Unni, Vandali, Visigoti, Longobardi eccetera come vacanza sceglievano la scorreria e l'invasione. Vacanze dinamiche e avventurose.
Noi ci ispiriamo a loro quando piombiamo in massa su piccoli paesi di mare o di campagna, di lago o di monte e li invadiamo con le nostre scomposte energie. A differenza dei "barbari" classici, che certo non si ponevano il problema, noi siamo convinti di contribuire generosamente all'economia del luogo. Naturalmente c'è del vero. Ma: guardiamo mai al rovescio della medaglia?
E' un post moralista, lo so, ma io sono per il divieto assoluto di recarsi sulle isole con le auto.
Amate le isole? Vi piace quella dimensione di "isolamento"? Siete pronti a mitizzarla? Vi sentite piacevolmente audaci a separarvi dal vostro amato continente? Bene: siate conseguenti e lasciate a casa la vostra vettura. O l'isola non sarà più un'isola, ma diventerà un rigurgitante garage.
I "barbari" almeno arrivavano a cavallo.
insieme alle auto i barbari dovrebbero lasciare a casa anche l'abitudine (laddove la esercitassero nel loro amato continente) di pensare l'isola come una pattumiera, come una specie di zona franca dove l'inciviltà è lecita. Puoi immaginare quanto mi trovi d'accordo questo tuo "post moralista"! Baci
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