Esorabile. Mi piace pensare che una persona può essere esorabile, cioè clemente, cioè indulgente e perdonare, lasciar correre, e in definitiva sorridere delle proprie ed altrui debolezze.
E' termine arcaico, sì, ma resiste. Ed io lo amo proprio perché resiste agli attacchi del suo contrario, quell' "inesorabile"che vuol cancellarlo dal vocabolario, che incombe su di noi e ci stringe e ci soffoca e ci annichilisce e la fa da padrone.
L'inesorabilità ha il suo fascino, non lo nascondo. E' fatto di esattezza, puntualità, decisione. Ma l'esorabilità, lei, è virtù più filosofica.
Confesso che mi tenta in questi ultimi tempi l'idea di colpire qualcuno -più di uno- inesorabilmente. Di sconfiggerli.
Sconfiggere. Parola terribile se ci pensiamo. C'è dentro ex-conficere, annientare ma forse addirittura ex-configere, trafiggere, inchiodare.
In fondo la sconfitta ci inchioda -così ci è accaduto, siamo stati inchiodati sulla porta del seggio elettorale e non possiamo che osservare gli altri, i vincitori, mentre agiscono sulla scacchiera del nostro paese.
Sicché, dicevo, il desiderio di sconfiggerli a mia volta è forte.
E' triste dover rinunciare ad esorabile e dirmi che non solo è termine arcaico, ma-almeno per quanto attiene alla politica- è anche termine sconcio, perché non si può e non si deve indulgere.
Per compensare saremo più esorabili nei rapporti a due, tra madre e figlio, tra uomo e donna, tra amici, tra compagni.
Abbandonico. Mi piace la sua musica e schivo il suo significato. Che cosa fa la persona abbandonica? Non fa, ma si lascia fare.
Una parola con un così bel suono e così poca spina dorsale!
Le donne sono spesso abbandoniche, duole constatarlo. Non sempre, no, si finirebbe nel patologico. Ma hanno momenti, periodi, stagioni abbandonici.
Chissà, forse servono per ritemprarsi e poi tornare a far sentire la propria volontà.
Allora possiamo forse accordarci così: concediamoci una piccola crisi abbandonica ma torniamo poi ben eretti e per nulla compiacenti, né corrivi, né condiscendenti.
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Ci acquieteremmo tutti con maggiore grazia nell'esorabilità e diventeremmo infine una massa amorfa e molliccia, una non cosa che ci sfuggirebbe continuamente di mano. Non potremmo mai amare nulla di simile. La sconfitta, anche se stentiamo ad ammetterlo, è una primadonna del nostro palcoscenico; anche delle commedie più riuscite del nostro repertorio ideologico e politico. Essa è figlia primogenita dell'inesorabilità: a lei affidiamo i nostri errori sperando ardentemente che se li porti con sè e vada ad incenerirli in luogo molto lontano dai nostri sogni. Abbandonarsi, dondolarsi diventa così una filosofia di vita, buona o cattiva come molte altre. Semmai è la nostra inesorabilità accesa a inchiodarla in una sola posizione del suo eterno pendolo...per farla morire di tristezza e solitudine. Non sono severo come te nel giudicare la propensione femminile all' "abbandonico" e ciò è sorprendente vista la mia naturale misoginia; ho sempre pensato che l'animo femminile sia più sinuoso ed elastico di quello maschile, più adeguato all'eterno corso della vita. Non amo le donne maschio, decisioniste ante litteram, crudeli come guerriere e ciniche come maschi davanti alla possibilità di uno stupro (qualunque esso sia). Ne ammiro invece la suprema capacità di ridere delle nostre virili ottusità...lo sguardo che può scavare un abisso in un attimo.
RispondiEliminaQuesto è uno di quei post "definitivi": saloni immensi in cui trascorrere e far trasmigrare i nostri pensieri e l'ha scritto una donna non compiacente, nè corriva, nè condiscendente, nemmeno con le parole.
Perchè davvero hanno vita più lunga le parole negative e non quelle positive? Mi sembra significativo no.. Allora facciamo vincere quelle positive... Esorabile mi piace e lo userò, ciao. Giulia
RispondiEliminaSEI UN'AMMALIATRICE, Marina cara,
RispondiEliminainutile che tu lo neghi
sono d'accordo con te Marina, grazie
RispondiEliminaIo mi sa che sono nella fase dell' abbandonicità (?)...vorrei passare a quella dell'inesorabilità per tante cose! Ciao Marina!!!:)
RispondiEliminaNon è esclusivamente una prerogativa femminile essere abbandonici.
RispondiEliminaE' una caratteristica ho visto anche maschile.
Un abbraccio sincero
Daniele
Non sono in fase abbandonica.
RispondiEliminaFaccio mio il termine 'inesorabile'
Con tanta tanta rabbia dentro.
Cristiana
Ottima lezione! Quante cose si impara qui!
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda, posso essere tutto tranne che abbandonica...
RispondiEliminaok ma god save l'uomo dalla donna "disabbandonica?" ;)
RispondiEliminatal francesc0 "non maschilista ad oltranza" :)
allarme GUERNICA: perché da te non c'è modo di commentare? è una scelta o un capriccio di blogspot?
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