martedì 8 luglio 2008
premio Strega 2008
Ho letto da tempo i cinque libri che hanno costituito la cinquina finale del Premio Strega. E nella mia mente ho stilato la mia graduatoria. Rispecchia, tranne per un piccolo particolare, l'effettivo risultato della votazione. Comunque gli ultimi due classificati, benché piacevoli, non li avrei neanche inseriti nella cinquina.
Il Premio è andato a Paolo Giordano per La solitudine dei numeri primi con 163 voti.
Dopo di lui ha ricevuto 118 voti Ermanno Rea per Napoli Ferrovia
quindi Cristina Comencini con L'illusione del bene e 43 voti
poi Diego De Silva con Non avevo capito niente e 22 voti
e infine Lidia Ravera con Le seduzioni dell'inverno, e 20 voti
Il piccolo particolare è proprio l'assegnazione del Premio Strega, che avrei assegnato ad Ermanno Rea.
Il libro di Giordano, La solitudine dei numeri primi , come testimonia il mio post, mi è piaciuto moltissimo e sono molto contenta che questo giovane scrittore abbia trovato un così importante riconoscimento. Ma mi sarebbe piaciuto poter premiare Ermanno Rea sia per il suo libro, che è semplicemente bellissimo, che per tutta la sua attività. Ermanno Rea ha ottanta anni ed è approdato alla letteratura dopo i sessanta. I suoi libri hanno una musica personalissima, un ritmo inconfondibile. Non parlo del ritmo degli avvenimenti, ma proprio di quello interno alla scrittura, senza il quale uno scrittore non è uno scrittore. Ha una scrittura esatta anche quando si fa lirica e visionaria ed una fedeltà alla realtà -politica, sociale, storica- che in questo tempo evasivo e superficiale è preziosissima. Inoltre il suo libro è una così appassionata dichiarazione d'amore e di odio per la sua città, Napoli, che richiama tutti, o dovrebbe richiamare tutti, anche i sordi ed i ciechi, al dovere della cittadinanza.
Ermanno Rea sfiorò il Premio Strega anche lo scorso anno. Io spero che sfidi baldanzosamente anche la prossima giuria.
P.S. L'ordine delle foto è inverso al risultato della votazione. Mi scuso ma non ho il tempo di riordinarle.
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napoli ferrovia è l'unico che ho letto di questi 5 ed è davvero davvero molto bello.
RispondiEliminaè il primo che ho letto di ermanno rea e mi è piaciuto molto.
gli altri gli ho solo sentiti nominare... non posso proprio confrontarli...
un abbraccio
Un grande abbraccio alla mia Marina!
RispondiEliminabacio grande
Ban
Ho già in casa "La solitudine..." e il tuo commento m'invoglia a leggerlo.
RispondiEliminaDomani o dopo ritirerò,dato che l'ho dovuto ordinare,"Mio padre mi chiamava luna" di M.C.Valeri,dietro tuo suggerimento.
Grazie per apprezzare il brillante.
Serena notte
Cristiana
Grazie per la visita, mi spiace aver urtato la tua sensibilità, ma sai è la mia vita
RispondiEliminaciao Nikita e scusami per non essere stata chiara: la mia sensibilità non è stata affatto urtata dai tuoi post!
RispondiEliminaVolevo essere ironica. Non vedo proprio di che cosa ci si debba urtare e proprio per questo il tuo avviso mi sembrava superfluo.
scusa se non mi sono spiegata, marina
Banana, che piacere sentirti! ti aspetta una bella vacanzetta? spero di sì, così poi, ritemprata, torni al tuo blog
RispondiEliminabaci, marina
@tereza: ma lo leggi il tuo blog??? ;-) Non hai da ammirare niente a nessuno
marina
Anch'io avrei dato il premio a Rea, ma non avendo letto il libro del vincitore il mio è un giudizio assolutamente arbitrario. Mi fido quindi del tuo.
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