"Questa notte, girando su blog - amici, conoscenti e vari, come sono divisi nel mio menu "blog preferiti"- mi sono imbattuta in una quantità esagerata di addii. C'è chi dichiara di prendersi una pausa, ma era il febbraio scorso e ancora non si vede la fine della pausa; c'è chi lamenta una stanchezza, dichiara che sarà presente saltuariamente e in effetti compie salti olimpici, da tre mesi non è presente sul suo blog; c'è chi scrive, determinato: non ho più voglia di scrivere, né qui né altrove ( e il mio cuore si stringe per lui); c'è chi lascia con un "ciao a tutti" e s'invola verso spazi che ignoriamo; c'è chi segnala che ha cambiato casa, ma non lascia il nuovo indirizzo; c'è chi promette, continuerò a leggervi, ma niente più post da me; c'è chi invece, quasi scusandosi, dichiara di voler scrivere ma non leggere e ci saluta tutti; c'è chi ci informa di aver tolto la possibilità di commentare perché non riesce a mantenere attivi tutti quei rapporti; e, infine, c'è chi non c'è, semplicemente. Il blog è stato cancellato, un clic e non si trova più traccia della passata esistenza di quel blog e si dubita di averlo mai davvero letto. S'incontrano anche molti indecisi, titubanti, esitanti; si capisce che sono stanchi o delusi o a corto di idee o che la vita li sta chiamando con più prepotenza. Lasciano intendere l'imminenza di un commiato, ma non riescono a staccare la spina.
Forse perché era notte, ma ho avuto la sensazione penosa di un disfacimento di intenzioni, progetti, ambizioni. Di una voglia serpeggiante di chiudersi in sé.
Benché intristita ho sentito di comprenderli, tutti, qualunque modalità abbiano scelto. Io stessa provo, a tratti, il desiderio di cancellarmi e poiché dalle nostre relazioni materiali, corporee, è impossibile farlo, penso che potrei intanto cominciare con il cancellarmi da quelle immateriali. Ma, nel mio caso, si tratta di un sintomo, che conosco bene. E lo combatto, benché a fatica.
Anche scrivere questo post fa parte della mia battaglia contro l'autunnale desiderio di scomparire a me stessa. Mi autodenuncio, sperando che il mio rigido senso del dovere mi si imponga, ed eviti che io davvero richiuda i piccoli spazi di scambio col mondo che ordinariamente mi concedo. A scanso di equivoci, il dovere non lo sento verso i miei amici lettori -so di poter contare sulla loro benevolenza- ma verso quella me che si era detta: scriverai un post al giorno.
Ci sono periodi in cui debbo assolutamente stringere i denti ed andare avanti in quello che avevo intrapreso pena un circolo vizioso di ulteriore disgusto per me. Così, cercherò di mantenermi presente sul web.
Alé, marina, la campagna d'autunno è cominciata.
giovedì 25 settembre 2008
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alè Marina, davvero...chi scrive un blog e non lo fa solo per sè, svolge una faticosa opera di selezione dei pensieri. E confido sia (per molti almento) una selezione al positivo. E' una straordinaria opportunità che deve essere usata con attenzione e alimentata da una grande passione. alè Marina, davvero...
RispondiEliminaalè, Marina, jo soy aqui
RispondiEliminaTereZa
Marina, almeno tu tieni duro.
RispondiEliminaAvrai notato, Marina, che anche io ho (soc)chiuso il blog. Hai ragione: sento vicino il congedo da questa realtà ma non riesco a staccare la spina.
RispondiEliminaE' già successo in passato: ancora una volta mi sento inadeguato a scrivere in uno spazio accessibile a chiunque.
Non ho annunciato, però, che avrei chiuso il blog: l'ho fatto in silenzio, da un giorno all'altro.
Mi sono accorto che l'ultimo post che ho (tra)scritto, la Lettera a me stesso, può essere considerato tranquillamente come l'epilogo di questa avventura. Ed è così che intendo porre fine a quest'esperienza, senza davvero scrivere la parola "fine".
Perchè, chissà, un giorno..
un saluto,
ilpiccoloLord
:)
la scrittura non è tutto e scrivere può diventare un impegno gravoso...è giusto restare in "vita" come blogger se scrivere fa star bene e in qualche modo appaghi dalle piccole e infinite lacerazioni...
