Anche Enzo Biagi ci ha lasciati. Io non so se sono portata, per l'età, a considerare chi ci lascia migliore di chi resta, ma in questi giorni mi sembra che le perdite, che si susseguono, non siano riparabili, perché queste figure che scompaiono dalla nostra vita pubblica sono di una pasta umana e professionale diversa, migliore. Spero che sia solo il pensiero di una vecchia signora.
Questo blog sta diventando un necrologio continuo. Ma non potrei non ringraziare Biagi per il suo lavoro e per la sua umanità.
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Condivido e mi associo.
RispondiEliminaMerci marina de votre passage chez moi.dommage je sais pas lire li'italien méme si je connais la region de toscana.greetings from paris.
RispondiEliminaquando ho saputo di Biagi ho pensato prima alle figlie, poverette, e poi ho mi è venuto in mente il funerale, con gente della rai che magari da anni non lo salutava neanche e politici codardi(e di nuovo ho pensato alle figlie, al loro dover subire l'insulto dell'omaggio postumo e ipocrita) e infine, orrore, ho temuto che berlusconi potesse mandare loro un telegramma. Questo sarebbe troppo!
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