Dall'intervista ad Azeglio Ciampi su la Repubblica di oggi 9/03/2010
"Io credo che la soluzione migliore sarebbe stata quella di rinviare la data delle elezioni. Ma per fare questo sarebbe stata necessaria una volontà politica che, palesemente, nella maggioranza è mancata. Ma soprattutto io credo che sarebbe stato necessario, prima di tutto, che il governo riconoscesse pubblicamente, di fronte al Paese e al Parlamento, di aver commesso un grave errore. Sarebbe stato necessario che se ne assumesse la responsabilità, chiedendo scusa agli elettori e agli eletti. Da qui si doveva partire: a quel punto, ne sono sicuro, tutti avrebbero lavorato per risolvere il problema, e l'opposizione avrebbe dato la sua disponibilità a un accordo. Bisognava battersi a tutti i costi per questa soluzione della crisi, e inchiodare a questo percorso chi l'aveva causata. Ma purtroppo la maggioranza, ancora una volta, ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità, e di forzare la mano". I risultati sono sotto gli occhi di tutti: "Di nuovo, assistiamo sgomenti al graduale svuotamento delle istituzioni, all'integrale oblio dei valori, al totale svilimento delle regole: questo è il male oscuro e profondo che sta corrodendo l'Italia".
Il dio-Berlusconi con il suo governo non può commettere errori e nemmeno chiedere scusa. E' per questo che lo votano, perchè lui non commette errori nè chiede scusa. Lui è obbligato dalla immagine di sè che vende, a vincere sempre, in qualunque modo.
RispondiEliminaE' l'effetto prima ancora che la causa della chiusura in se stessi di tanti italiani che lo votano, della loro incapacità di vivere su un piano di parità e di apertura le relazioni con gli altri.
Giorgio
C'è un dato oggettivo, almeno a mio parere: la maggioranza degli elettori del Pdl è contenta così. Se parli con i fans del messia lombardo, ti accorgi che si arrampicano su tutti gli specchi possibili pur di difenderlo. A questa gente non importa nulla delle regole, perché sono i primi a non volerle rispettare o a non conoscerle per ignoranza.
RispondiEliminaBerlusconi e la sua banda sono purtroppo lo specchio di una parte cospicua del popolo italiano.
Le stesse cose le ha dette Barbara a Spinell in un'intervista a repubblica TV. L'arroganza ormai padrona alla grande, ma non è finita qui, temo.
RispondiEliminaUn affettuoso saluto
tutte le cose finiscono. Spesso le più granitiche leadership crollano fragorosamente in poco tempo proprio perché non si basano su un'adesione consapevole ma solo sulla "pancia".
RispondiEliminaCerto , quindici anni di B. sono molti ma credo che il sistema inizi a mostrare alcune crepe.
Io, intanto, credo proprio che andrò a Roma sabato!
@unodicinque: se verrai a roma ci sfioreremo spero in una grande folla
RispondiEliminaA sentire (e vedere soprattutto) il ministro della difesa (sic!) Ignazio La Russa qui da noi a Piacenza l’altro ieri non ci si stupisce del loro opus operandi e anche di come il pensiero destro non riesca a contemplare l’esistenza di opinioni altrettanto rispettabili e considerabili oltre alla propria.
RispondiEliminaChe altro dire? Non ci resta che resistere. Resister e votare, perché, come dice nel suo blog, Vittorio Zucconi:
“Nessuno può o deve scegliere per noi e la democrazia elettorale non è una gara olimpica alla quale basta partecipare. Si gioca per vincere e non ci sono medaglie d’argento, buoni piazzamenti o vittorie morali, perché il secondo arrivato è soltanto il primo degli sconfitti. Tutto qui. Ai capponi dell’antiberlusconismo intenti a beccarsi fra di loro ancora sfugge che in Italia non esiste più il sistema proporzionale da tempo e prendere il 6% dei voti equivale a prenderne lo 0%, così come astenersi o scrivere baggianate sulla scheda equivale a un voto per la maggioranza vincente.”
cara Marina ho letto il tuo commento a un post del mio amico pianista (sogni e bisogni) così sono venuto a curiosare nel tuo blog che metterò certamente tra i miei preferiti.
@Saint Just: la penso così anche io: resistere e votare
RispondiEliminati ringrazio, io sono passata nel tuo e ho lasciato un commento
marina
<>
RispondiEliminaBrrrr...
Pardon...riprovo...
RispondiElimina'Dopo il ricorso già avanzato da diverse giunte regionali, potrebbe persino accadere che, ad elezioni già svolte, anche la Consulta giudichi quel decreto illegittimo, con un verdetto definitivo e a quel punto davvero insindacabile. Questo preoccupa Ciampi: "Il risultato, in teoria, sarebbe l'invalidazione dell'intero risultato elettorale. Il rischio c'è, purtroppo. C'è solo da augurarsi che il peggio non accada, perché a quel punto il Paese precipiterebbe in un caos che non oso immaginare...".'
Brrr...
è la politica che ha abbandonato
RispondiEliminaquesto paese !
Ciampi pone l'attenzione sull'arroganza di un governo sempre più autoritario, anche se sull'orlo dello sfascio. Ma glissa sulle responsabilità di Napo Capo. Del resto anche lui firmò il Lodo Schifani.
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