RispondiEliminacomunque, la tua specifica scrittura ha un valore non solo comunicativo ma anche artistico...
Io, che è da così poco che ti ho scoperta, rimpiangerei molto non poter più passare da qui.
RispondiEliminaLa tentazione viene ogni giorno e anch'io l'altro giorno rilevavo anche negli altri blog un certo calo di entusiasmo. Cosa è che ci fa sembrare tutto inutile? Questa è davvero una domanda da porci, perchè il blog è solo una delle tante cose, ma è il malessere che sentiamo dentro che esiste e ci prende giorno dopo giorno sempre più, se non attiviamo degli anticorpi. Sì, io sono convinta che anche in questo Berlusconi è bravo e bravissimo: farci sentire di non contare nulla. Non è che tutto è colpa di B. ma di ciò che lui rappresenta e incarna così bene (anzi così male) di una società che sta avnzando e inquinando le nostre menti come il pianeta... Scusa se mi sono dilungata... Giulia
RispondiEliminaVengo a confessarmi:
RispondiEliminaho iniziato l'attivita di blogger più di tre anni fa, quando aprii una finestra (blog) su Virgilio che durò un anno, poi mi trasferii con armi e bagagli su Splinder, bella piattaforma, ma stretta per me, che mi ospitò quasi due anni. I tempi cambiano, la mentalità anche, il carattere si addolcisce, le dita tremano meno: adesso ho un mio umile dominio, piccolo, solitario, sicuro, e ne sono contento.
Scrivo perché mi piace e l'ho fatto senza pene e sfiorzi sin da piccolo, 8-10 anni, scrivo per compartire, scrivo per... ecchilosà!
A questo punto: seguirò col blog sino a quando avrò forza, coraggio, sino a quando ci sarà storia da raccontare. Certo è dura, preparare un post mi porta ad aprire libri, rivedere date, episodi, rileggere capitoli che oramai sono assopiti nella memoria, ma, alla fine, tutto questo mi evita atrofizzare la mente e da bellezza alla vita.
Durerà? Incerto quanto il durare la mia vita.
Rino, confessato da madre Marina (sic)!
Da uno scambio epistolare tra la Ginzburg e la de Cespedes:
RispondiEliminaG. “Le donne hanno la cattiva abitudine di cascare ogni tanto in un pozzo, di lasciarsi prendere da una tremenda malinconia e affogarci dentro, e annaspare per tornare a galla: questo è il vero guaio delle donne.”
dC. ”Al contrario di te, io credo che questi pozzi siano la nostra forza. Poiché ogni volta che cadiamo nel pozzo noi scendiamo al alle più profonde radici del nostro essere umano, e nel riaffiorare portiamo in noi esperienze tali che ci permettono di comprendere tutto quello che gli uomini – i quali non cadono mai nel pozzo – non comprenderanno mai.”
Baluginando..., con simpatia.
Cara Marina, non condivido la scelta di scrivere un post a date fisse, ogni giorno o che so io. Secondo me non deve esistere obbligo alcuno, ma si posta quando se ne ha voglia e soprattutto quando sentiamo di aver qualcosa da dire (non è il tuo caso, tu sei molto ricca di pensieri e sentimenti, e li sai anche descrivere molto bene). Forse si tratta di un abbassamento di pressione o di un calo ormonale (no, scusa, questo è solo mio).
RispondiEliminaComunque sia, non ti preoccupare. Sì, è vero, si nota in giro una caduta d'interesse generalizzata. Potrebbe proprio essere il clima che si sta vivendo da un po' qui in Italia, che ci deprime e ci toglie l'entusiasmo, no ?
Ad maiora ! Lupo.
