mercoledì 2 maggio 2007

a mia figlia

All’alba baruffe di gatte
mi chiamano
ad un risveglio precoce

Il cielo è celeste-inverno
fresco come l'aria,
pulita -prima che la città si muova-

Dalla finestra della mia cucina
che guarda l'est
già s’intravede la luce chiara del giorno
ma c'è ancora una piccola parte di luna
che si attarda
insieme al silenzio

Questo mattino acerbo lo dedico a te
perché la vita che scorre tra i soli e le lune
-e in gran parte è trascorsa per me-
ti riconosce come il suo astro più bello

Sei stata il dono dei doni
il lusso sontuoso della mia vita
il suo tocco più leggero
la sua grazia preziosa

e il mio amore per te figlia mia
non ha uguali né ne cerca
perché la gioia per la tua esistenza
è il solo ancoraggio che non si spezzerà mai

2 commenti:

  1. Grazie mami! (j'suis ému)
    ma non c'era bisogno di
    bilanciare "maternità" con
    questa bella poésia :-)
    bibi

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  2. E' bellissima! Intensa e fresca come il mattino di cui parli.

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