sabato 14 novembre 2009

ricorrenze e ricorsi storici...



Quanto fa 2009 meno 1899? Fa centodieci. In questi giorni, centodieci anni fa', nasceva a Roma Carlo Rosselli, storico, politico e politologo, che sarebbe morto in Francia assassinato dai sicari fascisti nel 1937, a soli 38 anni.
Nei suoi "Scritti politici" il teorico del socialismo liberale ha scritto:

"Chi sono i giovani? Da dieci anni è cessata nel nostro paese ogni educazione politica. E' subentrato lo "slogan", l'imbottimento dei crani, il regno del manganello e delle manette. Spieghiamo alta, in queste ore di crisi, una bandiera capace di accogliere tutti."

I nostri padri la trovarono nell'antifascismo e nella resistenza, con buona pace di coloro che vorrebbero riscrivere la storia a loro uso e consumo.

Il manganello e le manette trovano oggi buona applicazione nei confronti degli immigrati, lo slogan -parola che Rosselli scriveva tra virgolette e che ormai nella sua universalità non ne ha più bisogno- e l'imbottimento dei crani sono sotto gli occhi di tutti.
E' la bandiera da spiegare alta, quella capace di accogliere tutti, che manca.
E non si vede chi, sulla nostra scena politica, sia oggi capace e degno di dispiegarla.

Ma, senza mozione dei sentimenti, e a rigor di ragione, penso che il corso degli eventi possa sempre essere invertito. Ci vorrà il suo tempo ma accadrà.

Ed ora affrontiamo dinamicamente la giornata con Eric Clapton: Reptile!







2 commenti:

  1. Mi piace il tuo ottimismo.
    Rosselli definiva se stesso...
    "Un socialista giovane, di una marca nuova e pericolosa, che ha studiato, sofferto, meditato e qualcosa ha capito della storia italiana lontana e vicina. E ha capito che il socialismo è in primo luogo rivoluzione morale, e in secondo luogo trasformazione materiale, e che, come tale, si attua sin da oggi nelle coscienze dei migliori, senza bisogno di aspettare il sole dell'avvenire."
    Il troppo tempo intercorso,l'apparente assenza di progresso umano, la costatazione che neppure dal terremoto impariamo, ci dicono che la "rivoluzione morale" è molto lontana anche se L'Aquila attuale potrebbe essere un bel laboratorio.
    Mi sembra doveroso ringraziare chi ci prova.

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  2. E' incredibile quante analogie si trova con il passato nelle parole di chi lo ha vissuto. Purtroppo con il passato peggiore.

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo