giovedì 21 giugno 2007

solstizio d'estate

A proposito di fenomeni astronomici: 21 giugno, solstizio d’estate.
Il sole sembra fermarsi. E’ il giorno più lungo dell’anno e la notte più breve.
Questa sensazione di sospensione dura fino al 24 giugno quando il sole sembra riprendere il suo corso sorgendo gradualmente sempre più a sud.
Da tempi immemorabili questo periodo fra il 21 e il 24 viene festeggiato presso tutte le popolazioni. Sui riti pagani, legati all’acqua e al fuoco, si sono innestati quelli cristiani.
La notte che chiude il periodo solstiziale e che la chiesa cattolica ha dedicato a S. Giovanni Battista, è piena di riti, magie, leggende e scaramanzie.
E’ la notte in cui le streghe si riuniscono per raccogliere erbe.
Fra queste l’ hipericum perforatum che si stringeva in un mazzetto e si portava con sé per tenere lontani gli spiriti maligni.
('Detto erba di S. Giovanni ha dimostrato di avere un’efficacia sia pure modesta e non frutto di suggestioni nelle depressioni subcliniche e nelle distemie. In Germania tende ad essere uno dei farmaci di prima scelta in queste patologie’. G. Jervis 'La depressione' Laterza).
E’ la notte in cui si lasciano all’aperto immersi in acqua iperico, foglie e fiori di lavanda, mentuccia, ruta e rosmarino. Al mattino successivo le donne vi si lavano il volto.Viene considerata un’acqua di salute e di bellezza.
Fino a poco tempo fa’ nella notte di S. Giovanni le nostre campagne brillavano dei grandi fuochi accesi dai contadini. Ne 'La luna e i falò', il suo ultimo libro, li ricorda con nostalgia poetica Cesare Pavese.
Se nessuno di questi riti (tra i tanti che avrei potuto ricordare) ci attira o ci convince godiamoci almeno questi lunghi giorni di
sole prima che le giornate riprendano a declinare. Lo faranno. Impercettibilmente, ma lo faranno.


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