sabato 6 ottobre 2007

voli e piccoli passi

Stamattina ho aperto "Tutte le poesie" di Foscolo, per leggere la mia poesia a caso. Ma il libro si è aperto ai Sepolcri e per una forma di delicatezza verso di voi, tralascio di riportarne qualche verso.


Sono passata a Margherita Guidacci, con la quale ormai dovreste darvi del tu ed è capitata questa poesia.
Istante perfetto

Se ti è dato un giorno perfetto, non chiederne altri.
Se ti è data un'ora perfetta, non chiedere un giorno.
Se ti è dato un istante perfetto, non chiedere un'ora.

Anche un istante solo può riempirti la vita:
in quell'istante tu vivrai.
Dopo non basteranno le ore, i giorni, gli anni,
forse neppure l'eternità
a contenere la tua gratitudine!

Ieri ho avuto un paio di ore perfette e provo ancora un senso di gratitudine. Ma l'eternità è lunga, vedremo....
Poi sono capitata su questa poesia, che è una di quelle che mi borbotto ogni tanto.


Scelta d' Icaro

Disse Icaro: Voglio una più intima
conoscenza del sole, e se mi brucio
non importa, poiché sotto c'è il mare
dove potrò rinfrescarmi in eterno.


La scelta di Icaro è radicale, ma se non fossimo un po' Icaro, la vita sarebbe davvero poca cosa.
Plasmiamo le nostre ali, e proviamo a salire.
Lo dico a me è evidente. Voi, vi immagino tutti, già in volo, trionfalmente....


Invece, tra i miei segnalibri artigianali, (fatti cioè da me copiando su cartoncini qualche frase tratta da libri che ho letto), ieri sera nel mucchio ho preso questo.



"Uso così poca intelligenza nei rapporti quotidiani che tutti ne hanno di più intorno a me."
Lo diceva Geoge Sand! Dico, George Sand! Potrò ben dirlo io.
Combino tanti di quei casini, e mi metto in così tante situazioni di disagio. Inoltre offro continuamente agli altri la possibilità di farmi del male. Dal macellaio, al garagista, alla corista che mi siede accanto, tutti se la cavano meglio di me. Almeno così mi sembra.
Solo Tarta, è meno sveglia di me. Ma molto più aggressiva. Mi ha morso la caviglia tempo fa'. Ma morsa a fondo, uscita di sangue ecc. Dopo un mese ho ancora il segno.
Comunque, per tornare all'intelligenza. So di averne ricevuta una dignitosa scorta. Ma che ne ho fatto? E che ne faccio?
Ieri dopo il mio momento di "presenza leggera" ho pensato che forse sarebbe ora di usare un po' di intelligenza. Senza vestirmi da uomo, alla George Sand, anche se le giacche mi stanno bene, ma migliorando le mie prestazioni nei rapporti quotidiani. A piccoli passi. Uno dopo l'altro.
La storia dell'uso dell'intelligenza me la porto appresso da una ventina di anni circa. Tanti ne ha quel foglietto. Certo una che attacca vecchi foglietti ad un blog un grande genio non è....

2 commenti:

  1. L'uso dell'intelligenza nel utidiano è un bel problema anche per me... A me sembra che nel blo tu ne fai un ottimo uso e soprattutto sei simpaticamente intelligente. Con simpatia Giulia

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  2. ciao giulia, sembra che il quotidiano ci "imbecillizzi" in parecchi...
    forse diamo il meglio di noi nello straordinario..

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