sabato 7 marzo 2009

la mia piccola repubblica sconfitta

 Scrivo con il portatile, stando sul letto perché mi sento stanca come se avessi spaccato pietre per ore sotto il sole e non mi tengo in piedi. Invece sono stata accudita e coccolata amorosamente da tutta una schiera di giovani donne attive, efficienti e allegre. Solo che ho sbattuto la faccia contro il carrozzone degli psicoeffetti speciali. Sembra che l'unico grande condottiero a non aver mai conosciuto una sconfitta sia stato Alessandro Magno. Tutti gli altri, liberatori o conquistatori, hanno preso delle belle tramvate. Così Cesare e così Napoleone, e non me ne potrebbe fregare di meno, ma così anche Garibaldi che difese inutilmente la Repubblica Romana, lo stato cui, in questi anni di strapotere vaticano sulla politica del mio paese,va spesso il mio pensiero, nostalgico e amareggiato. Sì, rimpiango la Repubblica Mazziniana e maledico mille volte gli ipocriti francesi, che la stroncarono con le armi. Né mai li perdonerò. Che si sappia. Comunque per tornare alle sconfitte, che cosa fa un generale sconfitto? Come prima cosa bestemmia, fuma nervosamente sigari puzzolenti e sbatte furioso il frustino sugli stivali. Poi però analizza le ragioni della sua sconfitta e ne trae indicazioni per le prossime battaglie. Così io. Non ho stivali né frustino, non fumo sigari, puzzolenti o meno e non ho abbastanza rabbia in corpo per bestemmiare. Mi sento anzi del tutto svuotata, uno straccetto umido e floscio. La sconfitta che ho subita, dovendo ritirarmi da Collevecchio sotto i colpi di mortaio dei miei fantasmagorici, originalissimi, massimamente creativi disturbi psichici, è pesante. Per la piccola repubblica che sono io è grave almeno quanto quella subita da Garibaldi, Mameli, Manara, Dandolo...Solo che loro erano eroi e io sono solo una piccola resistente. Al momento non posso neanche immaginare di scendere di nuovo in campo, mi fa troppo male tutto. Ma posso basarmi su una esperienza lunga anni ed anni e dirmi che piano piano ricostituirò una piccola sommetta di fiducia che mi farà sporgere di nuovo la testa fuori del mio territorio. Non so quanto tempo ci vorrà, ma so che è possibile riprendere fiducia, basta non accogliere sfide troppo alte, essere umili e pazienti e indulgenti con se stessi.

Per essere sincera fino in fondo mentre tornavo verso casa mi sono chiesta: se tu avessi saputo che saresti stata così male, saresti andata ugualmente per incontrare Angela e gli altri? Pensaci bene. Ci tenevi così tanto! Ci ho pensato per diversi kilometri e poi ho dovuto ammettere che no, se lo avessi saputo non sarei andata a Collevecchio perché  sono stata veramente troppo troppo male. Però, dal momento che ormai è accaduto e ne sono uscita fuori viva, sono contenta di essere andata a Collevecchio e di aver incontrato Angela e gli altri. Ho patito altre volte altrettanto orribili sofferenze per incontri con persone o luoghi di nessun valore. Invece a Collevecchio ho almeno respirato persone ricche di affettività, di sincerità, di intelligenza del cuore. E ho incontrato occhi di fronte ai quali è stato possibile piangere senza vergognarmi. Non è una cosa che accada sempre. Perciò grazie, amici. Scusate le impuntature del mio fottutissimo sistema nervoso centrale et periferico e siate certi che la ritirata era semplicemente la sola cosa che io potessi fare. Fidatevi della massima esperta mondiale di psicomarina.

E adesso anche se non c'entra molto voglio mettere i Principi Fondamentali della Costituzione della Repubblica Romana del 1849.



PRINCIPII FONDAMENTALI


I. La sovranità è per diritto eterno nel popolo. Il popolo dello Stato Romano è costituito in repubblica democratica.

II. Il regime democratico ha per regola l'eguaglianza, la libertà, la fraternità. Non riconosce titoli di nobiltà, né privilegi di nascita o casta.

III. La Repubblica colle leggi e colle istituzioni promuove il miglioramento delle condizioni morali e materiali di tutti i cittadini.

IV. La Repubblica riguarda tutti i popoli come fratelli: rispetta ogni nazionalità: propugna l'italiana.

V. I Municipii hanno tutti eguali diritti: la loro indipendenza non è limitata che dalle leggi di utilità generale dello Stato.

VI. La piú equa distribuzione possibile degli interessi locali, in armonia coll'interesse politico dello Stato è la norma del riparto territoriale della Repubblica.

VII. Dalla credenza religiosa non dipende l'esercizio dei diritti civili e politici.

VIII. Il Capo della Chiesa Cattolica avrà dalla Repubblica tutte le guarentigie necessarie per l'esercizio indipendente del potere spirituale.

