Al principe
Se torna il sole, se discende la sera,
se la notte ha un sapore di notti future,
se un pomeriggio di pioggia sembra tornare
da tempi troppo amati e mai avuti del tutto,
io non sono più felice, né di goderne né di soffrirne:
non sento più, davanti a me, tutta la vita...
Per essere poeti, bisogna avere molto tempo:
ore e ore di solitudine sono il solo modo
perché si formi qualcosa, che è forza, abbandono,
vizio, libertà, per dare ordine al caos.
Io tempo ormai ne ho poco: per colpa della morte
che viene avanti, al tramonto della gioventù.
Ma per colpa anche di questo nostro mondo umano,
che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.
A me
In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza,
il più colpevole son io, inaridito dall'amarezza.
da:Pier Paolo Pasolini "La religione del mio tempo"
Quanto è bella e sempre attuale, buona domenica, Giulia
RispondiElimina"Ma per colpa anche di questo nostro mondo umano,
RispondiEliminache ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.
A me
In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza,
il più colpevole son io, inaridito dall'amarezza."
CAPOLAVORO!
Ed i versi che ho citato sono colmi di assoluta verità.
Ho capito perchè non sarò mai poeta: per mancanza di tempo :)Forse, un giorno, chisà ! Però forza, abbandono, vizio e libertà mi appartengono, ma il mio caos ,per ora, è ingovernabile.
RispondiEliminaL'amarezza, quella, ancora non arriva e di tempo mi piace pensare che ne ho ancora tanto.
Baciiiii......
a tutti e tre: l'occhio dei poeti è meglio di una lampada alogena!
RispondiEliminaciaomarina
"Per essere poeti, bisogna avere molto tempo"
RispondiEliminaSacrosanto!