Che bisogna fare?
Questa era la domanda dodici. Naturalmente non c'è bisogno di Saint-Exupéry per rivolgersela. Però se nel 1994 l'avevo segnalata in fondo al libro vuol dire che intendevo esplorarla, che la tenevo da parte per rivoltarla come un calzino e per attribuirle il senso che il momento avesse richiesto.
Mi ha fatto compagnia, come un gufetto, in questi giorni ed ora la metto qui perché ha fatto il suo lavoro. Almeno nell'odierno ha trovato la sua risposta (con qualche aiuto affettuoso che ringrazio di cuore).
La risposta è qui sotto.
Cari amici, questo post lo scrivo tremando un po’, con tante incertezze e una paura. Paura di perdervi. C’è una paura però che non ho mai avuta in nessun giorno della mia vita, e non ho neanche adesso: quella di dire i miei sentimenti d’amore. A tutti voi io voglio bene, non conosco i vostri volti ma mi sembra di sentire la vostra pasta sotto le mani. Fate parte della mia vita e siete entrati nella mia intimità. Deludervi mi fa soffrire perché occupate un posto certo nella cerchia dei miei affetti. E ognuno di voi mi ha dato tanto. La vostra stima, il vostro incoraggiamento, il vostro affetto, la costanza della vostra presenza. E, attraverso i vostri blog, informazioni, stimoli, risate, commozioni, riflessioni, lezioni di ogni tipo. Vorrei potervi dire quanto questo nostro scambio abbia contato per me, ma non voglio scivolare nel troppo sentimentale. Quando ho aperto questo blog mi sono data l’impegno di scrivere ogni giorno e credo di averlo rispettato, con piccole deroghe contingenti. Ma non posso continuare a farlo. Debbo dedicare tutto il tempo che i doveri quotidiani mi lasciano libero ad un progetto cui tengo molto e che rappresenta anche una sfida cui non mi voglio sottrarre. Ho messo mano ad un libro che sento come il banco di prova della verità dei miei sogni ed anche del diritto ad averne. Sento che il tempo che ho davanti a me si assottiglia. Non posso rinviare. Per varie ragioni ho mancato tanti appuntamenti nella vita, ma non me ne cruccio troppo: so che c’erano strade che andavano percorse, per quanto accidentate fossero e processi che, per quanto dolorosi fossero, dovevano compiersi. Ma non è più tempo di indulgenze: c’è qualche cosa che devo dimostrare a me stessa. Non chiuderò il blog, semplicemente perché mi addolorerebbe troppo fare a meno di tutti voi. Ma scriverò molto meno. Mi propongo di dedicare almeno un giorno alla settimana alla blogosfera, pubblicando il mio post, rispondendo ai vostri commenti e venendo a trovarvi sui vostri blog e a dirvi la mia. Se il battello su cui mi imbarco farà naufragio mi vedrete tornare sconfitta e magari mi consolerete, se arriverà in porto voglio poter festeggiare con voi. Spero che, in entrambi i casi, mi riaccoglierete con lo stesso affetto di sempre. marina
Antoine de Saint-Exupéry
Il Piccolo Principe
Questa era la domanda dodici. Naturalmente non c'è bisogno di Saint-Exupéry per rivolgersela. Però se nel 1994 l'avevo segnalata in fondo al libro vuol dire che intendevo esplorarla, che la tenevo da parte per rivoltarla come un calzino e per attribuirle il senso che il momento avesse richiesto.
Mi ha fatto compagnia, come un gufetto, in questi giorni ed ora la metto qui perché ha fatto il suo lavoro. Almeno nell'odierno ha trovato la sua risposta (con qualche aiuto affettuoso che ringrazio di cuore).
La risposta è qui sotto.
