Erasmo da Rotterdam, tra le sue tante occupazioni, trovò il tempo di abbozzare in forma di dialogo una Guida sui generis per il viaggiatore in terra di Germania. E' la prima guida di viaggio "moderna". Secondo me quel "da Rotterdam" non significa tanto "nato in Rotterdam", quanto "che partì da Rotterdam e non si fermò più". Infatti Erasmo fu veramente "europeo": nacque in Olanda, studiò a Parigi, si laureò a Torino, visse a Roma, a Venezia e a Basilea.
Infine, entrato in rotta di collisione con Lutero su quella questioncella del libero arbitrio, riparò a Friburgo.Più o meno nello stesso periodo anche Durer scriveva una sui Guida dei Paesi Bassi. La guida tiene conto delle spese quotidiane ma è soprattutto ricca di schizzi del grande maestro.
Poiché non tutti siamo Durer noi scattiamo delle foto. Ottima cosa. Anche questa attività però va svolta con un po' di moderazione.
Ma quello che penso della libidine del fotografare o riprendere tipica dei nostri giorni l'ho già scritto in un altro post.
Nel Rinascimento torna la vacanza nelle ville. E che ville! Il soggiorno nella propria tenuta di campagna connota tutta una civiltà tesa alle piacevolezze della vita.
Schiere di servitori di diverso grado e diversa condizione si affaccendano intorno ai signori per rendere il loro soggiorno in villa piacevole. Inutile dire che i servitori, loro, conducono una vita migliore quando i signori se ne stanno in città.
Questa storia andrà avanti parecchio. Ne I Viceré, e siamo nell'Ottocento, i nobili siciliani ancora si spostavano di tenuta in tenuta seguendo il variare dei venti e delle temperature.
Ma, prima o poi, anche i servitori andranno in vacanza.
Come va con i viaggi?
RispondiEliminaSpero bene, meglio della vacanza a Tarquinia dove avete trovato quello sfacelo.
Neppure i più selvaggi dei selvaggi si comporterebbero in quella maniera.
Quando ho letto il tuo post su voi tre sorelle mi è tornato in mente l'omonimo "Le Tre Sorelle" di A. Cecov, ma voi siete diverse vero?
Mi sono molto divertito grazie alla tua ironica versione dei fatti.
Viaggio e immagini. La mia "diffidenza" verso i viaggi è nota almeno a me e quindi non invidio la malattia chi si scarrozza in giro per il mondo. Viaggiare tra passato presente e futuro è già abbastanza faticoso... Sulle immagini (foto, quadri, disegni) mi pare che non ci sia nulla da fare: la nostra fantasia è ormai ingombra di migliaia di immagini. Personalmente penso che molta scrittura oggi nasca da una immagine o diventa immagine (film) ciao -:)
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