martedì 3 giugno 2008

puntini sulle i

Odio gli equivoci. Non solo quelli tra me e altra persona, ma anche quelli che non mi vedono coinvolta, di cui sono solo spettatrice. Odio gli equivoci. Tutto è già così confuso nella vita che il pensiero di piccoli garbugli involontari mi disturba. Risparmiamoci almeno quelli! Chiariamoci, spieghiamoci, veniamone a capo!
E non mi dite che c'è chi li trova "senza importanza". Sono così poco importanti che ci ha scritto un libro sopra!

Comunque, confesso che ci sono giorni in cui mi dico: ma sì, ci sarebbe questo equivoco da chiarire; dovrei mettere ordine là in quella faccenda arruffata... Ma sono stanca e sento quasi un piacere nel lasciare che le cose vadano come vogliono andare, tra le incomprensioni e gli interrogativi.
E si tratta magari di una stupida questione di orario o di un messaggio sulla segreteria telefonica lasciato senza risposta; e nel restare passiva, senza intervenire come nume chiarificatore, provo invece la voluttà di chi abbandona al proprio destino la nave in fiamme e si allontana sul mare calmo lasciando col suo canotto di fortuna una scia presto svanita.

Brevi giornate di riposo in una vita passata a chiarire, a spiegare, ad analizzare, a discutere, a ricostruire, ad analizzare, a specificare, a correggere...

11 commenti:

  1. eh! sei quasi minacciosa ...contro gli anonimi!!

    di equivoci nella nostra vita ne incontriamo parecchi...io per esempio sono nata a detta dei miei per un "equivoco" ...non ero programmata...quindi a volte certi equivoci, secondo il mio modesto parere interessato...hanno la loro ragion d'essere!!
    scherzi a parte, penso che qualche volta (non sempre..eh..le cose importanti vanno affrontate ..come dici nel post precedente, guardandosi negli occhi) qualche equivoco possa essere lasciato andare alla deriva...ci guadagniamo in serenità e più delle volte guardandolo da lontano...mentre diventa sempre più piccolo, ci accorgiamo di quanto fosse irrilevante!

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  2. A volte gli equivoci si chiariscono da soli: la vita, la stessa vita evidenzia se devono essere rattoppati, la stessa vita dice di lasciar andare, la stessa vita fa dimenticare le piccolezze e spesso le non inezie essenziali. Il mio-nostro problema è che a volte - forse spesso - pensiamo troppo.
    Rino, ratificando.

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  3. Anch'io ultimamente lascio più correre, a volte le cose si chiarsicono col tempo ed io sono più rilassata, Giulia

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  4. Ciao Marina, passo come sempre...per un salutino ;-)

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  5. Qualche volta anche a me piacerebbe lasciar perdere, ma non ce la faccio mai...

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  6. Come vorrei essere capace di lacsiare perdere.
    Me lo riprometto spesso. Giuro a me stesso che non aprirò bocca, non profferirò parola, poi, alè do fiato alle trombe.

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  7. Anche io, anche io, giuro sempre di stare zitta e invece niente: è più forte di me. Ma non è mica un pregio, mi sa.

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  8. ma si, ogni tanto è bello lasciare andare le cose un po' così, in ordine sparso. Lo trovo rilassante e meno nevrotico dello stare sempre lì a mettere punti e croci su qualunque questione. E lo dico ora, dopo che per tutto il pregresso ero molto attenta a tutto. Uno stress infinito. Ora mi rendo conto di quante energie ho speso per tenere tutto sotto controllo, il che, tra l'altro, è impossibile. Forse quello che ci frega è anche una mania di perfezionismo ed aspettative esagerate.
    La foto mi piace da matti e vado a commentarla sul post di riferimento.

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  9. piccoli equivoci di nessuna importanza- pensa che lo sto leggendo proprio in questi giorni
    :)
    io vorrei sempre chiarire e mi intestardisco, ma se non lo vogliono gli altri che si fa?
    e allora resto lì a rimuginare.
    lasciar scorrere.
    magari fossi capace
    :(

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  10. io non riesco a non mettere i puntini sulle i, senza pignoleria, ma se è necessario intervengo...
    ciao e grazie di passare sempre da me erica

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  11. Anche a me le cose non chiarite danno noia. Rimangono li', sembrano piccole inezie (appunto) ma poi gonfiano dentro di me e pesano, pensano, finche' mi dico basta e le affronto. Comunque vada, mi devo sentire libera di aver fatto quello che mi sentivo di fare. Se no sto troppo male.

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