Leonardo Sciascia: Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia
Einaudi, Torino - 1977
"Del comunismo di Candido e di Don Antonio; e dei discorsi che tra di loro e coi compagni facevano.
Candido, dunque, leggeva Marx. Aveva letto prima Gramsci, poi Lenin; ora leggeva Marx. Su Marx si annoiava, ma vi si ostinava.
I libri di Gramsci li aveva invece letti con grande interesse; ed anche con la commozione che gli veniva dall'immaginare quel piccolo uomo gracile e malato che divorava libri e annotava riflessioni: e così aveva vinto il carcere e il fascismo che ve lo teneva.
Gli pareva proprio di vederlo, di vedere la cella, il tavolo, il quaderno, la mano che scriveva; e di sentire il lieve raschio del pennino sulla carta. Ne aveva parlato spesso, con Don Antonio, di Gramsci e di quel che di Gramsci aveva letto; ma Don Antonio non amava molto Gramsci, vedeva nelle pagine dei quaderni serpeggiare un errore, una incrinatura. I cattolici italiani: e dove li aveva visti, Gramsci? La domenica alla Messa di mezzogiorno: poiché non altrimenti esistevano."
Che gran parlare i cattolici italiani! Famiglia, vita, solidarietà, amore.Che gran parlare!
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Cattolici? Oddio cosa sono? Esistono ancora?
RispondiEliminaRino, scherzando sul serio.
Purtroppo esistono e vivono nei luoghi del potere...consolazione grande: Dio, allora, non è cattolico!
RispondiEliminaSe non ci fossero Zanotelli, Don Ciotti, Turoldo, Gramsci...sarebbe impossibile credere.
Una cristiana
Gran parlare, poco praticare...
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