Oggi entrambe pubblichiamo il risultato della nostra piccola ricerca.
Cristiana ha una partenza bruciante che da sola dice tutto del suo piglio. Pensando alla combriccola berlusconiana cita Rabelais “gli omuncoli sono collerici e la ragione fisica è che hanno il cuore vicino alla merda”. Il suo primo post se non programmatico è però una presentazione di se stessa: passione civile e niente giri di parole.
Anche il primo post di Tereza lo è, a modo suo. E’ una foto accompagnata da cinque parole: "una foto -un augurio- tereza". La foto rappresenta un grande prato verde brillante, inondato di sole; in primo piano c’è un cespuglio di fiori campestri viola, sullo sfondo delle colline sfumate. La foto con i suoi colori accesi dice di Tez più che una presentazione scritta (che in realtà Tez aveva pubblicata e poi tolta). Ha fatto bene. Questa foto apre il suo blog con quell’impeto di vita che poi continuerà a manifestarsi post per post.
Il post di Artemisia (questa non se l'aspettava!) è insieme una presentazione di se stessa (il surplus di energie, la sua rabbia, la solitudine “metafisica”) e un programma: idee, considerazioni ficcate in una bottiglia e buttate nel gran mare della rete...
Anche in questo caso il blog poi dimostrerà quanto sincera fosse l’autopresentazione...
Miss kappa entra nel blog con la sua autoironia e la sua audacia: di notte, così, per prova.
Ci promette effetti speciali e poi se ne va a dormire. Il mattino dopo si chiede: e mo che scrivo? Sarà che non ho niente da dire? Poi da dire ne troverà e come, intanto si è mostrata apertamente proprio come è: franca fino alla spudoratezza.
Daniele Verzetti apre con un hello e una bella analisi della nostra società. Da subito ci dice quanto gli siano cari i temi sociali. Si firma rockpoeta ma non apre con una poesia. Crea un senso di curiosità e attesa. Il senso di quel nome rockpoeta lo capiremo più avanti: Daniele è arrabbiato e la sua poesia è poesia civile.
Franca definisce il suo blog come il posto per condividere informazioni, ricevere proposte e suggerimenti nella sua attività di Consigliere comunale.
L’attualità politica sarà il suo centro di interesse ci dice. E’ breve e chiara. Poi scopriremo che il suo sguardo investe il mondo da molte parti e che il blog che sembrava di servizio al cittadino accoglie sentimenti forti e squarci di vita personale. Il suo primo post, letto oggi, è decisamente riduttivo rispetto alla natura del blog che poi seguiremo.
Ma Franca è così: understatement innanzitutto.
Maria Cristina inizia con un passo simbolico, una perfetta storia zen. Da subito intuiamo il tono intimista, riflessivo con cui Maria Cristina ci parla della sua vita. Il post è un programma anche se non è programmatico.
Sileno è folgorante. Il suo primo post sono dei versi di Saffo.
"La mela rosseggia dolce, sul ramo più alto dell'albero, forse scordarono di coglierla...No!non seppero raggiungerla..."
I versi si accompagnano ad una bella foto dove la mela rosseggia davvero.
Poi scopriremo che questo sguardo sulla natura e sulle sue lezioni è specificamente suo ed è capace di regali di cui sembra ignorare il valore.
Non deluderà mai l’aspettativa che il suo primo post ha creato in noi. Grazie Sileno!
Neanche Guglielmo è programmatico, invece subito ci dà il senso della sua pensosità. Poche righe e una domanda: che fine avranno fatto le emozioni che provavo in questi luoghi? Poi toccherà a noi trovarle tra le poesie che comincerà ad offrirci, disegnando una mappa che parte sempre dai suoi luoghi nebbiosi e si allarga sul mondo come una rete.
L’inizio di Rino è bellissimo. Un’ode delicata alla primavera e lo firma "Rino, rinverdendo come erba appena tagliata". E’ però un inizio traditore. Niente ci fa presagire che poi giornalmente ci regalerà con competenza e leggerezza una lezione di storia.
