Lesto lesto allorquando si allontanò.
Rimpiangeremo il giorno in cui se ne andò...
Prima di addormentarmi penso che di giornate come questa è fatta la vita. Punti che alla fine, se abbiamo avuto fortuna, sono congiunti da una linea. Ma penso anche che possono disgregarsi in un accumulo insensato di tempo passato, e che solo un costante, fermo sforzo dà senso alle piccole unità di tempo in cui viviamo... Christa Wolf
allorquando me l'appunto che bisogna assolutamente salvarlo mettendolo in un libro...
RispondiEliminaciao
g
E vogliamo dimenticare "testé"?
RispondiEliminaArcaico, in disuso, ma stupendo! A me sembra una freccia, mentre racconta sfrecciando a chi lo ascolta il subito, l'ora, l'appena accaduto: detto, fatto, sentito. Testé, appunto.
Baci, Marina.
Io lo uso che piaccia o no, che si sui ancora o no...
RispondiEliminaUn abbraccio forte
grazie Mimì, anche testè è splendido!
RispondiEliminae che ne dici di "sebbene"? Ci sono parole molto belle che stiamo lasciando andare nel dimenticatoio; i spero che non diventino presto "desuete"......non male anche questa, vero?
RispondiElimina"allorquando" non è come dire "quando"...infatti, sembra addirittura che "allorquando" crei una suspence. E' una parola che, per questa personale associazione, non riesco a vedere in una conversazione diretta ma in un racconto avventuroso...
RispondiEliminaMa salviamola, sì, è bella.
un abbraccio :-)
ho sentito in una intervista Camilleri parlare dell'aggettivo "arguto" ormai in disuso....
RispondiEliminasarà che l'arte dell'arguzia è poco in sintonia con i tempi vorticosi e voraci .
Sa di racconto di favola di cronaca.
RispondiEliminaSai che non so dire se la uso?Ora ci farò caso e,in caso contrario,la userò.
Ogni tua parola è 'legge'.
Cristiana
il bel "allorquando" mi fa venire in mente l'orribile "quantaltro"
RispondiEliminaPoverino non è che lui sia inascoltabile in se, ma ultimamente non si può accender la radio o la televisone senza sentirlo dieci volte all'ora.
Perché, Marina, "vituperio"? Vituperando, vituperare? Non lascia spazio a equivoci, non può essere frainteso! Vituperare qualcuno non fa' tornare sui propri passi, sento il sibilo della vipera, lo schizzar del veleno: stupendo!
RispondiElimina(ps, sottovoce e lettere tutte minuscole. Ti ho seguita con affetto ma non mi sono palesata, sono certa però che anche il mio pensiero affettuoso avrà dato origine a vibrazioni positive.)
Ciao, cara, resistiamo!
(pps, non credo che non sai chi sono.....?) :-)
@mimì: credo proprio di sapere chi sei, le tue parole scorrono come...acqua
RispondiEliminaEffettivamente vituperio è tra quelle segnalate sullo Zingarelli come in via di sparizione. Il verbo corrispondente no.
grazie e resistiamo, sì! marina
Ti adoro.
RispondiEliminaCorro a trasformarmi sul lavoro, lascio a casa ne stessa. Baci.
Ti adoro.
RispondiEliminaCorro a trasformarmi sul lavoro, lascio a casa ne stessa. Baci.
Però,Marina! Sono ancora qua fulminata da un pensiero! Il lasciare a casa se stesse meriterebbe una riflessioncina, non ti sembra? Sono certa che sai quanto sia penoso indossare il burka professionale! Eppure, come un bravo solfatino, io lo indosso ogni giorno... mimetizzandomi. Pronta? Via!
RispondiEliminaallorquando vengo in visita alle inezie trovo sempre un quid essenziale!
RispondiElimina@Vera: soprattutto "quant'altro" è usato male, cioè assoluto, come una specie di eccetera; invece richiede una proposizione al congiuntivo dopo, una interrogativa indiretta
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