mercoledì 25 novembre 2009

come diceva giorgio?

Le nostre piccole conquiste ci riscaldano il cuore, come se qualcuno lo tenesse un po' tra le sue mani, soffiandoci sopra alito caldo e poi ce lo restituisse avvolto di nuovo tepore. La mia piccola conquista è così piccola che vi farebbe ridere.
Non parlo infatti di un eclatante trionfo. Ma di una giornata che avrebbe potuto essere dramma e sfibramento e invece trascorre calma e senza scosse. Parlo di quei miracoli senza fragore per cui noi -noi- viviamo senza ansia per quarantotto ore!
Quarantotto ore, cioè due giorni, cioè la vita di due interi giorni, con le sue noie e le sue preoccupazioni,i suoi intoppi e dolori e arrabbiature, MA vissuta come se...
Stavo per scrivere"come se fossimo normali". Ma ai "normali" sono la prima a non credere.
E neanche "come se fossimo sani" va bene. Perché anche i "sani", chi li ha mai visti?
Dunque dirò così: la vita vissuta come se fossimo saldi.
Due giorni di vita vissuta come se fossimo saldi.
Mi porterei in trionfo da sola!
E adesso, musica!
E, naturalmente, il grande Giorgio Gaber e il suo "Far finta di essere sani".

6 commenti:

  1. Sì, cara Marina, credo che non bisogna cercare di essere nè sani nè normali, nè qualsiasi altra cosa che significhi essere come altri ritengono corretto.
    L'unica cosa che dobbiamo cercare di essere è, molto semplicemente, noi stessi.
    Giorgio

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  2. da vicino nessuno è normale diceva Basaglia

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  3. Vedi? Nel giro di pochi minuti passo dal bel post addolorato col cavallo e questo piu' rassicurante.
    Sono contenta del tuo piccolo miracolo e spero proprio che il record continui.
    Un bacione,
    Artemisia

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  4. Tu, al di là di quello che senti, sei salda. Lo sei per gli altri che ti sentono come un riferimento. Lo sei perchè sei una persona buona e onesta. Credimi tu sei salda...

    Un abbraccio

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  5. approvandolo, continuo il commento di Giulia...sei salda come i pini marittimi, esposti ai venti e dai venti toccati, sempre. Ma, ugualmente, ben piantati in terra. Spesso i pini marittimi indicano la strada...Auguri per la tua "piccola conquista" :-)

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  6. Io non credo alla "normalità": chi la stabilisce?
    Oltretutto, la tanto sbandierata normalità mi sa spesso di conformismo, inteso nell'accezione peggiore.

    Forse esagero, ma insomma...

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