Giorgio ci accoglie direttamente nella sua casa. Ci dice diverse cose di sé, i suoi anni, il figlio, la moglie, le grigliate con gli amici, i gatti di casa, la pipa che accompagna i suoi pensieri. Ma la cosa più importante la dice per ultima: "ho voglia di vuoto ..il vuoto che mette in contatto con l’anima".
Neanche Giorgio ci inganna, lo scopriremo presto.
Questa è la cosa che ho scoperto rileggendo i primi post di molti blog (e non li metto tutti, gli assenti mi perdonino): che è impossibile mascherarsi, che il nostro stato d’animo prevalente viene fuori da subito e che anche quando non diciamo chi siamo e di che cosa vogliamo parlare implicitamente lo diciamo.
In questo senso tutti i blog sono una promessa mantenuta.
Cristiana ha una partenza bruciante che da sola dice tutto del suo piglio. Pensando alla combriccola berlusconiana cita Rabelais “gli omuncoli sono collerici e la ragione fisica è che hanno il cuore vicino alla merda”. Il suo primo post se non programmatico è però una presentazione di se stessa: passione civile e niente giri di parole.
Anche il primo post di Tereza lo è, a modo suo. E’ una foto accompagnata da cinque parole: "una foto -un augurio- tereza". La foto rappresenta un grande prato verde brillante, inondato di sole; in primo piano c’è un cespuglio di fiori campestri viola, sullo sfondo delle colline sfumate. La foto con i suoi colori accesi dice di Tez più che una presentazione scritta (che in realtà Tez aveva pubblicata e poi tolta). Ha fatto bene. Questa foto apre il suo blog con quell’impeto di vita che poi continuerà a manifestarsi post per post.
Il post di Artemisia (questa non se l'aspettava!) è insieme una presentazione di se stessa (il surplus di energie, la sua rabbia, la solitudine “metafisica”) e un programma: idee, considerazioni ficcate in una bottiglia e buttate nel gran mare della rete...
Anche in questo caso il blog poi dimostrerà quanto sincera fosse l’autopresentazione...
Miss kappa entra nel blog con la sua autoironia e la sua audacia: di notte, così, per prova.
Ci promette effetti speciali e poi se ne va a dormire. Il mattino dopo si chiede: e mo che scrivo? Sarà che non ho niente da dire? Poi da dire ne troverà e come, intanto si è mostrata apertamente proprio come è: franca fino alla spudoratezza.
Daniele Verzetti apre con un hello e una bella analisi della nostra società. Da subito ci dice quanto gli siano cari i temi sociali. Si firma rockpoeta ma non apre con una poesia. Crea un senso di curiosità e attesa. Il senso di quel nome rockpoeta lo capiremo più avanti: Daniele è arrabbiato e la sua poesia è poesia civile.
Franca definisce il suo blog come il posto per condividere informazioni, ricevere proposte e suggerimenti nella sua attività di Consigliere comunale.
L’attualità politica sarà il suo centro di interesse ci dice. E’ breve e chiara. Poi scopriremo che il suo sguardo investe il mondo da molte parti e che il blog che sembrava di servizio al cittadino accoglie sentimenti forti e squarci di vita personale. Il suo primo post, letto oggi, è decisamente riduttivo rispetto alla natura del blog che poi seguiremo.
Ma Franca è così: understatement innanzitutto.
Maria Cristina inizia con un passo simbolico, una perfetta storia zen. Da subito intuiamo il tono intimista, riflessivo con cui Maria Cristina ci parla della sua vita. Il post è un programma anche se non è programmatico.
Sileno è folgorante. Il suo primo post sono dei versi di Saffo.
"La mela rosseggia dolce, sul ramo più alto dell'albero, forse scordarono di coglierla...No!non seppero raggiungerla..."
I versi si accompagnano ad una bella foto dove la mela rosseggia davvero.
Poi scopriremo che questo sguardo sulla natura e sulle sue lezioni è specificamente suo ed è capace di regali di cui sembra ignorare il valore.
Non deluderà mai l’aspettativa che il suo primo post ha creato in noi. Grazie Sileno!
