Attraverso un mercatino e colgo frammenti di conversazione. Ordinaria conversazione cittadina. Si impreca sugli zingari, ci si lamenta dei marocchini, si commenta positivamente la consegna di un'arma ai vigili, e soprattutto l'arrivo in città dell'esercito.
Per inciso: 300 soldati! Finirà a piovere, penso. Mi viene in mento un po' confusamente una frase di Musil, che al ritorno a casa cerco tra le mie carte.
Eccola:
"Il cammino della storia non è quello di una palla di biliardo, che segue una inflessibile legge causale; somiglia piuttosto a quello di una nuvola, a quello di chi va bighellonando per le strade, e qui è sviato da un'ombra, là da un gruppo di persone o dallo spettacolo di una piazza barocca, e infine giunge in un luogo che non conosceva e dove non desiderava andare.
Questi miei concittadini si sveglieranno e si troveranno in un luogo dove non desideravano andare? E ci avranno portata anche me?
Quella nuvola minaccia pioggia.
Altro inciso sull'arma ai vigili urbani.
Il vigile che mette un po' d'ordine al semaforo di via Marsala, davanti all'ingresso della stazione, scherzosamente mi fa: non posso mica permette che me va sotto una donna, poi io pe' chi canto? e si toglie il berretto e me lo mostra capovolto. Incastrato dentro c'è un volantino a colori intitolato "il vigile Elvis" che lo ritrae vestito alla Elvis Presley mentre imbraccia una chitarra. Che je canto, signò?
E, GIURO, attacca, a voce spiegata e fingendo di suonare una chitarra, il ritornello di Teddy bear! Poi tutto soddisfatto si rimette il berretto in testa e riprende a fischiare.
Mentre attraverso mi chiedo: daranno una pistola anche a lui?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ma che vigile simpatico, però.
RispondiEliminaMa riusciva almeno a tenere a bada il traffico?
Marina, ti percepisco molto rassegnata e mesta rispetto ai fatti della "politicuccia" di questi tempi. Vedrai, ci sveglieremo meglio di così, ché peggio non si può.
Baci mia cara, e sorridiamo, nonostante tutto.
La storia...
RispondiEliminala storia, semplicemente, è un romanzo da leggere.
Rino, a metà pagina.
Meglio un vigile con la chitarra che uno con la pistola...
RispondiEliminaMeglio fornirli di microfono i vigili,così possono comminare le multe a voce amplificata.
RispondiEliminaQuetsa di Elvis deve essere una mania mai sopita. Il primo giorno nel mio nuovo posto di lavoro tra i commessi ne ho avvistato uno in perfetto stile concerto: basettoni, camicia con i pizzi lunghi e ciuffo impomatato... non credevo ai miei occhi.
RispondiEliminaForse non è proprio il massimo delle tue aspirazioni ma mi è piaciuto assegnarti un premio da blog. Passa se vuoi.
RispondiEliminaAvrei fatt un commento all'incirca come quello di Franca.
RispondiEliminaPoi mi è piaciuto il suo e lo quoto.
anche a me è piaciuto molto quello di Franca!
RispondiEliminaarrivo a dirlo in ritardo
marina
Anch'io come Anna ti percepisco un po' mogia, Marina. Come mai?
RispondiEliminaColpa del mal di denti?
@ anna ed artemisia: in effetti sono un po' mesta.
RispondiEliminaRifletterò sulle vostre parole.
Quanto al dente, NON ERA QUELLO DEL GIUDIZIO E L'HO SCAMPATA!!!
marina
Bene per il dente!
RispondiEliminaTi aspetto di nuovo grintosa!
Un abbraccio,
Qui da noi i vigili urbani, che ci tengono ad essere chiamati Polizia Locale (come se la Polizia propriamente detta fosse decentrata in Svizzera...) sono già dotati di pistola, ma per fortuna non l'hanno mai usata. Piuttosto, a chi hanno dato l'appalto per fornire di pistola gli Elvis capitolini?
RispondiElimina