Con i piccoli gesti del mattino, ordinati e ripetitivi, mettiamo argini, incanaliamo, rassicuriamo le nostre incertezze. Ci appoggiamo ai piccoli gesti del mattino per trovare lo slancio che ci permetterà di affrontare la nuova giornata e le incognite che porta con sé.
Sì, ci sono anche di quelle mattine in cui quei piccoli gesti costituiscono il basso continuo della nostra gioia di alzarci e muoverci nel mondo. Allora sono piccoli gesti scalpitanti.
I gesti del mattino conoscono tutte le nostre oscillazioni.
Pochi giorni fa parlavamo dei riti. Ebbene, per me i piccoli gesti del mattino rappresentano uno dei riti personali. A seconda se è giornata di lavoro o di riposo ho dei gesti diversi. E servono a mettermi nello spirito adatto alla giornata.
RispondiEliminaPerò a volte mi piace anche cambiarli (non troppo spesso) in modo da riacquistare il senso del rito e il suo significato.
Pace e benedizione
Julo d.
Già. Ci sono i risvegliati e i ricostruttori. Per i primi, svegliarsi è un risveglio nella realtà. Per i secondi è una ricostruzione della realtà.
RispondiEliminaProprio stamane mi sono svegliata e dopo aver "riletto" i sogni della notte per sentire che cosa mi dicevano, ho pensato che non tutti hanno questo lusso di concedersi anche pochi minuti al giorno, o a settimana, per ascoltare se stessi. Che significa ascoltare se stessi? penso soprattutto alle donne, che hanno chiaro ciò che devono fare, hanno giornate complesse in cui hanno sempre presenti i bisogni dei figli, le esigenze professionali, e curano la regia, per così dire, della propria vita e dei loro mariti/compagni/figli/babydsitter, senza potersi concedere questo lusso. Intendo dire che spesso crediamo di sapere cosa desideriamo per noi stesse, ma non sempre è vero. Del resto come fai a distinguere un desiderio indotto dalle aspettative della società dai desideri veri e autentici del nostro corpo, della nostra vita.
RispondiEliminaNel tran tran quotidiano come fai ad accorgerti che stai inseguendo un obiettivo, ad esempio avere il secondo figlio, che invece non è tuo?
Nel casino quotidiano quando hai tempo per ascoltare te stessa?
La separazione in questo è cosa buona, ti offre l'opportunità di svegliarti da sola, nella casa sei sola, il tempo è solo tuo, puoi pensare ai tuoi sogni, e trovarne il significato perché nessuno viene a chiederti dove sono i calzini. Banale ma vero.
Bibi
scusate, mi accorgo di aver scritto in un pessimo italiano, non so se mi sono spiegata, non l'ho rileto perché vado di fretta...ecco, a proposito..
RispondiEliminabibi
@bibi: credo che dovrebbero insegnarcelo in famiglia che cosa vuol dire ascoltarsi e quanto importante sia avere un colloquio con se stessi, di come questo non sia in contrasto con l'amore e il tempo che si dedica agli altri. E anche a scuola ce lo dovrebbero insegnare: immagino una materia di studio: Noi e gli altri (sottotitolo: come conoscere i nostri veri bisogni e conciliarli con quelli degli altri).
RispondiEliminaCredo che il tuo commento abbia centrato un punto d'origine fondamentale dei malesseri di noi tutti.
@marina: quanto è fondamentale avere tempo libero e sentirsi autorizzati, quasi in dovere di dedicarsene almeno un po'? Bisogna però non avere paura di farlo, perchè con se stessi non si può imbrogliare...
Giorgio.
Quindi il mio incazzarmi come una jena al suono della sveglia è una cosa buona allora?
RispondiEliminaCome la capisco Bibi...
RispondiEliminaBuona giornata, Marina!
bellissima la tua ultima frase, quanto è vera! Nelle mie giornate posso estendere questa riflessione a molti momenti della giornata, tu che non ami i riti...ci pensi a quanta ritualità (salvifica) c'è nei piccoli gesti quotidiani?
RispondiEliminaE molto utili le perplessità che solleva Bibi,alla quale vorrei dire che penso non sia difficile distinguere i propri bisogni da quelli indotti, difficile è ascoltarli e assecondarli. Penso che ascoltarsi non richieda tempo ma esercizio, te lo dice un'iperattiva! Grazie Marina di questa piccola perla che ci hai offerto oggi e grazie a Bibi :-)
VERO ! ma queste ultime mattine col buio com'è difficile sincronizzare le oscillazioni !!!
RispondiEliminaIo ci metto anche un pizzico di scaramanzia.Se non facessi il mio SUDOKU...
RispondiEliminaAnche i cani sono tanto abitudinari: che io abbia imparato da loro?
Cristiana
Io non amo molto il mattino e i gesti che compio, forse perché soffro d'insonnia e quindi mi sveglio non proprio di ottimo umore (tanto per usare qualche eufemismo).
RispondiEliminaMi piace la sera, dopo cena: il mattino è finalmente lontano, mi sono faticosamente riconciliata con la giornata e mi abbandono a tutte le abitudini che amo.
bibi hai ragione, vorrei poter intervenire in aiuto di tutte le donne in gara con il tempo, soffocate da tutti i loro ruoli...
RispondiEliminae avete ragione tutti voi a riconoscere la natura rituale dei piccoli gesti del mattino... ne riconosco il potere, ma i riti come codificazione continuo a non amarli
marina
la vita del "fare" ..le abitudini consolidate, fretta e confusioni, finsa serenita stemperata in un caffe..via a lavoro.
RispondiElimina@ Romina anche io dormo poco; per questo saluto il mattino con sollievo(non sempre)
RispondiElimina@UIFPW08 detto molto molto bene
esiste vivaddio anche l'autocontenimento!
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