scosse, era spaventata e psicologicamente provata.
Poi venne la notte tra il 5 e il 6 aprile e alle 03.32 il terremoto devastò quelle terre. Così scrisse Anna alle 11.09 del 6 aprile.
LUNEDÌ 6 APRILE 2009
AGGIORNAMENTI
Ciao a tutti!!
Sto bene, non vi preoccupate. Il terremoto ha distrutto diverse case ma noi stiamo bene.
Per ora non ho il computer a disposizione ma appena mi sarà possibile vi aggiornerò.
Un bacio a tutti quanti.
Anna
Sto bene, non vi preoccupate. Il terremoto ha distrutto diverse case ma noi stiamo bene.
Per ora non ho il computer a disposizione ma appena mi sarà possibile vi aggiornerò.
Un bacio a tutti quanti.
Anna
Io l'avevo sentita alle 4 del mattino e la sua voce forte mi disse queste parole: "Abbiamo perso tutto, marina, ma siamo vivi". Al momento niente altro importava.
Nelle prime ore, di fronte alla distruzione e tra l' angoscia per i morti, Anna ipotizzò cifre che poi si rivelarono errate. Gliene fu fatta una colpa. Io non mi sono mai trovata in mezzo alle macerie della mia città ma mi sembrò del tutto naturale che le mille voci di lutto che si alzavano da quella città e da quei paesi moltiplicassero fino a mille i morti.
Poi ci dissero che i morti erano SOLO 308.
Da allora Anna, tra mille difficoltà, ci ha raccontato i tormenti della sua terra. Il dolore, la distruzione, lo spavento, il freddo e il pianto, le mille necessità, i malanni e i bisogni e quella strana forza che dà il sentirsi ancora vivi. E gli sforzi, la fatica, i tentativi di ripresa, i piccoli segni di speranza, e le proteste e le battaglie e gli inganni.
Ha messo sul suo blog foto, filmati, documenti, interviste, lettere al sindaco, ma soprattutto ha messo se stessa, nome, cognome, indirizzo (quello che aveva una volta!) e numero di telefono e si è raccontata: con i momenti di forza e quelli di stanchezza, con la voglia di farcela e con lo scoramento, con la rabbia e con la gratitudine. E con l'impossibilità a separarsi dalla sua città e il bisogno di restare stretta alla gente che divideva con lei quella esperienza.
Per la sua sincerità e per il suo lavoro di semplice testimone di quello che le accadeva intorno Anna è stata attaccata in mille modi. È stata offesa, insultata, sospettata, derisa, accusata, fraintesa. Ma in tanti, tantissimi, hanno riconosciuto la sua sincerità e l'autenticità delle sue denunce e le sono stati vicini e hanno preso a seguire il suo blog, voce vera tra tante voci corali. Attraverso la sua voce ho imparato ad amare L'Aquila e la sua gente, a considerare quella città anche mia, a sentire che la sua sorte, il suo futuro mi sta veramente a cuore.
Io credo che Anna rappresenti la capacità di non rassegnarsi, di non lasciarsi andare, di lottare, di guardare avanti, senza nessuna retorica, tra gli alti e i bassi imposti da condizioni come quelle in cui lei si è trovata e ancora si trova a vivere (condizioni che non so, non posso immaginare DAVVERO) . Il dono che ci ha fatto Anna e che ci fa ogni giorno da un anno non è di quelli che si possono ricambiare. Io voglio ringraziarla e augurarle tutto quello che posso augurare a lei e alla sua terra.
Voglio chiudere ancora con la sua voce.
Ha scritto Anna il 19 maggio del 2009:
Vorrei
Vorrei che questo blog diventasse un messaggio di speranza per tutti, soprattutto per gli Aquilani. Vorrei monitorare la mia rinascita, anche se so che sarà lenta e dolorosa. E faticosa. Vorrei mostrare a tutti che si può provare a ricostruire. Partendo da noi stessi. Mai dimenticando gli altri. Soprattutto i più deboli. Vorrei mostrare i miei piccoli passi incontro alla nuova vita. Vorrei creare un punto di aggregazione dove poter riprendere a volare......
Il desiderio di Anna è una realtà. Il suo blog è davvero un messaggio di speranza per tutti.
Grazie Anna.
Il desiderio di Anna è una realtà. Il suo blog è davvero un messaggio di speranza per tutti.
Grazie Anna.
concordo... grazie per queste pillole di un anno tormentato, per Anna (che ho seguito, seguo e continuerò a seguire dal suo blog) e per tutti gli aquilani
RispondiEliminasolo un pensiero
RispondiEliminap.s. anna l'ho conosciuta di persona personalmente è una gran donna
RispondiEliminatroppi rintocchi (308) ma ancora tanto silenzio...
RispondiEliminaSì, concordo, grazie ad Anna (e da parte mia grazie anche a te che me l'hai fatta virtualmente conoscere...)
RispondiElimina:-)
Finchè ci sono persone come Anna, c'è speranza
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