venerdì 10 luglio 2009

a margine

Berlusconi ha regalato ai leader del G8 il libro d'arte: "Antonio Canova. L'invenzione della bellezza". Il volume pesa 24 kg, realizzato con marmo statuario di Carrara per la copertina, carta fatta a mano, broccati di seta e fili d'oro per la rilegatura. Ogni libro è accompagnato da due cofanetti, in legno di frassino e mogano rifiniti manualmente in foglia d'oro, contenenti: un segnalibro, una lente, gli inni nazionali, 26 tavole e 77 scatti di Mimmo Jodice che illustrano l'opera di Canova. Ne sono stati realizzati dieci esempliari dalla "Fondazione Marilena Ferrari". Scopo della fondazione riscoprire, tutelare, attualizzare e diffondere i valori e i modelli del Rinascimento e con essi l'origine profonda del made in Italy. " SIC
Intanto, scusate l'ignoranza, ma CHI è 'sta Marilena Ferrari?
Comunque, alla presentazione del libro ha dichiarato:

"Sono molto orgogliosa di aver realizzato per volontà del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quest’opera d’arte che rende omaggio ai Capi di stato presenti al Summit G8 a L’Aquila. Sono molto orgogliosa perché quest’opera d’arte rappresenta la sintesi massima dell’eccellenza italiana e testimonia la continuità e la tipicità del genio creativo italiano che ha generato, nel corso dei secoli, il nostro grande patrimonio artistico e culturale e la nostra tradizione alto-artigianale. Il dono è stato reso possibile dalla generosità di tutti i maestri d’arte che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera e che hanno condiviso, con il Presidente del Consiglio e con me, come sia indispensabile, in un momento come questo, un progetto di speranza fondato sulla tensione alla bellezza e sulla concretezza del fare.”

(Piccola notazione linguistica: ..che hanno condiviso...come sia indispensabile... ORRORE PURO)

Che l'opera sia stata realizzata per espressa volontà del Presidente del Consiglio non mi meraviglia. Il libro mi sembra un perfetto emblema del suo gusto estetico. Nonché della futilità del comune sentire del mio paese.
Cerco di immaginare il libro ma non ci riesco. E' quella copertina in marmo di Carrara che blocca la mia facoltà immaginativa. Mi pare una pietra tombale. Chi ha voglia di aprire un libro la cui copertina è di marmo? Personalmente ho più voglia di tirarlo addosso a qualcuno. A molti qualcuno.

7 commenti:

  1. che cattivo gusto! davvero in linea col suo stile sobrio...se gli si chiude il libro mentre lo sfogliano ci lasciano le dita!

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  2. Adesso non ci resta che trovargli qualche umano nel frigorifero e poi potremmo dire anche noi di avere il nostro Bokassa ;-)

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  3. dopo aver riso forte e amaro per il commento di Francesco su Bokassa, ti dirò...e se tentassi un'interpretazione simbolica?
    Eccola:
    quella copertina di marmo sul libro è la pietra tombale sulla libertà della parola scritta che l'omino TACCUTO sogna ogni giorno di porre con le sue manuzze adunche di gnomo perverso...

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  4. passa da me a ridere un po':
    http://tereza.splinder.com/post/20910896/AtheismOussSTRUDEL%2C+ovvero+una
    Dai, di solito non mi faccio pubblicità, lo sai: è solo per farti un po' sorridere con le mie cazzatelle-web
    smack

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  5. Come, non conosci la FMR?
    Basta che googleggi.
    Ci sono un sacco di informazioni.
    Per esempio:
    "In occasione della chiusura dell'Anno Paolino 2008-2009, la Fondazione Marilena Ferrari ha donato a Sua Eminenza il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, l'opera d'arte totale in forma di libro 'San Paolo', che raccoglie i testi delle udienze che Papa Ratzinger ha dedicato a San Paolo. La consegna dell'opera è avvenuta domenica 28 giugno nella Basilica di Sant'Ambrogio, a Milano."
    E' arte totale, quindi.
    Mi fa sentire un poveretto, la cosa. Però, hai ragione: quella pietra! Preferisco essere un parziale, ma non sotto quella pietra.
    Un'associazione mentale: da quando vidi il film della Cavani su Giovanni di Pietro Bernardone - nelle arti parziali noto come San Francesco, nell'arte totale come San Silvio - in cui c'era Mickey Rourke che stava fermo fisso a guardare una pietra, e il suo frate fratello gli chiede: ma che fai?, e lui risponde: "Impariamo dalle pietre: il silenzio" - forse dice 'sassi', ma essendo i piccoli sassi dei sassini, ci vuole poco, una a, per essere intercettati dai sistemi di sicurezza e oscurati - da quando vidi quel film ripenso spesso a quella inquadratura e a quelle parole, e ora vedo Rourke-San fermo fisso a guardare la pietra di quel libro, la pietra sotto cui c'è la totalità di quel silenziamento, in quanto non è il silenzio della pietra, bensì il silenzio sotto la pietra: la tombalità da te indicata, partialitatis magistra Marina.
    Super, aedificabit ecclesiam suam.
    Sopra, c'è l'arte totale. La stessa che verrà usata, pietra su pietra, per la ricostruzione dopo il terremoto. Il libro non lo dobbiamo pensare dentro, sotto, la copertina di pietra. Del resto, l'arte totale non è per tutti: sì e no per otto. E non otto per mille: otto per miliardi.

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  6. Quel regalo è tipicamente berlusconiano: assenza completa di buon gusto, volgarità, ridicola mania di grandezza. E' lo specchio del Cavaliere e di una parte della società italiana.

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  7. io sono italiana e fiera delle nostre eccellenze, come si usa dire oggi, ma non regalo porcate e soprattutto quanto ci costano e quanta cresta ci fanno sopra?
    'simona

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo