venerdì 6 novembre 2009

l'A-nfluenza

Ci hanno detto tutto e il contrario di tutto.
Vorrei aver fatto una piccola rassegna stampa. Vado a memoria.
Per mesi ci hanno bersagliato: "Arriva la pandemia poveraccio chi se la pija."
Adesso, se abbiamo paura, ci dicono che siamo sciocchi.

Fra gli Stati era tutta una gara a chi ordinava più dosi di vaccino.
La Francia batteva tutti i paesi europei: 92 milioni di dosi. Ma come, siete solo 56 milioni di abitanti! Beh, allora? Che ce lo pagate voi?

Noi invece ne avevamo ordinato poco, soprattutto le dosi non erano ancora confezionate in fiale ma tenute in bidoni.
Non è un problema disse a Otto e mezzo una sotto-sottosegretaria. Io pensai che avrebbero distribuito cannucce.

Quanto al nostro non-Ministro del non-Ministero della Salute ha detto in rapida successione che:
-questa influenza è fino a dieci volte meno pericolosa di quella stagionale.
-è scritto anche sui libri di medicina che di influenza si muore
-le persone sopra i sessanta anni sono escluse dal rischio, l'A-nfluenza colpisce soprattutto i giovani.
-l’A-fluenza colpisce soprattutto persone sopra i cinquant’anni.
-non ci si deve preoccupare a meno che non si abbiano gravi patologie.
-verranno vaccinate solo persone a rischio effettivo

Dopo i primi morti (tutti, tranne un caso ancora in sospeso, con gravi patologie pregresse), la stampa ha alternato grida lamentevoli di allarme, cameratesche pacche sulle spalle e inviti a fare spallucce.
Quando abbiamo cominciato a guardarci negli occhi confusi e allarmati ci hanno detto che siamo ormai preda di una psicosi collettiva e l'algido Non –Ministro ha manifestato grande disprezzo verso la popolazione primitiva. E' anche apparso, come sempre, molto infastidito dal fatto che la popolazione vuole notizie da lui.

La sua ultima dichiarazione, di questa mattina, è questa: "Con la fine del picco, cominceremo a raccomandare a tutti la vaccinazione contro l'influenza A, per evitare una seconda ondata, come accadde per la Spagnola e per la pandemia del 1968, di solito più violenta della prima”.
E' davvero certo il Non-Ministro che fare riferimento alla Spagnola del 1919 sia una corretta strategia di comunicazione?

Io confesso di essere preoccupata per mio marito: 70 anni, asma, enfisema polmonare, bronchite cronica. E’ inoltre un soggetto fatalistico e scettico che rifiuta le vaccinazioni per principio.
Sono anche preoccupata per il mio nipotino. Qualunque allarme è sempre più forte nei confronti dei bambini. Quando si ammala o muore un piccolo della specie l’allarme diventa alto e prossimo a tutti noi.

Dal mio canto sono pronta ad accettare qualunque invito alla ragionevolezza ma penso che sia sciocco l' atteggiamento da struzzo tendente a cancellare anche l'idea del rischio e penso che piccole forme precauzionali possano avere un doppio effetto: evitare comportamenti eccessivamente spavaldi e quindi restringere concretamente l'area di rischio e soprattutto farci sentire attivi e non passivi rispetto alla sorte.

Senza contare che ogni volta che mobilitiamo le nostre energie ci sentiamo meglio e affrontiamo meglio qualunque evenienza.


11 commenti:

  1. l'ultima frase ti racchiude tutta.

    bibi

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  2. Spiegavo a tommasino, l'altra sera, che siamo in guerra contro una speciale influenza.
    "Come si chiama", chiede l'infante.
    Ed io: "A, influenza A, come 'a farabutta!"
    se semo fatti du' risate...che ciccio!
    bibi

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  3. Sono d'accordo con te.

    Volevo anche dirti che ti ho citato nel mio ultimo post.

    Giorgio.

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  4. @bibi è vero, questo è il mio approccio alla vita: c'è un problema in vista? vediamo che cosa posso fare.

    @giorgio: grazie, vengo subito ad impicciarmi :-)

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  5. In ogni caso, comunque la si pensi, Roche ringrazia...

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  6. Stai meglio Marina?
    E mobilitiamoci......ma se ti becca ti becca.
    Cristiana

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  7. eh appunto...STAI MEGLIO???
    un abbraccio fiducioso

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  8. Marina
    io non sono riuscita a seguire bene...notizie contrastanti...
    Comunque ti abbraccio un bacio
    Ornella

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  9. Ciao Marina. Sono una tua nuova lettrice e ho trovato molto carino il tuo post, con quel tanto di ironia e buon senso che servono a sdrammatizzare una situazione che...appare sempre meno chiara. I media che parlano di questa influenza...hanno pensato al valore ansiogeno delle loro notizie che paiono bollettini di guerra. I bambini si stanno letteralmente spaventando. Sono una insegnante di scuola primaria e...lo so.

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  10. Come stai Marina? Sta passando?
    A pensarci.... influenza A come ...

    "Anonimo".... acc!!! ;-)

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  11. Post davvero carino.
    Sull'influenza A le voci sono davvero troppe e troppo discordanti. Una cosa è certa: una pandemia è "una malattia a larghissima estensione, con un alto numero di casi gravi e una mortalità elevatissima". Di conseguenza, quest'influenza non è una pandemia

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