da: Vivian Lamarque: Poesie - Mondadori 2002
La signora della primavera
Nel buio cavernoso inverno, volentieri quella signora si raggo-
mitolava.
Ma quando scoccava la primavera, dal gomitolo invernale di
colpo si srotolava, usciva al cielo e all'aria, insieme alle lenzuo-
la allegra si stendeva.
La signora d'acciaio
Era come un roseo fiorellino, ma d'acciaio.
Come d'acciaio?
D'acciaio temperato. Quello che, ardente, viene gettato nell'ac-
qua perché acquisti durezza.
Aveva davvero acquistato durezza quel fiorellino quando l'ave-
vano gettato?
Sì.
(gli "a capo" sono quelli dell'autore)
Garzantina
Sono una poetina media
normale
da due righe e mezzo
sulla garzantina universale.
Vù cumprà
Agosto ce ne andiamo
vi lasciamo Milano
vigilate voi, noi assenti
sulle nostre case eleganti
sui bei ladri distinti
sui governanti
noi ce ne andiamo, vi lasciamo
i nostri cani adorati
affamati assetati
ce ne andiamo, vigilate voi
sulla statuina che è d'oro
che non se la portino via
vi lasciamo per compagnia
i nostri cani adorati
affamati assetati
e poi piccioni e piccioni
e sotto i piccioni
statue dai grandi nomi
statue rinomate
ma voi come vi chiamate?
Vi abbiamo tolto anche i nomi
nelle nostre città
vigilate voi, voi Persone
che chiamano Vù Cumprà.
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sei lieve di tratto tanto quanto sei densa di senso
RispondiEliminati ammiro