Questa è la mia produzione di pesche. Anche se molto ridotta rallegra il cuore e anche il palato: sono dolcissime.
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Prima di addormentarmi penso che di giornate come questa è fatta la vita. Punti che alla fine, se abbiamo avuto fortuna, sono congiunti da una linea. Ma penso anche che possono disgregarsi in un accumulo insensato di tempo passato, e che solo un costante, fermo sforzo dà senso alle piccole unità di tempo in cui viviamo... Christa Wolf
Vien voglia di mangiarle al solo vederle (e in fotografia!!!!)
RispondiEliminaPace e benedizione
Julo d.
Un magico terrazzo con vista Colosseo e un eccezionale pollice verde.
RispondiEliminaStupenda Marina!
PS: I limoni procedono bene?
a nome delle pesche grazie!
RispondiEliminai limoni prosperano
Stupende e,a quanto sembra, vellutate come te.
RispondiEliminaCristiana
Ma sono quelle bianche ? Mi ricordo quelle da vigna piccole e bianche e spaccarelle... dolcissime...
RispondiEliminaprovo un pò d'invidia: le pesche sono bellissime! Mi ricordano quelle che mangiavo io tanti anni fa. Le raccoglievo direttamente dall'albero nella campagna di mio padre
RispondiElimina@Guglielmo: bianche e spaccarelle! ho un solo gracile pesco ma quest'anno è stato molto generoso
RispondiEliminaBellissime! Mi ricordano quelle della mia infanzia. Erano pochi e bassi i peschi del nostro giardino, ma producevano tanti frutti. Il loro profumo riempiva la cucina.
RispondiEliminaDa anni ormai i cari peschi sono morti di vecchiaia, e a me mancano i loro frutti di seta, il sapore mai ritrovato, il profumo dolcissimo, le crostate di marmellata di pesche, marmellata che mamma ha prodotto per anni.