ıo....magarı con un po dı presunzıone mı sento un po chıamata ın causa... e mı fa pıacere! :) leggo quası ognı gıorno ı post deı blog amıcı.... ma dı scrıvere proprıo non mı va.. cı sono troppe cose da dıre... troppe foto da postare... tropo entusıasmo da far passare... proprıo non mı va... ma leggo e sto nell ombra davvero molto volentıerı :) un abbraccıo
RispondiElimina@Saretta sì, pensavo anche a te, quando ho scritto; l'importante è stare bene dove si sta: l'ombra può essere molto confortevole
RispondiElimina@Lupo 42 penso che tu abbia ragione circa il non darsi ordini rigidi; io invece sono, nei miei confronti, molto rigida e soffro se manco ad un impegno preso con me stessa. Ma sto riflettendo sulle tue parole;
@ baluginando ciao baluginando e grazie: la citazione è bellissima. E neanche sapevo di questo scambio epistolare: mi interessa molto.
@Rino: da tutte le tue osservazioni emerge sempre il tuo equilibrio e la tua saggezza: ma non saprei da dove cominciare per trovarne un po' dalle mie parti!
@ciao Bartleboom, anche per me sei stato una scoperta piacevole e non smetterò certo di leggerti. Posso mandare un saluto alla tua bellissima famiglia?
@Giulia: sì il clima del nostro paese è duro da vivere e trasmette un senso di impotenza.Ti ho letta e spero che fuori, tra la gente di carne ed ossa, tu trovi più energia.
@Angela la mia vanità è tentata di crederti, grazie!
@caro piccolo Lord, lo sai che ti considero un nipote (bellissimo fra l'altro!); fai bene a lasciare la porta socchiusa, perché le nonne vogliono sempre sbirciare. ti abbraccio con affetto, marina
@ guglielmo e Tereza: incamero i vostri alé e me li tengo stretti, grazie.
@bruno mi farò aiutare dalle tue vignette, perciò produci!
mando un grazie a tutti e la pianto qui per non fare la "smancerosa". marina
Il mio blog lo vivo come uno spazio aperto della mente e del cuore, mi piace, mi stimola, mi tiene in costante allenamento, è un filo diretto a cui, almeno per ora, non vorrei rinunciare.E' vero, a volte il senso del voler essere presenti con una certa costanza, diventa pressante, ma fino ad ora ne traggo più benefici che fatica. Il mio giro degli altrui blog è ancora abbastanza vivace e ce ne sono sempre di nuovi da scoprire. Qualcuno effettivamente si è perso per strada ma è come nella vita, non tutte le persone ne faranno parte per sempre, ma un nuovo sorriso sbucherà da qualche parte.
RispondiEliminaE tu, mia cara Marina, sgranchisci l'indolenza autunnale, e resisti, se puoi, questo forse ancora non l'abbiamo detto, è anche un luogo in cui far defluire energie...
"...scriverai un post al giorno..."
RispondiEliminaMa se provassi a non importi una regola così ferrea? Forse sarebbe più facile, o magari no...
Comunque, in ogni caso, Marina alè!
Non facciamo scherzi, Marina! Posta pure quando ti va, ma posta, please.
RispondiEliminaSi' e' vero c'e' un po' di stanchezza generale ma l'importante e' non pretendere troppo da noi stessi e mantenere comunque queste nostre finestre di sfogo e/o di espressione. Per quanto mi riguarda si tratta di una finestra importante, anche se mi costa fatica tenerla aperta perche' le incombenze, scelte o subite, premono. Ma il blog e' il mio spazio e lo voglio difendere.
E poi preparati perche' e' di ritorno la nostra vulcanica Anna! ;-)
cara Marina io scrivo solo quando ho voglia e anche quando posso xchè x esempio questa settimana avevo i Test d'Ingresso che richiedevano urgente ed impellente tempo di essere subito corretti!!!
RispondiEliminaIo seguo pochi blog in questo periodo , tutti molto attivi Sarò un'eccezione o solo fortunata???
Io tra l'altro ho avuto il piacere di essere messa in primo piano in Libero. com e di scoprire da un giorno all'altro nel mio blog Non solo Libri! il passaggio di oltre 200 blogger della piattaforma di digilander- libero
Ho anche dovuto rispondere a molti commenti ed è stata senz'altro un'esperienza stimolante
Credo però che scrivere un blog deve essere una cosa sentita e voluta e si debba avere la passione dello scrivere e del comunicare agli altri e con gli altri
Se non c'è, diventa solo scrittura forzata che non dà soddisfazione alcuna al blogger
ciao buon fine settimana erica
invece la tribù mi mantiene sempre attiva!
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