Neanche Guglielmo è programmatico, invece subito ci dà il senso della sua pensosità. Poche righe e una domanda: che fine avranno fatto le emozioni che provavo in questi luoghi? Poi toccherà a noi trovarle tra le poesie che comincerà ad offrirci, disegnando una mappa che parte sempre dai suoi luoghi nebbiosi e si allarga sul mondo come una rete.
L’inizio di Rino è bellissimo. Un’ode delicata alla primavera e lo firma "Rino, rinverdendo come erba appena tagliata". E’ però un inizio traditore. Niente ci fa presagire che poi giornalmente ci regalerà con competenza e leggerezza una lezione di storia.
Giorgio ci accoglie direttamente nella sua casa. Ci dice diverse cose di sé, i suoi anni, il figlio, la moglie, le grigliate con gli amici, i gatti di casa, la pipa che accompagna i suoi pensieri. Ma la cosa più importante la dice per ultima: "ho voglia di vuoto ..il vuoto che mette in contatto con l’anima".
Neanche Giorgio ci inganna, lo scopriremo presto.
Questa è la cosa che ho scoperto rileggendo i primi post di molti blog (e non li metto tutti, gli assenti mi perdonino): che è impossibile mascherarsi, che il nostro stato d’animo prevalente viene fuori da subito e che anche quando non diciamo chi siamo e di che cosa vogliamo parlare implicitamente lo diciamo.
In questo senso tutti i blog sono una promessa mantenuta.
Interessante Marina..
RispondiEliminaChe bella iniziativa! Mi ci dedicherò anch'io.
RispondiEliminaRicordo quando mi invitasti a non restare anonima nei commenti che ti facevo e voglio saper quando e grazie a chi ti ho "scoperta".
Cristiana
Un grande post, complimenti.
RispondiEliminaEcco una cosa che non avevo mai visto in giro... Il mio primo post è stato invece solo un modo per cominciare...
RispondiEliminaOps... mi hanno scoperto!
RispondiEliminaGrazie, carissima Marina.
Ho voluto iniziare, in questa nuova casa, nuova giacché venivo da altre piattaforme, con il risveglio primaverile, quel risveglio che è principio di un nuovo corso della vita.
Rino, ringraziando.
Ma quanto mi piace quello della spudoratezza :-)!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie amica mia, sto partendo per Roma. Ti telefono.
Ciao....
cento ne pensi e cento ne fai:-)
RispondiEliminaEh, si', non mi aspettavo questo colpo basso :-)
RispondiEliminaGrazie, filibustiera che non sei altro!
Se hai altre idee "collaborative" tienimi presente. Mi piacciono assai.
Un bacione,
Artemisia
Si potrebbe dare una suggestione?
RispondiEliminaAvete già esaminato la veste grafica dei vostri amici blogger?
Gira che ti rigira a parte quelli creativissimi che si espandono (vorrei anch'io ma non so, nonostante le altrui spiegazioni), i modelli sono 5-6 per blogspot, per esempio.
Trovate che ci siano "consonanze", "dissonanze", tra colori caratteri e impaginazione e le persone che li hanno voluti tali?
Sono chiara o mi sono incartata?
@artemide: i miei occhi sono ciechi di fronte alla grafica e mi manca anche il linguaggio adatto. Perché non lo fai tu questo post? dai!
RispondiElimina@la mente persa: ti reindirizzo l'invito: fai un post con le critiche di qualche blog e vediamo che ne esce. Poi potremmo individuare delle categorie e delle graduatorie. Ma non per i blog amici, solo per gli sconosciuti, facendo un lavoro di ricerca..
e così ho ritirato la palla nel vostro campo :-)) marina
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPenso che tutto dentro un blog parli di chi lo redige, direttamente o indirettamente...Avete fatto un bel lavoro, sono andata a vedere anche il post di Artemisia. Io ci credo davvero che i blog sono una promessa mantenuta :-)un saluto
RispondiEliminaMarina che bell'idea hai avuto!!! E che emozione leggere quello che hai scritto su di me, grazie!!!!
RispondiEliminaUn bacione super!!!
Daniele
Dopo qualche dubbio per mettere un commento, non posso che ringraziarti commosso, per l'immeritata considerazione che mi hai sempre dimostrato.
RispondiEliminaNon valgo tanto.