Cari amici, questo post lo scrivo tremando un po’, con tante incertezze e una paura. Paura di perdervi. C’è una paura però che non ho mai avuta in nessun giorno della mia vita, e non ho neanche adesso: quella di dire i miei sentimenti d’amore. A tutti voi io voglio bene, non conosco i vostri volti ma mi sembra di sentire la vostra pasta sotto le mani. Fate parte della mia vita e siete entrati nella mia intimità. Deludervi mi fa soffrire perché occupate un posto certo nella cerchia dei miei affetti. E ognuno di voi mi ha dato tanto. La vostra stima, il vostro incoraggiamento, il vostro affetto, la costanza della vostra presenza. E, attraverso i vostri blog, informazioni, stimoli, risate, commozioni, riflessioni, lezioni di ogni tipo. Vorrei potervi dire quanto questo nostro scambio abbia contato per me, ma non voglio scivolare nel troppo sentimentale. Quando ho aperto questo blog mi sono data l’impegno di scrivere ogni giorno e credo di averlo rispettato, con piccole deroghe contingenti. Ma non posso continuare a farlo. Debbo dedicare tutto il tempo che i doveri quotidiani mi lasciano libero ad un progetto cui tengo molto e che rappresenta anche una sfida cui non mi voglio sottrarre. Ho messo mano ad un libro che sento come il banco di prova della verità dei miei sogni ed anche del diritto ad averne. Sento che il tempo che ho davanti a me si assottiglia. Non posso rinviare. Per varie ragioni ho mancato tanti appuntamenti nella vita, ma non me ne cruccio troppo: so che c’erano strade che andavano percorse, per quanto accidentate fossero e processi che, per quanto dolorosi fossero, dovevano compiersi. Ma non è più tempo di indulgenze: c’è qualche cosa che devo dimostrare a me stessa. Non chiuderò il blog, semplicemente perché mi addolorerebbe troppo fare a meno di tutti voi. Ma scriverò molto meno. Mi propongo di dedicare almeno un giorno alla settimana alla blogosfera, pubblicando il mio post, rispondendo ai vostri commenti e venendo a trovarvi sui vostri blog e a dirvi la mia. Se il battello su cui mi imbarco farà naufragio mi vedrete tornare sconfitta e magari mi consolerete, se arriverà in porto voglio poter festeggiare con voi. Spero che, in entrambi i casi, mi riaccoglierete con lo stesso affetto di sempre. marina
siamo qui
RispondiEliminasono qui
come e quando ti va
ciao, bellezza
Tereza
ti aspetteremo...vedrai...E soprattutto Marina carissima, se curi i tuoi sogni...ti vogliamo più bene :-)
RispondiEliminaUn abbraccio di sostegno e incoraggiamento. A'
Noi saremo qui ad aspettarti quando e come vorrai. In ogni caso, non ce la farai a lungo a resistere all'astinenza da blogosfera :)
RispondiEliminaSono contento del tuo ritorno, anche se non scriverai tutti i giorni, va bene lo stesso, un libro è qualcosa meno effimero di un blog, pertanto molto più importante e quando l'opera sarà compiuta, sarò uno dei primi a presentarmi in libreria.
RispondiEliminaCon tutto il mio affetto
Sileno
Peccato!
RispondiEliminaIn ogni caso ti dico quello che mi diceva la Pierina, una prozia, vitalista indomita:
"Insisti, persisti, raggiungi, conquisti!"
chiara
I migliori auguri. A presto
RispondiEliminaUn giorno mi sembra poco, ma cercherò di accontentarmi. Mi fa piacere che ti stai dedicando al tuo progetto. Poi ti preparerò una bella festa, quando sarà l'ora :-)
RispondiEliminaBaci baci....
Figurati se mi schiodo di qui. Avrò semplicemente più tempo a metabolizzare le cose che scrivi. Sono così nutrienti che diluirle in più giorni non può fare che bene. E poi, vuoi mettere la magia dell'attesa di un tuo post?
RispondiEliminaUn abbraccio strettissimo.
Coltivare i propri sogni è fondamentale e se si sente ancora l'esigenza significa che si è vivi! ( Alive and kicking, come dicono gli inglesi...)
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il tuo progetto Marina e, di tanto in tanto, torna a farci scoprire cose bellissime come hai fatto fino ad ora.
Grazie.
Gagarin
per te, il mio ultimo post :-)
RispondiEliminaMi sembra una saggia decisione, Marina, anche se noi ci sentiremo un po' soli. Già in questo periodo di domande programmate ci mancavano i tuoi racconti e le tue riflessioni.
RispondiEliminaComunque, tranquilla, noi siamo qua e facciamo il tifo per il tuo libro.
Un abbraccio forte,
Artemisia
tranquilla,fai le cose che devi fare. Con piacere ti leggerò quando potrai scrivere, tanti auguri.
RispondiEliminaMi sembra più che giusto,Marina, che tu ti dedichi alla tua impresa.Sono convinta che tu abbia tutti i numeri per avere successo.L'importante è che tu non sparisca e che ci tenga ancora nel cuore,come noi teniamo te.
RispondiEliminaSai che ho pensato in questo momento? Al giorno in cui verrò in una libreria di Milano e sgomiterò dicendo che mi aspetti,perchè siamo amiche.
Cristiana
bene, marina, tanti in bocca al lupo per la tua impresa...
RispondiEliminaa presto!
Io ci sarò...
RispondiEliminaMi dispiaccio per il fatto che dovrai limitare la tua presenza nel blog ma il tuo progetto di scrivere un libro, e tu ne hai tutte le possibilità, vale questo sacrificio.
RispondiEliminaNon c'è alcun dubbio sul fatto che, ogni volta che dedicherai un po' del tuo tempo alla blogosfera, verrai riaccolta con lo stesso identico affetto.
Neanche a me piace scrivere cose troppo infiocchettate o scivolare nel sentimentale, ma ti confesso che la considerazione e la delicata attenzione che mostri verso i tuoi lettori mi ha toccata.
RispondiEliminaAnch'io mi unisco al coro degli "in bocca al lupo!"
