domenica 23 dicembre 2007

pensiero notturno

Farsi carico dei propri talenti, non importa se molti o pochi, con pari dignità rispetto a chiunque altro.
(Paolo Barnard)

Ho amici talentuosi, senza nemmeno coscienza dei propri talenti. Che, quando gli si ricordano, li schivano sorridendone. Forse increduli, forse semplicemente sentendosi troppo stanchi per assumerne il peso e la responsabilità.
Mi somigliano. Ed io voglio loro bene anche per la semplicità con cui portano in giro i loro talenti, le loro intelligenze, i doni del loro cuore.
Ma mi fanno anche incazzare.
Ci pensavo stanotte, e ho deciso di dar loro una strigliata.
Quindi cari emmeti e bip: mi aspetto da parte vostra un riconoscimento pieno e pubblico della vostra eccezionalità. E' ora che facciate outing della vostra intelligenza e della somma dei vostri saperi!
Ché non posso passare le notti a masticare amaro per voi!

Comunque, i miei amici a parte, questo discorso del farsi carico dei propri talenti, riguarda tutti gli insicuri ed i timidi ed i sommessi del mondo. I talenti che ognuno di noi ha, meritano rispetto. Sono doni che la natura ci ha fatto. Il solo modo di ringraziarla consiste nel non nasconderli. Senza ostentazione ma con assertività.
Lo dico a voi, lo dico a me. In questa cacofonia di gente priva di ogni talento se non quello della presunzione e della volgarità, le voci che davvero meritano di essere ascoltate, hanno il dovere di farsi sentire. Dixi.

9 commenti:

  1. Come hai ragione!Come timida che non ha mai saputo farsi valorizzare mi sento colta sul vivo.

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  2. @ piccolo lord e artemisia: ragazzi, tocca fare outing pure a voi!
    baci marina

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  3. Il vero talento non ha l'esigenza di essere rilavato... si giudica spesso goffo, poco valido, insignificante, ma nel contempo non ha la capacità di chiudersi in sé. Si manifesta, comunque ed inevitabilmente, attraverso un saluto, uno sguardo o un piccolo sorriso... dolcemente posato, su un solito viso.
    Il vero talento, silente, modifica il DNA del pensiero di chi lo nota attraverso i quotidiano.
    Non chiediamo ai timidi talenti di avere il coraggio di manifestarsi bensì alla gente di avere la capacità di osservare e di rilevarli.

    Con Simpatia...

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  4. Ciao Vento, le tue osservazioni mi sembrano molto giuste, anche se un po' ottimiste. Un po' troppo intendo. Hai ragione, non dovrei chiedere ai timidi talenti il coraggio di manifestarsi, ma alla gente la capacità di osservare e di rilevarli, proprio come dici tu. Ma il punto è: ha senso questa richiesta? Può mai trovare una risposta soddisfacente? Produrre un risultato concreto? Io temo di no. E' solo per questo che invito i timidi talenti(espressione bellissima e che ormai ho fatto mia)a fare un passo avanti. Lo spreco mi addolora. L'esaltazione di persone banali e prive di valore mi fa rabbia. Quanto al DNA, temo che il solo toccato dalle persone di talento sia quello di persone già "suscettibili" al cambiamento, non quello di persone chiuse nella propria indifferenza e distrazione.
    grazie per il tuo contributo al mio blog
    ciao marina

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  5. Marina scusami l'ora tarda... ma leggendo il tuo blog mi sono soffermato su un "pensiero notturno"...ma lo sai che con gli occhiali stai davvero bene....e con la magliettina blu ancora meglio...forse sono follie notturne e non pensiri notturni.. appunto siamo un pò matti.. Ciao Marina..

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  6. ciao uifpw08 un grazie diurno!
    marina

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  7. modesta...mente sana in corpore sano...così è se ti pare...

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