Tutto deve per forza verificarsi nella coscienza perché sia possibile la guarigione?
Alain Ehrenberg
La fatica di essere se stessi
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Prima di addormentarmi penso che di giornate come questa è fatta la vita. Punti che alla fine, se abbiamo avuto fortuna, sono congiunti da una linea. Ma penso anche che possono disgregarsi in un accumulo insensato di tempo passato, e che solo un costante, fermo sforzo dà senso alle piccole unità di tempo in cui viviamo... Christa Wolf
No.
RispondiEliminaDipende dalle circostanze che hanno generato la malattia.
RispondiEliminaSileno
Si, non c'è altra strada e le scorciatoie sembrano solo apparentemente prospettare un cammino più veloce, poi rimane dentro un vuoto, terribile.
RispondiEliminaSi, credo di si...
RispondiEliminacredo che la coscienza sia il grande motore che fa partire la guarigione, ove possibile.
RispondiEliminaio credo piuttosto in una felice "combinazione di intenti":
RispondiEliminapiù che di coscienza parlerei di mondo interiore che viaggia in ogni nostra parte e può, talvolta, farla ammalare o, anche, farla guarire.
Ma spesso la soluzione vincente è nell'unione delle forze: l'interiorità che preme per riavere la sua casa, il corpo, perfettamente libero e a posto.
Certo, realisticamente sappiamo che non tutto va per questa via e che ci sono sconfitte inevitabili.
anche ıo credo dı sı.
RispondiEliminaper una "vera" guarıgıone, almeno.
mı sembra che ıl mondo ın cuı vıvo sıa cosı pıeno dıpersone senza neppure la traccıa dı una coscıenza...