A presto
Clotilde
... riconoscere la vita in ogni respiro.
RispondiEliminaViverla.
Rino.
Trovare il coraggio nelle proprie scelte è importante, e tu lo hai fatto di fronte al bivio in cui ti sei trovata, tuttavia ricordati che siamo sempre qui e se hai bisogno di noi basta bussare alla nostra porta, ad maiora allora.
RispondiEliminaTi voglio bene, voglio il tuo bene.
RispondiEliminaGiorgio.
Marina, non avevo dubbi che la tua anima avrebbo trovato nelle parole meditate a lungo di un libro la sua espressione più densa e consistente.
RispondiEliminaTe ne siamo riconoscenti. Quanto al blog, è il tuo spazio e ci fai quello che ti piace e quanto e come ti piace: almeno qui la libertà non sia messa in discussione!
ti chiamo presto...
Va benissimo anche un giorno a settimana, se è questo che desideri. So per esperienza diretta, poi, quanto sia difficile aggiornare periodicamente un blog quando si hanno tanti impegni. A volte vorremmo fare tutto e anche di più, ma la giornata dura solo 24 ore e sono troppo poche.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il tuo libro. :)
Va benissimo anche cosi'...non è la quantità ma la qualità.
RispondiEliminaUn carissimo saluto e a presto!
Credo che tu abbia preso la decisione più giusta. Vai tranquilla, questa è la strada, senza ripensamenti.
RispondiEliminaUn abbraccio
Marina...ieri mattina ho scritto un post simile al tuo. Poi però ho avuto problemi di connessione (il destino?) e l'ho cancellato! Non cancello il mio blog, che tanto mi ha dato in questi anni... ma negli ultimi tempi ogni mio momento libero lo passo a coltivare un sogno, uno dei tanti...
RispondiEliminaSapere che comunque ci sei, anche se una volta a settimana, mi da gioia. Altrettanta me ne da il fatto che stai inseguendo il tuo sogno...uno dei tanti...
Un abbraccio grande ;-)
grazie per tutti gli incoraggiamenti e auguri, prendo e porto a casa!! marina
RispondiEliminaStiam tutti rincorrendo i nostri sogni ed i nostri progetti.. cosa c'è di più bello?
RispondiEliminaun abbraccio,
ilpiccoloLord :D
Credo che sotto sotto tutti invidiamo la tua possibilità e il tuo coraggio di poter scegliere la via dei sogni!
RispondiEliminaSono contenta per te, Marina e continuerò a passare a trovarti e a leggere le tue sensatissime riflessioni.
In bocca al lupo, a presto
E' da tempo che medito di fare come te... Ho bisogno di rtirovare pezsi di me sparsi qua e là.
RispondiEliminaTi capisco e condivido la tua scelta, sono contenta che tu l'abbia fatta e la stia perseguendo. Per noi non ti preoccupare, sai dove trovarci... e ci troverai.
Un abbraccio e auguri.
Giulia
volevo scrivere "Vai e daje dentro", in puro stile Blondareccio.
RispondiEliminaMa Giorgio il saggio mi ha fatto ricordare IF YOU LOVE SOMEBODY, SET THEM FREE, che sono certa sarai in grado di tradurre persino tu.
Vai e daje dentro, insomma.
SE aspettavo ancora un po' avrei commentato sul tuo "primo post della nuova era". Anche in questo arrivederci che confina con un lungo addio sei unica. Non ripeterò qui ciò che scrissi di te tempo fa: attenderò invece che la gestazione del libro si sviluppi ed io possa alla fine ammirarne le fattezze sopra gli scaffali di una libreria. Ti ammiro e ti voglio bene.
RispondiEliminaNo, che non ci perderai, cara amica mia.
RispondiEliminaCerto, non sarà la stessa cosa iniziare la giornata senza il tuo post quotidiano ma… i sogni non vanno lasciati morire in un cassetto. E chi ti vuole bene lo sa e lo capisce.
E no che il battello non naufragherà, io ne sono certa. E sarò fra i tanti ad andare in libreria.
A presto
Barbara
Auguri Marina! Auguri per la tua impresa, per i tuoi impegni, per i tuoi doveri.
RispondiEliminaMi fa comunque piacere che il blog non sarà chiuso: come scrivi te dei blog che frequenti, anche il tuo spazio è stato sempre uno spazio ricco di stimoli, riflessioni e lezioni di ogni tipo. Quindi continuerò ad leggere con molto piacere i tuoi post, anche se meno frequenti. A presto!
Sono felice che ci sia un progetto più grande nel quale riponi sogni, talento e tempo.
RispondiEliminaTi aspetto anch'io.
Un abbraccio.
V
'mboccallupo!
RispondiEliminaSono qui, ancora una volta, per testimoniarti tutto il mio incoraggiamento e la mia simpatia per quello che tu desideri fare.
RispondiElimina