mercoledì 18 marzo 2009

osservando altrui


Trattativa sindacale

Vivere nonostante
È quello che sappiamo fare
Voi che vivete e basta
Lasciateci stare.

Se poi imparaste a non dire
Di qualcuno che è" UN depresso”
Ma semplicemente a dichiarare
Che il tipo in questione “è depresso”
Ci fareste il dono speciale
Di credere transitorio
E non consustanziale
Il nostro purgatorio.

Non abbiamo altri consigli
richieste o lamentele
signori altrimenti malati
ringraziate di non sapere.



14 commenti:

  1. Ah ma questa è tua, ne sono sicuro. E' splendida ed inutile. Quindi adeguata alla situazione dei "signori altrimenti malati" che non sanno di esserlo.

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  2. @Marina
    Ho letto solo ieri il tuo commento al mio vecchio post sulla libertà. Ti rispondo qua: leggi anche i primi due post che ho inserito, i due più vecchi: sono i più informativi sul mio libro. A presto, Enzo

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  3. Io credo che tutti viviamo nonostante...

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  4. @franca, tutti viviamo nonostante qualcosa (l'imbecillità ad esempio): sono i giudizi che andrebbero contenuti.
    Credo sia questo il senso della straordinaria rima di marina.

    @marina: più che "transitorio" ci vorrebbe un aggettivo, che io non so trovare, che tolga lo stigma della colpa e della vergogna a questa malattia.
    vedi un po' se lo trovi..
    (madonna quanto so' acuta)

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  5. Hai così ragione, Marina... Le definizioni chiudono in gabbie, mutilano le personalità, non gli permettono evoluzione cambiamento...
    Un abbraccio
    Giulia

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  6. Il termine depresso si usa spesso a sproposito, ache per definire delle malinconie passeggere, tristezze.O stati caratteriali. E questo contribuisce a sminuire il problema, ed anche ad etichettarlo nella maniera sbagliata.Insomma, a fare di tutta l'erba un fascio.

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  7. Un appello a capire e non etichettare
    Ad ascoltare e non, come fanno, parlare addosso.

    Versi che condivido, perché "un depresso" é impersonale, non individua la persona in sé ma qualcuno a caso.

    Una richiesta finale liberatoria.

    Versi sentiti che leggo ancora e spero siano per te e per chiunque ti legga, fonte di energia per lottare ancora e sempre con voglia.

    Ciao
    Daniele

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  8. grande disagio e una voglia enorme di rispetto, ecco cosa vedo in questi bei versi...ringraziate di non sapere è l'augurio più puro che si possa fare agli altrimenti malati. Un abbraccio

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  9. @ blonde: l'ho scritta di getto e dovrei lavorarci un po' su; anche quel verbo "stare" non mi piace molto. Un giorno ci tornerò su...marina

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  10. Le definizioni degli esseri umani per categoria negano il concetto stesso di umanità e si possono solo detestare, inutile perderci tempo dietro o cercare di spiegarsi con chi le adotta: non ne vale la pena, meglio un sano cornetto rosso anti-iettatura ché qui mi pare ormai il tempo di tornare alle care,buone e vecchie argomentazioni...
    Un abbraccio enorme, bella
    T

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  11. Quante etichette ingiuste ,dettate dall'ignoranza o dalla saccenteria!
    TVB
    Cristiana

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  12. Cara Marina, sei coraggiosa a proporre "trattative sindacali" in questi tempi..:-) ma non solo fai bene (e mi unisco a te), ma lo fai anche MOLTO BENE!!
    Un abbraccio solidario
    Stefi

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  13. ciao Stefi, ho un passato di mini-sindacalista che riaffiora....

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