Un abbraccio
Sileno
PS: oltre la commozione volevo anche esternare la mia contentezza e credo anche quella dei tuoi molti lettori, nel ritrovarti a scrivere su queste pagine e sempre con delle idee nuovee coinvolgenti.
RispondiEliminaComplimenti a te ed Artemisia.
Sileno
........
RispondiEliminail resto del discorso iniziato nella prima riga di questo commento lo trovi da me, sul mio blog.
(seguono puntini di sospensione, puntini zampettanti, puntini puntinanti, puntini schioccanti, baci puntinelli a te e ad ArteMisia ...etc.).
Tez
Secondo me il primo post rende l'idea di come uno si vede, tutti successivi lo svelano
RispondiEliminaNel mio primo post ero grandemente imbarazzata.
RispondiEliminaEra per me uno strumento nuovo e non sapevo bene come muovermi...
La prima blogger non si scorda mai. Il "caso" ha voluto che tu, Marina, un giorno mi apparissi davanti col tuo blog e mi facessi nascere il desiderio di provare.
RispondiEliminaA Marina levatrice, quel che è di Marina.
Marina levatrice? Lo adoro... io, 'sto Giorgio me lo sposerei. Siete sicuri che sono già sposata con un altro e che lui sia già sposato con un'altra?
RispondiElimina;-)
Mariateresa
Ehi!!! Grazie per questa piccola ma piacevolissima sorpresa.
RispondiEliminaquesto è il mio primo post su typepad (gli altri due blog kataweb, sono ormai morti e sepolti da anni, sono una internauta di vecchia data:)
RispondiEliminaè accluso anche il commento di luciano comida, uno degli amici più vecchi e fedeli
Muni... siamese irlandese
Muni è un enorme siamese di tre anni che mi ha regalato il mio veterinario. La sua prima padrona ha deciso di liberarsene quando aveva quattro mesi perchè lo trovava troppo vivace. In realtà è un gatto intelligentissimo e delizioso, è stato amore a prima vista e ci intendiamo a meraviglia! Non riesco a capire come abbiano potuto disfarsene! A nove mesi Muni è diventato papà pur essendo giovanissimo: da Milou ha avuto Teodolinda, Gondeberga e Agilulfo, iuventini come la mamma e Warnefrido che è nero, da Sheherazade, Alcmena ed Elettra siamesi come i genitori. Sono micini fortunati, perchè sono restati con mamma e papà e gli altri animali di casa (come tutti gli animali che nascono o arrivano qui)... Muni, come tutti i siamesi, è un gatto particolare, pensa in grande: se ruba porta via non una bistecca ma il pacco, se si tratta di cioccolatini (è goloso)l'intera scatola, se di latte il contenitore da un litro che poi fora....però non ho mai visto un gatto rubare le lattine di birra, portarle via in bocca (Muni è un esemplare enorme e muscoloso) forarle coi canini (più grandi e robusti di quelli del mio volpino Chou-Chou) e slappare soddisfatto la schiuma che cola....Sarà di ascendenza irlandese? recentemente sono tornata a casa e ho trovato muni che, dopo aver vuotato una lattina da 33 cc,coricandola e non facedone cadere una goccia, ne stava forando una seconda: era perffettamente sobrio!
Scritto il 10/01/2006 alle 00:16 nella gatti | Permalink
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Di seguito i weblog con link a Muni... siamese irlandese:
Commenti
Le storie che racconti sono deliziose. Unico dubbio: sono completamente vere o almeno un pochettino di tocco romanzesco in più ce lo metti tu?
Un saluto da Luciano / Il ringhio di Idefix
Giuro: sono vere! se aggiugessi qualche cosa diventerebbero fantascienza! il mio veterinario ha una teoria: secondo lui vivendo in gruppo ed a contatto con noi e con animali di specie differenti, l'intellligenza del gatto, già molto sviluppata, si perfeziona. Inoltre, arrivano alla comprensione di un vocabolario piuttosto vasto. infatti, ha suggerito ad uno studente, iscritto a veterinaria e che frequenta il suo ambulatorio,di scrivere la tesi sui miei gatti.
Scritto da: luciano / Il ringhio di Idefix | 10/01/2006 at 20:35