20 commenti:

  1. "... piano piano ricostituirò una piccola sommetta di fiducia che mi farà sporgere di nuovo la testa fuori del mio territorio. Non so quanto tempo ci vorrà, ma so che è possibile riprendere fiducia, basta non accogliere sfide troppo alte, essere umili e pazienti e indulgenti con se stessi..."

    Ne sono certa...

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  2. Può essere utile un saluto, da donna a donna, e un augurio, anche inutile, per l'8 marzo?

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  3. Beh, che dire? Spero che la prossima volta starai male con me.
    Dai, sei stata brava ad andare. Già è tanto. Forse hai solamente preteso troppo da te stessa, ma io la vedrei già come una piccola vittoria. Io continuo a contarci,sulla tua presenza con me, quando lo vorrai tu. Aspetto un fischio e so che sei brava a fischiare.

    P.S. che poi io e te lo sappiamo che è una piccolissima sconfitta, vero?

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  4. Non ho ben capito che diavolo ti è successo, però mi dispiace.
    Non te la prendere.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Grazie a te Marina per averci donato la tua presenza e comunque sappi che, in realtà, sei rimasta con noi.
    Non mi intendo di strategia, tantomeno di quella militare.. ma direi che, vista da un altra angolazione non v'è sconfitta: il sentire di poter riprendere fiducia è la porzione di terreno che in realtà, nella "ritirata" non hai perso.
    Un abbraccio forte
    a presto.
    Stefi

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  7. Marina cara, non ho capito nulla di ciò cui ti riferisci,ma sono certa che risorgerai più bella e più splendente che pria.
    Un abbraccissimo
    Cristiana

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  8. non la vedo come una sconfitta ma come un grande atto di coraggio; sapevi che era cmq un rischio,sapevi che non è mai facile per te uscire, sapevi tutte queste cose e sei venuta lo stesso e per tutta la giornata ed anche la sera eri serena e felice.

    Adesso, depurato dalla sofferenza della tua notte difficile ed agitata, ri resterà un ricordo bellissimo e spero la felicità di sapere che è lo stesso ricordo che tu hai lasciato a tutti noi

    Ti abbraccio con affetto
    Daniele

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  9. Anch'io, come Artemisia e Cristiana, non ho capito cosa sia accaduto. Però (per quanto può contare, così a distanza) ti mando lo stesso un blogghistico abbraccio.
    Luciano / Idefix

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  10. Anch'io non ho capito cosa sia accaduto, ma come gli altri ti faccio arrivare un blogghistico abbraccio.

    P.S.: una Marina sconfitta e arrendevole non riesco proprio a immaginarmela.

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  11. Mi unisco al coro, o forse sono l'unico e se non vuoi dirlo non importa, ma che è successo a Collevecchio?
    La csa importante è che sei di nuovo tra noi.

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  12. marina, la descrizione che fai di questa tua piccola, spero, sofferenza, ti rende bella come solo la dignità di saper vivere i dolori sa fare. da te, un'altra lezione.
    un abbraccio

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  13. per me è stato un onore conoscerti...non ho potuto aiutarti in battaglia e ti ho guardato andare via ma con l'ammirazione che si prova per i grandi valorosi...non perdiamoci!

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  14. macché, macché....vincere, perdere, fare patta...
    Marina, diciamo che hai dichiarato un sette cuori e ti mancava l'asso di atout...Capita...tu lo sai cosa intendo...Si pensa di aver sbagliato la licita, ma a volte anche il miglior sistema trascura un dettaglio di peso...La prossima volta dichiarerai un piccolo slam, e lo stenderai sul tavolo da vera regina quale sei....

    (contorno musicale:La cavalcata delle Walkirie...)

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  15. Marina carissima,
    sono appena arrivato a casa da CV,
    conoscerti di persona è stato un arricchimento, non è vero che sei stata sconfitta, perché sei sempre rimasta in mezzo a noipoi "riscostituirò una piccola sommetta di fiducia" è già una grande vittoria e lo sai bene.
    Con l'augurio di poterti riabbracciare presto
    ti ricordo con affetto.
    Sileno

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  16. Marina carissima,
    sono appena arrivato a casa da CV,
    conoscerti di persona è stato un arricchimento, non è vero che sei stata sconfitta, perché sei sempre rimasta in mezzo a noipoi "riscostituirò una piccola sommetta di fiducia" è già una grande vittoria e lo sai bene.
    Con l'augurio di poterti riabbracciare presto
    ti ricordo con affetto.
    Sileno

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  17. Cari amici, sappiate che mi rifiuto di commuovermi alle vostre parole! perciò beccatevi un abbraccio e via..marina

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  18. chi ha detto: "che ne sanno, sono nati una volta sola!" ?
    un anonimo che spera di essere riconosciuto

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  19. caro anonimo che spera di essere riconosciuto, riconosco te e la citazione. D'accordo, non la smentirò. marina

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  20. Ci hai dato una grande lezione di coraggio. Ti ammiro e ti auguro con tutto il cuore di vincere le tue battaglie. A presto.
    Mimmo

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo